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Centaurea ucriae

specie di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Centaurea ucriae
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Il fiordaliso delle scogliere di Ucria (Centaurea ucriae Lacaita, 1915), un endemica della Sicilia, è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1]

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Etimologia

Il nome generico (Centaurea) deriva dal Centauro Chirone. Nella mitologia greca si racconta che Chirone, ferito ad un piede, guarì medicandosi con una pianta di fiordaliso.[2] L'epiteto specifico di questa pianta ( jacea ) deriva dal vocabolo greco ”yakinthus” (= Giacinto) e si riferisce al colore della corolla simile a quella dei giacinti. Il nome della specie è un omaggio alla memoria del botanico siciliano Bernardino da Ucria.

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Descrizione

È una pianta perenne, camefita suffruticosa, alta da 50 a 100 cm.
Il fusto è legnoso e ramificato, con foglie laciniate e tomentose. I fiori sono riuniti in infiorescenze a corimbo con capolino rosso-purpureo, a fioritura tardo-primaverile. I frutti sono acheni di 4–5 mm con pappo di 2 mm.

Formula fiorale:

  • /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[3]
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Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

È un endemismo della Sicilia occidentale, segnalato in passato in numerose stazioni tra cui Monte Cofano, Monte Pellegrino, Capo Gallo e le isole Egadi.

Predilige le rupi calcaree.

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[4], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[5] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[6]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[7][8][9][10]

Il genere Centaurea elenca oltre 700 specie distribuite in tutto il mondo, delle quali un centinaio sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.

Filogenesi

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Centaurea Group formato dal solo genere Centaurea. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è definita come il "core" della sottotribù; ossia è stato l'ultimo gruppo a divergere intorno ai 10 milioni di anni fa.[9][10][11][12]

La posizione tassonomica di questa specie è incerta. Di seguito sono indicate le varie posizioni tassonomiche secondo alcune checklist botaniche.

  • Sinonimo di Centaurea panormitana subsp. ucriae (Lacaita) Greuter[13]
  • Sinonimo di Centaurea panormitana Lojac.[14]

Secondo la pubblicazione "An annotated checklist of the Italian Vascular Flora" (2005) il nominativo Centaurea ucriae Lacaita è valido e comprende tre sottospecie (subsp. todari (Lacaita) Cela Renzoni & Viegi, subsp. umbrosa (Lacaita) Cela Renzoni & Viegi e subsp. ucriae).[15]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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