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Chrysactinia

genere di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Chrysactinia
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Chrysactinia A.Gray, 1849 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Tageteae e sottotribù Pectidinae.[1][2]

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Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco "chrysos" (= oro) e "actinos" (= raggio).[3]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione " Memoirs of the American Academy of Arts and Sciences" ( Mem. Amer. Acad. Arts ser. 2, 4(1): 93) del 1849.[4]

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
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Il portamento
Chrysactinia mexicana
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Le foglie
Chrysactinia mexicana
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Infiorescenza
Chrysactinia truncata
Thumb
I fiori
Chrysactinia pinnata

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo perenne di tipo quasi arbustivo. In genere queste piante sono aromatiche.[3][5][6][7][8][9]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. I fusti di una stessa pianta sono strettamente connessi. Altezza media: 10–40 cm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte sia in modo alterno. La lamina può essere semplice o composta da lineare a ovata con segmenti da filiformi a lineari. La superficie può essere ricoperta da ghiandole pustolose o pellucide (ghiandole ricoperte da una membrana trasparente), altre volte questi organi sono incorporati nelle foglie. In altre specie sono presenti delle setole (o ciglia) nella parte terminale dei lobi o disperse lungo i margini; oppure le ciglia sono circoscritte nella parte basale della foglia.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini di tipo radiato, solitari, terminali e lungamente peduncolati. I peduncoli talvolta sono fistolosi. I capolini sono formati da un involucro, con forme campanulate, composto da 8-14 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee con forme da lineari a ovate, subuguali oppure scalate in altezza, libere oppure fuse, a volte con superficie ricoperta da ghiandole di diversi tipi, sono disposte in modo più o meno embricato su una (o due) serie. Il ricettacolo, con forme da piatte a convesse, è usualmente privo di pagliette ("epaleato") o pagliette presto decidue. Dimensione degli involucri: 3,5–5 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 8 a 13, sono femminili, fertili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 15 a 70) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [10]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula è biloba, colorata da giallo limone a giallo oro;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in alcuni lobi; i lobi, con forme da deltate a lanceolate, sono 5i; il colore di solito è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere sono fortemente sclerificate (raramente possono essere prive di sclerite). Le appendici delle antere hanno forme ovate; normalmente sono provviste di densi tessuti sclerificati. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25-40 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno forme da acute a strettamente affusolate. Le superfici stigmatiche sono strette o ampie e sempre parallele e mai confluiscono agli apici. Le appendici sono acute.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma cilindrica. La superficie è nera o marrone, da sparsamente a densamente ricoperta di peli. Il carpoforo è ben sviluppato e conico. Il pappo è formato da tante (da 20 a 40) scaglie o setole su una serie. Gli acheni sono caratteristicamente provvisti di uno strato di fitomelanina, una sostanza organica che garantisce resistenza contro gli attacchi batterici e da parte degli insetti.[11]

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Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in Messico settentrionale e USA meridionali.[2]

Sistematica

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia delle Asteracee (o Compositae, nomen conservandum), originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.717 generi[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

Il genere Chrysactinia fa parte della sottotribù Pectidinae, raggruppamento che la classificazione tradizionale colloca all'interno della tribù Heliantheae e che recenti studi filogenetici attribuiscono alle Tageteae.[13] La sottotribù Pectidinae è caratterizzata da foglie e brattee ricoperte da ghiandole pustolose o pellucide e aromatiche e da ricettacoli privi di pagliette, talvolta con minute scaglie o setole.[9]

Nelle analisi filogenetiche Chrysactinia risulta monofiletico e si colloca vicino alla base dell’albero filogenetico delle Pectidinae, subito dopo il clade Boeberastrum-Harnackia-Lescaillea, suggerendo una linea evolutiva antica; quindi è collocato tra i generi più primitivi della sottotribù. Il numero cromosomico base di x = 15, è il più alto tra i membri delle Tageteae, questo lo distingue nettamente dagli altri generi, che hanno numeri base più bassi (x = 8, 12, 13).[14]

I caratteri distintivi del genere sono:[9]

  • le brattee sono disposte su una serie e sono ricoperte da ghiandole pellucide non ingrossate;
  • la distribuzione delle piante è relativa al Messico (settentrionale) e agli USA (sud-ovest).

Il numero cromosomico delle specie di Chrysactinia è: 2n = 30.[9]

Elenco delle specie

Questo genere ha 6 specie:[2]

  • Chrysactinia acerosa S.F.Blake
  • Chrysactinia lehtoae D.J.Keil
  • Chrysactinia luzmariae Rzed. & Calderón
  • Chrysactinia mexicana A.Gray
  • Chrysactinia pinnata S.Watson
  • Chrysactinia truncata S.Watson
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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