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Nissos Samos
traghetto della Hellenic Seaways Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Nissos Samos è un traghetto appartenente alla compagnia di navigazione greca Hellenic Seaways.
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Servizio
Riepilogo
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Il traghetto, primo di una serie di quattro unità gemelle, nonché il più grande per tonnellagio in servizio nel mar del Giappone al tempo, venne varago il 27 aprile 1988 nei cantieri navale IHI di Kure con il nome di New Akashia (ニューあかしあ) e consegnato il 1º luglio seguente alla giapponese Shin Nihonkai Ferry, per la quale prese servizio il 16 luglio seguente nei collegamenti tra Otaru e Maizuru, in sostituzione del vecchio Ferry Akashia, contestualmente ceduto ad una compagnia filippina.[1]

Nel luglio del 2004, con l'entrata in servizio dei nuovi Akashia e Hamanasu, venne disarmato e messo in vendita insieme al gemello Ferry Lavender. Tra novembre e dicembre, entrambi i gemelli vennero venduti alla greca Endeavor Lines, una joint venture nata dalle compagnie Agoudimos Lines ed Endeavor Shipping, che assunse la proprietà del primo gemello, il New Akashia. Ribattezzato Ionian Glory, il traghetto salpò insieme al gemello il 20 dicembre dal Giappone per Drapetsona, dove entrambe le unità giunsero a metà gennaio. Il 13 giugno, per uniformare il nome al gemello, già ribattezzato in Giappone Ionian King, venne ribattezzato Ionian Queen. Il 20 agosto seguente, con circa due mesi di ritardo, i nuovi traghetti, i più grandi della compagnia, presero servizio nei collegamenti tra Patrasso, Igoumenitsa e Bari.[2][1]
Nel marzo del 2008, con lo scioglimento della joint venture, il traghetto venne trasferito all'Endeavor Lines, che ne divenne anche armatrice.[1] In seguito a ciò, venne spostato nei collegamenti tra Patrasso, Zante, Cefalonia, Igoumenitsa, Corfù e Brindisi.[3]

Dal 28 febbraio al 14 marzo 2011 venne noleggiato alle autorità greche ed impiegato insieme a numerosi traghetti ellenici nell'evacuazione degli sfollati della guerra civile libica da Bengasi ai porti di Candia, Suda e Patrasso. Terminato l'impiego umanitario, tornò regolarmente in servizio nei collegamenti tra Italia e Grecia.[1]
L'11 settembre 2012, in seguito all'aumentare delle difficoltà economiche della compagnia armatrice, colpita già dal 2010 dalla crisi economica, venne posto sotto sequestro a Patrasso[1], dove vi rimase per i tre anni seguenti a causa del fallimento dell'Endeavor Lines, avvenuto poco dopo.[3]
Il 2 dicembre 2015, dopo tre anni di disarmo nell'Acaia, venne venduto all'asta per tre milioni di dollari all'Hellenic Seaways, dalla quale venne ribattezzato Nissos Samos[1]. In seguito a ciò, il traghetto venne trasferito al traino a Perama e sottoposto ad importanti lavori di ristrutturazione in vista del rientro in servizio nei collegamenti tra Il Pireo, Mesta, Mitilene, Lemno e Salonicco, avvenuto poi il 29 luglio 2016. Nel 2017 venne trasferito nei collegamenti tra Il Pireo, Paro, Nasso e Santorini.[3]
Nel 2018 è stato di nuovo trasferito nell'Egeo nord-orientale, operando nei collegamenti tra Il Pireo, Psara, Oinousses, Chio e Mitilene. Nel 2025, ha aggiunto per alcuni mesi alla rotta anche due scali, uno a Lemno ed un a Kavala[3], prima di venir traaferito nei collegamenti tra Il Pireo e Candia, dove opera tutt'oggi.
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Navi gemelle
- Mutiara Berkah I
- Ocean Grand
- Mutiara Ferindo 7
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