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Banari

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Banari (Bànari in sardo[3]) è un comune italiano di 508 abitanti[1] della città metropolitana di Sassari in Sardegna, nel Meilogu. Dista 47 km da Alghero e 30 da Sassari.

Dati rapidi Banari comune, Localizzazione ...
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Origini del nome

Il toponimo Banari potrebbe derivare etimologicamente dal nome della popolazione nuragica dei Balari.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Il territorio fu abitato fin dal Neolitico recente, come testimoniano antiche strutture sepolcrali (Domus de Janas) risalenti al 4200-3400 a.C. ed alcuni nuraghi dell'età del Bronzo medio (1800 - 1200 a.C.) presenti nella zona.

A partire dal 238 a.C. entrò a far parte della dominazione romana, come testimonia una necropoli nei pressi del paese.

Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Meilocu. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto il dominio della famiglia genovese dei Doria. Dopo la guerra sardo-catalana (1353-1420) entrò a far parte della Sardegna aragonese, fece parte della Contea di Montesanto e data in feudo a Blasco Alagon. Dopo essere passato sotto la signoria di diversi feudatari, il paese fu riscattato all'ultimo signore, Maurizio Musso conte di Montesanto, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Nel 1882 chiede l'autonomia del seggio elettorale e nel 1885 ottiene la separazione elettorale dal comune di Siligo.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune di Banari sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 1994.[4]

«Campo di cielo, all'olivo di verde, fustato al naturale, nodrito nella campagna di verde, caricata di due fasce di azzurro, sormontato dal sole d'oro, accompagnato a sinistra dalla pecora d'argento, riposante sulla campagna, con la testa rivolta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

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Monumenti e luoghi d'interesse

Riepilogo
Prospettiva

Architetture religiose

I principali edifici religiosi del paese sono

Architetture civili

  • Palazzo Comunale in trachite rossa.
  • Palazzo nobiliare Logudoro Meilogu dove ha sede l'omonima Fondazione ed il relativo Museo d’Arte contemporanea.
  • Monumento ai caduti a lapide. Una lastra in trachite rosa a cornice ad una lapide marmorea con scritta commemorativa e medaglione nella parte superiore.
  • Ex Cassa Comunale di Credito Agrario, significativa testimonianza architettonica del Governo Sabaudo (dalle fonti documentarie del 1761).
  • Immobile in via Marongiu n.19. Abitazione rurale tradizionale.

Siti archeologici

Nel territorio si contano vari nuraghi, molti dei quali quasi irriconoscibili e varie tombe.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Tradizione e folclore

Le principali festività religiose sono:

Lingua e dialetti

La variante del sardo parlata a Banari è quella logudorese settentrionale.

Curiosità

Dal paese prende nome la cipolla di Banari.

Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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