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Brebbia
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Brebbia (Brébia in dialetto varesotto) è un comune italiano di 3 119 abitanti[3] della provincia di Varese in Lombardia. Fa parte della zona collinare della provincia di Varese (zona ovest) e il suo territorio è bagnato dal Lago Maggiore. Fa parte del Medio Verbano Orientale.
Ha una forte zona industriale e anche molti campi ad uso agricolo, in alcuni dei quali si sta recuperando l'antica coltivazione del Fagiolo di Brebbia (Fasòeu de Brebièe) diventato anche Comunità del Cibo di Slow Food[6]. Brebbia inoltre fa parte della zona agraria numero 3 della Provincia di Varese (Valli del medio Verbano).
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Origini del nome
Attestata come Brebia o Bribia tra il X e il XIII secolo, oltre che Plebbia nel latino ecclesiastico, deriva probabilmente da plebula, diminutivo di plebs, "pieve, parrocchia". Il significato sarebbe dunque "piccola parrocchia".[7]
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Secondo Bombogni e Redaelli, Brebbia era un forte castello in età romana, con porte e contrade, tra le quali, la contrada De Curte. I Romani fabbricarono un tempio a Minerva, e Gneo Terenzio per primo vi pose i bagni, e vi si celebravano i giochi quinquatrj celebri ai romani. Già nel secolo X si fa menzione dell'antichissima chiesa di San Pietro, che era goduta in commenda dall'arcivescovo di Milano, i quali avevano altresì il titolo di signori di Brebbia fino al secolo XIV, e che perciò diede asilo e rifugio a molti famosi alti prelati di Milano che si rifugiarono presso il castello, come gli arcivescovi Gotifredo da Castiglione, Anselmo V Pusterla, Enrico Settala, che qui morì.
Il castello di Brebbia fu successivamente distrutto nel 1263 dai Torriani. Nel trattato di pace tra l'arcivescovo Cassone Tornano e Matteo Visconti, signore du Milano, stipulato in Asti, riferisce che "né il detto Matteo né il comune di Milano con suo consenso si sarebbe intromesso nei luoghi sottoposti all'arcivescovato, e fra questi viene nominata la Castellanza di Brebbia". Ancora oggi, nei pressi di Brebbia vi è un luogo detto il Castellazzo, dove abitavano gli arcivescovi, il quale fu successivamente posseduto dall'antica famiglia Besozzi Rabagliona, e poi dai Bernacca[8].
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 febbraio 1985.
«Inquartato: nel primo, d'oro, al tempio di Minerva di pietra al naturale, visto in prospettiva, con la facciata volta a sinistra, fondato su terreno collinoso di verde; nel secondo, di rosso, alla croce latina d'argento; nel terzo, d'argento, al fiume d'azzurro, fluttuoso d'argento, defluente in sbarra, caricato della torre di rosso, murata di nero, merlata di tre alla guelfa, fondata sul terreno collinoso di verde; nel quarto, d'azzurro, a otto stelle di sei raggi d'oro, poste tre, tre, due. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo inquartato di azzurro, di bianco, di rosso e di giallo.
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Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificio romanico del XII secolo, è costruito sulle fondamenta di una più piccola chiesa del VII secolo e probabilmente sui resti di un antico tempio pagano.

Il Museo della Pipa - Pipe Brebbia S.r.l., nato nel 1979[9], ha reso pubblica una collezione privata di pipe (inclusa una collezione di pipe di Gianni Brera) e di oggetti e scritti correlati realizzata dal fondatore della Pipe Brebbia, Enea Buzzi.
Il laghetàsc è una piccola torbiera paludosa situata sulla Motta Pivione a Brebbia, in mezzo ad un castagneto. Nello stagno crescono diverse piante di cipresso calvo delle paludi. Il sentiero che circonda il Laghetàsc fa parte delle Vie Verdi del Verbano[10].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[11]

Geografia antropica
Le frazioni del comune di Brebbia sono: Brebbia Superiore, Ronchée, Bozza. Sono inoltre presenti nel territorio le seguenti località:
- Brebbia Centro: Preölegie, Borghetto (Bûrghet), Frecc, Gesioeu;
- Brebbia Superiore: Castellaccio (ur Castelasc), Roncaccio, Cascina Bara, Marzée, Mirabella (Mirébéle), Torbiera;
- Ronchée: Piona (Piûne), Sué, Campagna, Bosco grosso;
- Bozza: Bozza lago (Böze), Bozza mulino, Mulino nuovo (Mûrin noeuv), Ghigerima inferiore (Ghigérimé), Ghigerima superiore, Motta Pivione;
- altri: Mirasole (Miresö), Vignetta (Vignéte), Ronco, Paû, San Martin, Laghetasch, Piner spésé, Mott, Roncaglia (divisa con il comune di Bardello con Malgesso e Bregano), Vittorio Veneto, Cascina Cucù, Case Piano, Ghiggerima, Giardinetto, La Chiesuola, Uccelliera, Villaggio Europa.
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Infrastrutture e trasporti
Brebbia è attraversata dalla ex strada statale 629 e dalle provinciali 50 Varese-Ispra e 69 Vergiate-Laveno Mombello. Il servizio di trasporto pubblico è costituito dagli autoservizi pubblici Varese-Vergiate e Angera-Laveno Mombello.
Fra il 1914 e il 1940 Brebbia ospitò una stazione della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[12].
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Amministrazione
Elenco dei sindaci di Brebbia
Di seguito una lista dei sindaci di Brebbia dalla Liberazione (25 aprile 1945) in poi.
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Sport
Le società sportive locali, tutte dilettantistiche, sono la Canguri Brebbia[13] per l'hockey in-line, il Brebbia 2019[14] nel calcio e il Nuoto Club Brebbia[15] per le discipline natatorie.
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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