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Bessude

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Bessude è un comune italiano di 369 abitanti[1] della città metropolitana di Sassari, nell'antica regione del Logudoro-Meilogu e dista 30 km dal capoluogo provinciale. Fa parte dell'Unione dei comuni del Meilogu.

Dati rapidi Bessude comune, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Territorio

È situata in una vallata di fronte al monte Pelau.

Origine del nome

Nei secoli XI e XIII il nome registrato era Bessute, nel 1341 il centro demico è registrato come Versute[4] e via via con la forma Versutta, Russette, nel 1388 compare il nome Berssude[5] dal 1430 viene registrato l'attuale nome Bessude[6]

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La zona di Bessude è abitata fin dall'epoca prenuragica e nuragica, come testimoniano alcune domus de janas e il nuraghe di San Teodoro nei pressi dell'abitato.

L'attuale centro abitato, però, esiste dal XIII secolo; appartenne al giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Caputabbas. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Doria e poi agli aragonesi, sotto i quali divenne un feudo. Nel XVI secolo anche Bessude fu colpita da un'ondata di peste, che decimò la popolazione; fu ripopolato dopo alcuni anni e incorporato nel 1636 nel marchesato di Montemaggiore. Venne riscattato ai Manca, ultimi feudatari, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per divenire un comune autonomo amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune di Bessude sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 novembre 1996.[7]

«Stemma di azzurro, al San Martino con il viso, le mani, le braccia di carnagione, con il copricapo di nero, ornato di piume di rosso, vestito con la lorica d'oro, con la tunica di verde e con il grande manto di rosso, calzato con gli stivali di nero, tenente con la mano destra la spada d'argento, con la punta all'ingiù, posta in banda, e con la mano sinistra il lembo del manto, cavalcante il cavallo d'argento, con i finimenti di nero, esso cavallo sostenuto dalla pianura di verde attraversante l'arto anteriore sinistro alzato, il Santo e il cavallo con le teste rivoltate e con lo sguardo rivolto verso il povero, di carnagione, barbuto e capelluto di nero, i fianchi coperti dal cencio di porpora, assiso a sinistra sulla pianura; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dell'elmo di argento, con la bavaglia aperta, di fronte, ornato da due piume di azzurro, una a destra l'altra a sinistra, ondeggianti in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

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Chiesa di San Martino

All'interno del paese si trovano tre chiese. Come nella maggior parte dei paesi sardi, ce n'è una dedicata alla santa Croce (in sardo santa Rughe), situata all'entrata del paese. Nel punto più alto di Bessude si trova la chiesa parrocchiale di San Martino, che prende il nome dal patrono del paese. Infine, restaurata recentemente, è la chiesa di San Leonardo, la più antica del paese ed ex parrocchiale.

Nei dintorni del paese ci sono altri edifici religiosi tra cui la chiesa di Santa Maria della Natività, nota in paese come "Nostra Segnora de Runaghes".

Siti archeologici

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Domus de janas di Enas de Cannuja

Murales

Ricordiamo infine i murales dipinti sulle facciate di alcune case. Molti di questi dipinti sono stati realizzati recentemente e si distinguono dagli altri per le loro dimensioni ridotte.

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Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2014 a Bessude risultavano residenti 7 cittadini stranieri[9]

Lingue e dialetti

Oltre all'italiano è parlato diffusamente il sardo logudorese settentrionale.

Tradizioni e folclore

Una sagra è quella dei cicciones un tipo particolare di pasta che viene lavorato a mano

Geografia antropica

Il paese è diviso in due zone: il centro storico di Bessude e il quartiere nuovo, chiamato dai bessudesi "Sa sea". I due rioni sono collegati da una strada chiamata Poja, dove si affacciano le case popolari. Sempre in questa strada si trovano l'antico abbeveratoio e un ruscello (che scompare per la maggior parte dell'anno).

Economia

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il paese è attraversato dalla SP 23, che porta da Thiesi a Siligo. Il territorio comunale è attraversato anche dalla SS 131 bis, che collega la SS 131 ad Ittiri e da qui, consente di raggiungere Alghero.

A pochi chilometri dal paese, passa la SS 131, raggiungibile via Siligo a 7 km e via Thiesi a 10 km, che permette di raggiungere il capoluogo provinciale e molte altre località dell'isola.

Trasporto pubblico

Il paese è servito dalle autolinee interurbane ARST che lo collegano con Sassari e altri centri del circondario[10]; è attivo inoltre un servizio di trasporto intercomunale effettuato per conto dell'Unione dei comuni del Meilogu[11].

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Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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