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Arconte eponimo

uno dei nove arconti dell'antica Atene Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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L'arconte eponimo (in greco antico: ἐπώνυμος ἄρχων?, epónymos árchon; ἐπώνυμος è composto da ἐπί, "sopra", e ὄνομα, "nome", quindi si può tradurre come "che dà il nome") era uno dei nove arconti eletti annualmente nell'antica Atene.

Arconte (ἄρχων, pl. ἄρχοντες, arcontes) significa "governante" o "signore", è usato frequentemente come titolo di una specifica carica pubblica[1], mentre "eponimo" significa che dava il suo nome all'anno in cui occupava la carica, in modo simile alla datazione dei Romani per anni consolari.

Nell'Antica Atene, un sistema di nove arconti contemporanei si evolse, conducendo a tre diverse giurisdizioni sugli affari civici, militari e religiosi dello stato: i tre incaricati erano noti, rispettivamente, come arconte eponimo, arconte polemarco (in greco antico: πολέμαρχος?, "comandante") e arconte re (in greco antico: ἄρχων βασιλεύς?, "arconte re")[2][3]. Gli altri sei erano i tesmoteti (in greco antico: θεσμοτέται?), ufficiali giudiziari.

In origine queste cariche erano occupate dalla classe ricca con elezioni ogni dieci anni. Durante questo periodo l'arconte eponimo era il magistrato in capo, il polemarco era il comandante delle forze armate e l'arconte re era responsabile di alcune disposizioni religiose cittadine e della supervisione di alcuni importanti processi nelle corti di giustizia. Dopo il 683 a.C. le cariche furono mantenute per un solo anno, che prese il nome dall'arconte eponimo.

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Contesto storico

Riepilogo
Prospettiva

L'arconte era il magistrato più importante in molte città greche, ma ad Atene c'era un concilio di arconti che esercitava una forma di potere esecutivo. Dal tardo VIII secolo a.C. ci furono tre arconti: l'arconte eponimo, il polemarco (sostituito nel 501 a.C. da dieci strateghi) e l'arconte re (le vestigia cerimoniali della monarchia ateniese)[4]. Queste posizioni erano occupate dall'aristocrazia (gli Eupatridi) per elezione ogni dieci anni. Durante questo periodo l'arconte eponimo era il magistrato in capo, il polemarco il comandante delle forze armate, l'arconte re il responsabile delle disposizioni religiose cittadine.

Dopo il 683 a.C. le cariche furono mantenute per un solo anno, che prese il nome dall'arconte eponimo. L'anno andava da luglio al giugno successivo[5]. L'arconte eponimo era l'arconte più importante e presiedeva alle riunioni della Boulé e dell'Ecclesia, le assemblee dell'antica Atene. L'arconte eponimo restò il capo dello stato anche con la democrazia, nonostante con un'importanza politica molto ridotta. Sotto la riforma di Solone, egli stesso arconte eponimo nel 594 a.C., ci fu un breve periodo in cui il numero degli arconti salì a dieci. Dopo il 457 a.C. gli ex-arconti furono automaticamente nominati membri a vita dell'Areopago, nonostante quest'assemblea non fosse più molto importante politicamente.

Dal 487 a.C. uno degli arconti sorvegliò la procedura dell'ostracismo[6]. Un processo a un arconte era a carico degli epíkletoi[7]. Altri diritti degli arconti includevano la supervisione dei Giochi panatenaici e delle Dionisie[8]

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Elenco degli arconti di Atene

Riepilogo
Prospettiva

Nella seguente lista degli arconti, gli anni in cui il nome dell'arconte è ignoto sono segnalati come tali. Gli anni indicati come "anarchia" vogliono intendere letteralmente che non ci furono arconti. Ci sono varie ricostruzioni contrastanti di elenchi; le fonti di questa lista sono indicate alla fine. Occorre precisare che la carica di un arconte durava due anni, cominciando in primavera o estate e continuando fino alla seguente primavera o estate. Il polemarco o gli strateghi, il basileus e i tesmoteti (i sei vice degli arconti) sono altresì indicati, quando conosciuti.

Periodo arcaico

Lo stesso argomento in dettaglio: Grecia arcaica.
Lo stesso argomento in dettaglio: Medioevo ellenico e Antica Grecia.

Arconti a vita

La più antica tradizione ateniese varia sull'esatta posizione di questo confine; esercitavano l'arcontato a vita, alcune volte indicato come "arcontato perpetuo" ed esercitavano i poteri sacrali della monarchia, come poi fece l'arconte re. La storicità di ognuno di questi elenchi antichi può essere ragionevolmente messa in dubbio da un principiante e idonea a differenti interpretazione, ma in cui non ci siano dubbi in quanto ai documenti storici. Aristotele indica che Medonte e Acasto potrebbero aver governato come re piuttosto che come arconti[9].

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Lo stesso argomento in dettaglio: Re di Atene e Chronicon (Girolamo).

Arconti decennali

Nel 753 a.C. l'arcontato perpetuo da parte degli Eupatridi[22] (essenzialmente tiranni) fu limitato a 10 anni (gli "arconti decennali")[23].

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Arconti annuali

Dopo il 683 a.C. l'arcontato fu limitato a un anno. Gli arconti erano scelti dall'Areopago e risiedevano nel Pritaneo.

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Riorganizzati

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Periodo classico

Lo stesso argomento in dettaglio: Grecia classica.
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Periodo ellenistico

Lo stesso argomento in dettaglio: Ellenismo.
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Periodo romano

Lo stesso argomento in dettaglio: Grecia romana e Storia romana.
Ulteriori informazioni Anno, Altri eventi ufficiali o notevoli ...
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Note

Bibliografia

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Voci correlate

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