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Cimadera

frazione del comune svizzero di Lugano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Cimadera (in dialetto ticinese Sciümadéra[senza fonte]) è una frazione 118 abitanti[1] del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano). Fa parte del quartiere di Val Colla, si trova a circa 19 km dal centro di Lugano, raggiungibile dalla strada cantonale che da Lugano porta verso la Valcolla, passando da Sonvico.

Dati rapidi Cimadera frazione, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Riepilogo
Prospettiva

Cimadera è la località più elevata della Val Colla, situata a 1 075 m s.l.m. alle pendici del Monte Bar. Il villaggio si trova in posizione panoramica, affacciato verso sud sul fondovalle del Cassarate e verso nord sulle montagne che delimitano il confine italo-svizzero. [3]

Il territorio comunale è prevalentemente montuoso e coperto da estese foreste di faggio e conifere, con prati e alpeggi che raggiungono i 1 800 m di quota. Le pendenze marcate e i suoli acidi di origine metamorfica influenzano la vegetazione e la morfologia del terreno.

Cimadera è caratterizzata da un clima fresco e umido, con inverni rigidi e nevicate abbondanti, estati brevi e miti. Il nucleo abitato conserva la tipologia compatta dei villaggi alpini, con case in pietra e tetti in piode, e domina un paesaggio di grande valore naturalistico. La località è punto di partenza per numerosi itinerari escursionistici verso il Monte Bar, il Caval Drossa e la Val Colla, oltre a costituire un'importante area di partenza per le escursioni verso il Passo di San Lucio.[4]

Cimadera rientra nel Parco del Monte Bar e del Gazzirola, riconosciuto dal Cantone Ticino per la sua rilevanza paesaggistica e naturalistica.[5]

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Storia

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Il territorio del comune di Cimadera prima degli accorpamenti comunali del 2013

Già comune autonomo istituito nel 1878 per scorporo dal comune di Sonvico[6] e che si estendeva per 5,25 km²[7], nel 2013 è stato incorporato al comune di Lugano assieme agli altri comuni soppressi di Bogno, Cadro, Carona, Certara, Sonvico e Valcolla. L'incorporazione è stata decisa con votazione popolare del 20 novembre 2011[senza fonte] ed è entrata in vigore il 14 aprile 2013.[8]

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio da Padova, attestata tra fine XVI e inizi XVII secolo; edificio a navata unica con volta a botte e presbiterio rialzato, con arredi e decorazioni tardo-barocche; campanile in muratura impostato sul fianco meridionale.[9][10]

Architetture civili

  • Nucleo storico, insieme di case in pietra con tetti in piode, ballatoi lignei e corti terrazzate; portali datati tra XVII e XIX secolo documentano le fasi costruttive del villaggio alpino.[11]
  • Lavatoio e fontana comunale, manufatti in granito legati alla vita quotidiana dell'abitato, restaurati in epoca recente.[12]

Aree naturali e alpinismo

Società

Evoluzione demografica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[6]:

Abitanti censiti[15]

Amministrazione

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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