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Cobitidae
famiglia di pesci Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La famiglia Cobitidae appartiene all'ordine Cypriniformes. Comprende oltre 260 specie di pesci ossei d'acqua dolce che sono comunemente conosciuti come "veri cobiti", in contrapposizione alle numerose altre specie appartenenti a famiglie affini della superfamiglia Cobitoidea (Balitoridae, Nemacheilidae, etc.). Nuove specie di Cobitidae vengono descritte regolarmente.
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Distribuzione e habitat
I Cobitidi sono diffusi nelle acque dolci del continente euroasiatico e in nord Africa (Marocco)[1]. Sono specie bentoniche: vivono principalmente sul fondo, tra le piante acquatiche o insabbiati nel letto del corso d'acqua[1].
Nelle acque italiane sono presenti sei specie: Cobitis bilineata, Cobitis zanandreai, Cobitis feroniae e Sabanejewia larvata (autoctone) e Cobitis elongatoides e Misgurnus anguillicaudatus (alloctone)[2]. In passato era stato erroneamente segnalata anche l'introduzione Misgurnus fossilis[3], attualmente presente soltanto nelle vicine Slovenia e Croazia.
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Descrizione
L'aspetto di questi pesci varia da normalmente affusolato a serpentiforme fino addirittura a vermiforme (come nel genere Pangio). La bocca è piccola, in posizione leggermente infera (rivolta in basso) e circondata da 3 paia di barbigli, che in alcune specie possono arrivare a 6 paia. Dietro l'occhio è presente una spina difensiva che può essere eretta all'occorrenza. Le scaglie sono molto piccole. La linea laterale può essere poco sviluppata in certe specie[1][4].
Le dimensioni variano secondo la specie, con un gap importante: dai 2,2 cm di Lepidocephalichthys zeppelini ai 56 cm di Lepidocephalichthys manipurensis[4] ma le dimensioni medie si attestano sui 10–12 cm[5].
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Biologia
Tipica dei Cobitidae è la respirazione intestinale che consiste nell'inghiottire aria dalla superficie, praticata in caso di scarsità di ossigeno disciolto nell'acqua e di conseguente insufficienza della normale respirazione branchiale. L'ossigeno viene assorbito dall'epitelio intestinale e l'aria esausta fuoriesce dall'ano sotto forma di bollicine[1].
Riproduzione
I maschi di alcune specie nell'epoca della riproduzione presentano dei tubercoli sulle pinne simili ai tubercoli nuziali dei Cyprinidae[1].
Acquariofilia
Alcune specie sono commercializzate in acquario: tra queste numerosi esponenti dei generi Pangio. In acquario vengono usati anche per combattere la presenza troppo numerosa di piccole gasteropodi invadenti.
La riproduzione delle specie in vasca è un evento abbastanza raro, anche se ciò avviene negli allevamenti, molti fornitori preferiscono acquistarne numerose quantità pescate nei luoghi d'origine, a un basso costo.
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Utilizzo nella pesca
I cobiti di piccola taglia vengono utilizzati come esca viva dai pescatori sportivi di fiume o lago, per la cattura di pesci predatori come trote, pesci persici, black bass o lucci [6]
Tassonomia
La famiglia Cobitidae comprende 252 specie, suddivise in x generi e in 2 sottofamiglie:sottofamiglie[7]:
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Note
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