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Calcata

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Calcata (Cargàta in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 907 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.

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Vista sulla valle
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Case sulla rupe
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Vicolo
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Sfollati dai bombardamenti del 1944
Dati rapidi Calcata comune, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Territorio

Il territorio di Calcata, che si sviluppa lungo l'asse nord-sud, è prevalentemente collinoso, con altitudini mediamente intorno ai 200 metri (Pizzo Piede 223 m., Narce 200 m., Calcata 217 m., Cerasolo 176 m.), che non superano i 254,8 m. di Monte li Frati nella parte più meridionale del territorio comunale. Le alture tufacee sono separate da profonde forre dove scorrono corsi d'acqua a carattere torrentizio, come il Treja, il Fosso della Mola di Magliano, il Fosso della Selva.[5]

Il centro storico è arroccato su un pianoro di tufo che sovrasta la valle del Treja (Paleotevere).

Clima

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Nelle memorie di Mastro Titta boia dello Stato Pontificio, nel 1801 è riportata la condanna alla forca e allo squartamento del Bargello di Calcata e delle due guardie (birri) Giacomo D’Andrea e Giuseppe Sfreddi, accusati di grassazione per un fatto accaduto a Baccano, nel territorio di Calcata. La macabra esecuzione avvenne pubblicamente a piazza del Popolo a Roma.[6]

Durante il periodo della resistenza al nazifascismo, a Calcata venne ucciso dai soldati nazifascisti, il 20 novembre 1943 Giuseppe Gasperini nato nel 1906:[7][8][9]

«Mentre se ne stava nella propria abitazione sopraggiunsero nove soldati tedeschi con un camion dirigendosi nella sua stalla i quali abbatterono la porta impossessandosi del suo maiale del peso di circa 170 chili. Alle vive proteste gli venivano puntate contro le pistole e i fucili mitragliatori»

Il 9 gennaio 1944 venne ucciso dai nazifascisti Filippo Tremanti di 78 anni:[7][8]

«Mentre attendeva ai lavori campestri sopraggiungevano 4 soldati tedeschi che si impossessavano di un agnello di sua proprietà. Alle sue proteste gli puntavano contro le rivoltelle»

Nel comune di Calcata durante la resistenza è stata operativa la Banda partigiana Faleria – Calcata riconosciuta dalla commissione Regionale del Lazio 08/01/1949, come partigiana autonoma[10][11]

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture medievali

  • Il paese vecchio di Calcata si erge su uno sperone tufaceo sulla valle del Treja: al borgo si accede dall'unica porta che si apre sulle mura.
  • La chiesa del Santissimo Nome di Gesù si trova nel paese vecchio. La sua struttura risale al XIV secolo, ma è stata ristrutturata nel 1793 per volere della famiglia dei Sinibaldi. Nella chiesa, costituita da un'unica navata e con il soffitto a capriate, sono conservati un fonte battesimale, un'acquasantiera del XVI secolo e un tabernacolo a muro. Dietro l'altare si trova una serie di pitture che rappresenta storie del Cristo.

Siti archeologici

  • Di fronte al centro storico di Calcata, su di un pianoro tufaceo, è l'area archeologica di Narce, toponimo moderno dato a un insediamento i cui resti risalgono dall'epoca preistorica sino a quella arcaica[12]. Il sito è accessibile dal percorso detto "piegaru", che viene dal fondovalle dove scorrono il fiume Treja e il torrente Rio. I reperti archeologici sono visibili nel museo virtuale archeologico MAVNA[13], nel comune di Mazzano Romano.
  • Vicino a Calcata si trovano i resti del tempio arcaico di Monte Li Santi.

Ambiente e territorio

Aree naturali

Itinerari

Il comune di Calcata è parte dell'Itinerario delle forre etrusche e della Valle del Tevere, all'interno del progetto del Sistema delle Aree Protette della Regione Lazio Le Strade dei Parchi[14]. Questo itinerario percorre i paesaggi fluviali e i caratteristici borghi del Lazio a nord di Roma, affacciati sulla Valle del Tevere. È composto da 4 tappe:[15]

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Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[20]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT[21], al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 90 persone. La nazione di origine maggiormente rappresentata era la Romania (32 = 3,49%).

Tradizioni e folclore

Il santo prepuzio

Secondo le leggende a Calcata, nel 1527 fu catturato un lanzichenecco[22] che aveva preso parte al sacco di Roma e depredato il Sancta sanctorum di San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo prepuzio nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un'indulgenza di dieci anni.[23]

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Cultura

Istruzione

Musei

  • Opera Bosco Museo di Arte nella Natura: museo-laboratorio sperimentale all'aperto di arte contemporanea. Il museo, inaugurato nel 1996, fa parte del MUSART, il sistema museale tematico storico-artistico della Regione Lazio. Opera Bosco si estende su due ettari di bosco nella forra della Valle del Treja, un percorso che coniuga arte ed ecologia, essendo le opere realizzate con i materiali grezzi del bosco. È stato premiato con Menzione Speciale nell'ambito del Premio Paesaggio del Consiglio d'Europa negli anni 2011, 2013 e 2015.[24]
  • I Luoghi della S/Cultura pause d'arte sul Sentiero Ceciuli: 7 opere scultoree in tre pietre del Lazio, installate permanentemente nel 2013 lungo il Percorso naturalistico, promosso dal Comune di Calcata, L'Accademia di Belle Arti di Roma[25] Corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus[26], il Parco Naturale Regionale Valle del Treja, l'Associazione Culturale Il Granarone.

Cinema

Musica

  • Storia della musica di Calcata[28]
  • La Ballata di Calcata[29] è una canzone dedicata a Calcata[30][31]
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Infrastrutture e trasporti

Strade

Calcata è collegata a Faleria tramite la Strada Provinciale 79 Calcatese.

Economia

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, e addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[32]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Calcata 40 0,17% 0,01% 62 0,1% 0,004% 48 66 50 67
Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86% 23.658 59.741 24.131 61.493
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471
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Murale nel centro storico di Calcata

Nel 2015 le 40 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,17% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 62 addetti, lo 0,1% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,55).

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Amministrazione

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Calcata passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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