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Formula 1 Simulator

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Formula 1 Simulator è un videogioco di Formula 1 con vista tridimensionale pubblicato nel 1985 per gli home computer Amstrad CPC, Commodore 16, Commodore 64, MSX e ZX Spectrum dalla Mastertronic. Solo per ZX Spectrum era stato pubblicato inizialmente nel 1984 come Formula One dalla Spirit Software, azienda di Londra di cui è l'unico gioco conosciuto.

Dati rapidi Formula 1 Simulator videogioco, Piattaforma ...

Formula One fu molto pubblicizzato con un accessorio incluso, un volante per lo Spectrum, ma gli utenti che lo ordinarono per posta non lo ricevettero e nell'estate 1984 la Spirit Software fu indagata dalla polizia di Kensington per vari illeciti[1][2]. Alla fine il gioco arrivò effettivamente in autunno, compreso il volante, che si rivelò essere solo un oggetto cilindrico di plastica gialla che si appoggia sulla tastiera dello Spectrum e ruotando preme determinati tasti[3][4]. Le successive versioni della Mastertronic, uscite a basso prezzo, non hanno accessori.

Esiste una conversione di dubbia ufficialità per Enterprise, intitolata Race Ace, accreditata all'Artificial Intelligence Products e pubblicata dall'Entersoft[5]. Un'edizione per Memotech MTX, pubblicata dalla Syntax Soft mantenendo il titolo Formula 1 Simulator, è un clone della versione MSX[6].

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Modalità di gioco

Riepilogo
Prospettiva

Si pilota un'imprecisata auto da Formula 1 con visuale in prospettiva tridimensionale sulla pista di fronte al veicolo. Il giocatore può sterzare, accelerare, frenare e cambiare marcia; il cambio non è presente nella versione ZX Spectrum 16k (disponibile solo con Formula One)[7]. In pista sono presenti auto avversarie anonime da schivare, la cui velocità massima è inferiore a quella dell'auto del giocatore. Il terreno è piatto e il paesaggio fuori dai bordi della pista è vuoto.

Nella versione ZX Spectrum e in quelle più fedeli all'originale (Amstrad CPC e MSX) la schermata di gioco mostra una visuale in prima persona, con l'abitacolo della propria auto disegnato fisso in basso. L'auto è dotata anche di specchietti retrovisori laterali, piccoli e molto semplici, ma funzionanti per indicare la presenza di auto avversarie. Manca del tutto il paesaggio, anche sullo sfondo. Le informazioni di stato sono riportate in alto: velocità, giri del motore, marcia inserita, tempo del giro, posizione in classifica, numero del giro. In queste versioni ci sono alcune opzioni di gioco: cambio automatico oppure normale a 4 marce, pista asciutta oppure bagnata, possibilità di fare pratica senza avversari[8]. La gara include un giro di qualifica iniziale senza gli avversari.

Le versioni Commodore 64 e Commodore 16 si differenziano molto dalle altre, ma sono simili tra loro. Sui Commodore l'auto del giocatore è vista in terza persona da dietro, è più piccola e si sposta a destra e sinistra sullo schermo. La versione C16 è caratterizzata anche da bordi pista rappresentati solo da due serie di paletti, come nel classico Night Driver. Entrambe le versioni hanno un paesaggio decorativo scorrevole all'orizzonte. In basso è mostrato il cruscotto con le informazioni: tempo rimanente, tempo e numero del giro, punteggio, velocità, marcia inserita. Le marce sono soltanto due. Sui Commodore non sono disponibili le opzioni di gioco. Non ci sono giri di qualifica né avversari specifici da battere; si incontrano continuamente avversari indefiniti e lo scopo è completare ogni giro prima dello scadere del tempo, accumulando più punteggio possibile[9].

Nelle versioni ZX Spectrum 48k, Amstrad CPC e MSX si può scegliere tra 10 circuiti con forme delle piste ispirate ad altrettanti circuiti reali; nella versione Commodore 64 i circuiti sono diminuiti a 8 e nelle versioni ZX Spectrum 16k e Commodore 16 c'è un circuito solo[10].

Sullo ZX Spectrum per lo sterzo, anziché il semplice destra/sinistra, si possono usare più tasti allineati, con intensità variabile. La prima versione Formula One era fornita con un "volante", ossia un accessorio di plastica gialla che può ricordare un portacenere; può essere appoggiato sulla prima riga di tasti della tastiera dello Spectrum e combacia in modo che, ruotandolo a destra e sinistra sulla riga, preme i tasti sottostanti e sterza in modo proporzionale[4]. Il manuale della versione Mastertronic, priva dell'accessorio, indica solo due tasti per sterzare, ma suggerisce anche che si può usare un generico oggetto come il tappo di una scatoletta di metallo tonda per farne un volante da applicare come sopra[11].

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Accoglienza

Formula 1 Simulator fu in assoluto il gioco più venduto della Mastertronic, con 568 013 copie, secondo la testimonianza di Anthony Guter, allora responsabile commerciale dell'azienda, che non sa spiegarsi le ragioni di tale successo[12]. In particolare fu un noto classico sul Commodore 16, con grafica notevole per quel piccolo sistema a quei tempi. Le copie vendute per il solo C16 furono 173 498[13].

I giudizi della critica dell'epoca furono spesso molto buoni per la versione Commodore 16[14][15][16][17][18], o perlomeno furono discreti[9][19]. Le altre versioni ottennero giudizi mediamente meno buoni e qualche volta anche negativi[20][8][21]. Formula One, la poco diffusa prima versione per ZX Spectrum, a differenza dell'edizione Mastertronic non era economica, anche per via del suo deludente "volante" accessorio, e fu criticata molto duramente da Crash[4].

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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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