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Alberto Piccinini

allenatore di calcio e calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Alberto Piccinini
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Alberto Piccinini (Roma, 25 gennaio 1923Roma, 24 aprile 1972) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...
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Biografia

Sposato con Anna Maria Rubini, ha avuto due figli: il primogenito si chiama Stefano, mentre il secondo è Alessandro, detto Sandro, divenuto dagli anni novanta telecronista e conduttore televisivo di Mediaset[2].

È morto nel 1972, all'età di 49 anni, a seguito di un male incurabile[3].

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Alla Salernitana, anziché giocare come centravanti, veniva arretrato per difendere: è uno dei primi casi del calcio italiano in cui si può parlare di libero.[4]

Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

Club

Inizia a giocare nei Pulcini e successivamente nelle Riserve della Roma.

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Alberto Piccinini con la maglia del Milan

In seguito lascia la Roma,[5] intenzionata a pagargli solo i premi partita senza uno stipendio fisso.[senza fonte] Nel 1945 quindi scende di categoria, venendo ingaggiato dalla Salernitana per duecentomila lire. Nei primi due anni colleziona 11 presenze ottenendo la promozione in Serie A nel 1947 della squadra campana; nel campionato 1947-1948 l'allenatore Giuseppe Viani lo schiera con la maglia numero 9 (abitualmente assegnata al centravanti), ma con compiti di marcatura sul centravanti avversario, consentendo allo stopper Ivo Buzzegoli di sistemarsi dietro ai difensori in posizione di libero.[6][7]

Nella stagione 1948-1949 gioca 36 partite con il Palermo, mentre nel 1949 approda alla Juventus in cui resterà per quattro stagioni collezionando 104 presenze e 2 reti in campionato. In seguito ha dichiarato che gli anni in bianconero sono stati i migliori della sua vita. Con la Juventus vince due scudetti ma il suo rapporto con l'allenatore inglese Jesse Carver non è dei migliori: viene escluso da quindici partite consecutive per esser rientrato con un giorno di ritardo dal permesso concessogli per recarsi a Roma dalla sua fidanzata e futura moglie Anna Maria Rubini.

Lasciata la Juventus per divergenze contrattuali, nel novembre del 1953 passa al Milan con cui gioca 19 partite di campionato. Nella stagione 1954-1955 fa ritorno al Palermo, segnando una rete in 13 partite. Successivamente si rompe i legamenti di un ginocchio, interrompendo anzitempo la carriera professionistica, continuando comunque a giocare per altri due anni tra i dilettanti della Forza e Coraggio di Avezzano.

Nazionale

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Piccinini (in piedi, quarto da sinistra) in maglia azzurra nel 1952

Durante la militanza alla Juventus colleziona 5 presenze in nazionale.

Allenatore

Costretto al ritiro, allena il Palermo per due mesi all'inizio della stagione 1955-1956. Di fronte alla possibilità di diventare allenatore a tutti gli effetti, chiede tre anni di contratto ma gliene propongono uno, rifiutando così l'offerta.

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Statistiche

Presenze e reti nei club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia, Data ...
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Palmarès

Giocatore

Club

Salernitana: 1946-1947 (girone C)
Juventus: 1949-1950, 1951-1952

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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