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Larry Flynt - Oltre lo scandalo

film del 1996 diretto da Miloš Forman Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Larry Flynt - Oltre lo scandalo
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Larry Flynt - Oltre lo scandalo (The People vs. Larry Flynt) è un film del 1996, diretto da Miloš Forman.

Fatti in breve Titolo originale, Paese di produzione ...
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Trama

Riepilogo
Prospettiva

Negli Stati Uniti degli anni settanta l'eccentrico e anticonformista imprenditore Larry Flynt, dopo alterne vicende lavorative e aiutato dalla quarta moglie Althea e dal fratello Jimmy, fonda Hustler, una rivista pornografica che diventa in breve tempo un vero e proprio caso mediatico. Lo stile alternativo, gli scoop e le foto particolarmente spinte scandalizzano i puritani e le comunità religiose che intraprendono vere e proprie crociate anche legali per obbligare Flynt a cambiare registro.

Si susseguono i processi durante i quali l'istrionico Larry, difeso dall'avvocato e amico Alan Isaacman, dà spettacolo e controbatte sempre allo stesso modo, invocando il primo emendamento. L'opinione pubblica è spaccata e nel frattempo Larry e Althea, ormai ricchissimi, conducono una vita folle e sregolata, dediti alle droghe, al sesso promiscuo e a ogni tipo di eccesso fino a che Larry non finisce in carcere. In seguito a questa traumatizzante esperienza viene avvicinato da Ruth Carter, sorella del presidente Jimmy, che lo converte al culto dei cristiani evangelici.

Il fervore mistico non ferma però le attività di Hustler, generando un grottesco controsenso tra religione e immoralità. Usciti dall'ennesima udienza, Larry e Isaac subiscono un attentato in cui l'editore ha la peggio: dei colpi di fucile lo paralizzano dalla vita in giù. Preda di atroci dolori, Flynt diviene dipendente dai farmaci antidolorifici, mentre la tossicodipendenza di Althea inizia ad assumere tratti drammatici. La sua nuova condizione lo porta ad un totale rifiuto di Dio e di ogni religione, mentre i processi per oscenità continuano e a questi si sommano dei nuovi guai giudiziari: lo stimato reverendo e telepredicatore Jerry Falwell querela Larry Flynt per una vignetta apparsa su Hustler da lui ritenuta offensiva e lesiva della dignità.

Larry, ormai allo sbando, non è più in grado di reggere tanta pressione e si lascia andare a comportamenti sconsiderati e provocatori durante le udienze (indossa una bandiera americana a mo' di pannolino e manda platealmente a quel Paese l'intera Corte). Solo Althea gli rimane sempre accanto, perché anche l'amico Isaacman lo abbandona, stanco e umiliato dalle sue intemperanze. Purtroppo la salute della donna diviene sempre più precaria finché non si scopre che è malata di AIDS. Dopo l'operazione chirurgica che fa finalmente cessare i dolori e lo libera dallo stordimento dei farmaci da cui dipendeva, Flynt può riprendere le redini della sua rivista, ma la serenità è ancora lontana dal tornare perché Althea ha una crisi e muore nella vasca da bagno.

Dopo aver sentito il reverendo in televisione definire l'AIDS come una punizione divina per i peccatori, Flynt torna da Isaacman e lo convince a rivolgersi alla Corte suprema per impugnare la sentenza che lo obbligava a risarcire Falwell per danni psicologici. L'ultima sentenza finalmente sancisce la libertà di Larry Flynt di continuare a pubblicare la sua rivista: la battaglia è quindi vinta. Nell'ultima sequenza del film vediamo Flynt che guarda un video di Althea, promettendole di continuare a vivere ed a combattere per lei.

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Produzione

Riepilogo
Prospettiva

Prodotto da Oliver Stone che avrebbe voluto esserne il regista, e dalle società Columbia Pictures Corporation, Filmhaus Illusion Entertainment, Ixtlan, Phoenix Pictures.

Cast

Il vero Larry Flynt ha partecipato come attore al film interpretando la parte del giudice Morrissey.

Data di uscita

La prima fu al New York Film Festival il 13 ottobre 1996. Il film venne distribuito in varie nazioni, fra cui:

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Incassi

Il film ha incassato oltre 20 milioni di dollari nel mercato statunitense.[1][2]

Critica

Il film affronta la delicata questione della libertà d'espressione[3] e riesce a commuovere lo spettatore con un tocco di furbizia.[4]

Il portale Rotten Tomatoes lo premia con 89% dei giudizi positivi, una media di 7,69/10 basata su 54 recensioni.[5] Sul sito Metacritic, invece, il film raggiunge un punteggio di 79/100, basato su 24 critiche.[6]

Riconoscimenti

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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