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IndyCar Series
campionato a ruote scoperte statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La NTT IndyCar Series, conosciuta anche semplicemente come IndyCar o, in Italia, come Formula Indy, è il maggiore campionato automobilistico statunitense per vetture a ruote scoperte.
Il campionato attuale, fondato dall'allora proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway, Tony George, iniziò ad essere disputato nel 1996 con il nome di Indy Racing League, in competizione con l'allora preminente campionato CART. In polemica con gli organizzatori di questo campionato, George volle creare una formula che fosse più vicina alla tradizione dell'automobilismo statunitense ed avesse costi più contenuti. Nel 2008, la Indy Racing League si fuse con la Champ Car World Series, diretta discendente della CART, e la serie prese il nome e la fisionomia attuale.
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Storia
Il campionato si è evoluto, nel corso degli anni, distaccandosi completamente dalla CART. Nel 1997, la dirigenza decise di cambiare regolamento tecnico, adottando nuovi motori aspirati, rispetto ai turbo che correvano fino all'anno precedente, e nuovi telai. La serie si svolgeva unicamente su tracciati ovali, di lunghezza variabile (da ¾ di miglio a 2,5 miglia) ma dal 2005 furono introdotte anche gare su tracciati stradali, fino a che, dal 2008, le prove su stradali sono diventate di numero maggiore rispetto agli ovali e la serie si fuse con la Champ Car.
La gara più importante della stagione è comunque sempre stata la 500 miglia di Indianapolis. Questo evento si svolge fin dal 1911 durante l'ultimo fine settimana di maggio ed è preceduto da un mese di prove libere e di qualificazione. Nel 2019, la serie è stata acquistata da Roger Penske, proprietario dell'omonimo team.
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Le vetture
Dal 2008 le IndyCar Series non sono una formula aperta. Per prendere parte al campionato, i team devono acquistare i telai, i motori e gli pneumatici indicati dall'organizzatore, che procede alla scelta dei fornitori con cadenza triennale.
Telaio
Il telaio è attualmente fornito dall'azienda italiana Dallara, che ha sede a Varano de' Melegari in provincia di Parma, nelle terre emiliane (dove hanno sede anche varie altre case automobilistiche come la Ferrari, la Maserati, la Lamborghini), ma che però assembla le vetture IndyCar nel suo stabilimento di Speedway, Indiana.
Il telaio attuale, che sostituisce il modello in uso nelle stagioni 2003-2011, è stato denominato DW12, in onore del pilota britannico Dan Wheldon[1] che ne aveva curato lo sviluppo, prima di essere vittima di un incidente mortale, nell'ultima gara del campionato 2011.
Motore
I motori delle IndyCar Series sono dei V6 turbo da 2.2 litri, che sviluppano una potenza di circa 700 cavalli. Esistono due fornitori principali dei motori: la Honda e la Chevrolet.
Pneumatici
Gli pneumatici sono forniti dalla Firestone.
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Team
Albo d'oro
Riepilogo
Prospettiva
Trofei secondari
A partire dal 2010, la serie ha iniziato a riconoscere due trofei di campionato secondari accanto al campionato stagionale. Il trofeo A. J. Foyt riguarda i circuiti ovali mentre il trofeo Mario Andretti è per i circuiti stradali.
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Statistiche
Campionato piloti (Plurivincitori)
Piloti con più vittorie (Top 15)
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Note
Voci correlate
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Collegamenti esterni
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