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Chiesa del Santo Spirito (Palermo)

edificio religioso di Palermo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La chiesa del Santo Spirito, popolarmente detta chiesa del Vespro, è una chiesa normanna di Palermo[1], già abbazia cistercense. La chiesa si trova all'interno del cimitero di Sant'Orsola.[2][3]

Fatti in breve Santo Spirito o del Vespro, Stato ...
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La navata centrale.
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Le absidi, esterno.
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Prospetto laterale.
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Le nuove fortificazioni della cinta difensiva di Palermo imposero il trasferimento della comunità olivetana dalle strutture della Kalsa, identica sorte seguiranno il dipinto lo Spasimo di Sicilia e il monumentale aggregato marmoreo che la ospitava.[5] Entrambi i capolavori saranno alloggiati nella Cappella del Santissimo Sacramento dopo l'iniziale ostensione del dipinto sull'altare maggiore in seguito al trasferimento processionale guidato dall'arcivescovo Giacomo Lomellino Del Canto. Nel 1661 il quadro è ceduto a Filippo IV di Spagna (Filippo III di Sicilia) grazie all'intermediazione del viceré di Sicilia Ferdinando d'Ayala, conte d'Ayala, condotta da Giovanni Dies. Quest'ultimo per accattivarsi il favore del viceré e aspirare alle toghe perpetue, in particolare a quella di "Uditore degli Eserciti", approfitta degli attriti tra l'abate del monastero, padre Clemente Staropoli e i monaci. Operazione non priva quindi del reciproco tacito scambio di agevolazioni, di favori e interessi.

Per motivi logistici un ulteriore trasferimento vede gli olivetani trasferirsi presso le strutture della chiesa di San Giorgio in Kemonia (1745 - 1747), determinando di fatto, il completo abbandono dell'aggregato monumentale del «Vespro».

Nel 1782, assenti i gesuiti da Palermo cacciati cinque anni prima in seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù, l'altare di Antonello Gagini è disassemblato per essere destinato alla chiesa del Collegio dei Padri Gesuiti sul Cassaro, per essere ricomposto nella Cappella di San Luigi Gonzaga. L'altare privo dei sei tondi laterali, presentava al posto del dipinto di Raffaello, l'icona marmorea raffigurante San Luigi Gonzaga, opera di Ignazio Marabitti.[6][7]

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Architettura

Riepilogo
Prospettiva

La chiesa è ubicata sulla sponda sinistra del fiume Oreto. L'architettura segue modelli anglo-normanni. L'impianto è a tre navate con sei colonne, otto archi e cappellone maggiore opera di Antonello Gagini.[8]

L'esterno della chiesa si presenta con combinazioni policrome ottenute dall'alternanza di conci di tufo e lava, che compongono delicate geometrie, una contaminazione di stili arabo-normanno e gotico. Gli esterni delle absidi si presentano con finestre con cornici bugnate, intrecci di nervature, alte arcate ogivali e grata dai motivi arabeggianti. I prospetti laterali presentano decori con tarsie laviche nella realizzazione delle arcate cieche.

Al suo interno si può ammirare un bellissimo crocifisso ligneo attribuito al Maestro del Polittico di Trapani e risalente alla prima metà del XV secolo.[9]

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Monastero di Santo Spirito

Ospedale di Santo Spirito

Ospedale[13] e lazzaretto di contagio.[14] L'ospizio e le strutture ospedaliere sono dismesse in seguito all'aggregazione con l'Ospedale Grande e Nuovo.[15]

Cimitero di Sant'Orsola

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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