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Prospettiva
Oleinae
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Oleinae Wallander & V. Albert, 2001 è una sottotribù di piante angiosperme appartenenti alla famiglia delle Oleaceae (tribù Oleeae).[1][2]
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Etimologia
Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Olea L., 1753 che risale inizialmente al greco "élaia" e successivamente al nome latino per l'albero dell'olivo, conosciuto fin dall'antichità come simbolo di pace e di buona volontà.[3][4][5] Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici contemporanei Wallander e V. Albert nella pubblicazione "American Journal of Botany 88(3): 390 (2001)" del 2001.[6]
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
Portamento
Il portamento delle specie di questa sottotribù è arbustivo o arboreo (piccoli alberi). Le forme biologiche prevalenti sono fanerofite cespugliose (P caesp), ossia piante perenni e legnose (alte diversi metri), con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo maggiore di 30 cm con portamento cespuglioso (= molto ramoso) e fanerofite arboree (P scap), ossia piante legnose con portamento arboreo e gemme poste ad altezze dal suolo superiori ai due metri. Sono presenti sia specie spinescenti che inermi.[2][5][7][8][9]
Foglie

Chionanthus virginicus
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto, sono picciolate, sono sempreverdi o decidue (in Chionanthus) con lamina semplice (intere o dentate o più raramente seghettate). Spesso la parte abassiale è rugginoso-tomentosa. Non sono presenti stipole.
Infiorescenze
Olea capensis
Le infiorescenze sono del tipo cimoso-panicolato, fascicolato, racemoso o decussato con portamento terminale o ascellare. In Olea le infiorescenze sono costituite in prevalenza da grappoli ascellari e spesso dicotomicamente ramificati. In alcune specie (Picconia) sono presenti delle brattee persistenti all'interno dei fiori.
Fiori

Forestiera pubescens
I fiori sono piccoli e odorosi, ermafroditi o unisessuali, attinomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e tetrameri (ogni verticillo ha 4 elementi).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8][9]
- * K (4), [C (4), A 2], G (2), supero, drupa.
- Il calice è gamosepalo a forma campanulata, piccolo con 4 lobi o denti. Il calice in alcune specie (Forestiera e Priogymnanthus) può essere assente.
- La corolla è gamopetala (ad eccezione della specie Hesperelaea palmeri con petali completamente liberi) , glabra e con forme più o meno da cilindriche a imbutiformi o urceolate (il tubo in genere è corto). Termina con 4 lobi valvati o a forma di cappuccio, a volte embricati. In alcune specie i petali a coppie sono uniti alla base dei filamenti staminali. A volte la corolla è assente oppure può essere ruotata. La consistenza può essere cartacea (Phillyrea). Il colore della corolla è bianco o biancastro.
- L'androceo è formato da 2 stami (o 4 in Chionanthus e Priogymnanthus) inclusi e adnati al tubo della corolla; sono sporgenti dalla corolla. Nei fiori femminili del genere Forestiera gli stami sono abortiti. Le antere sono formate da due teche con deiscenza longitudinale. Il polline è tricolpato.
- Il gineceo è bicarpellato (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli) ed ha un ovario supero, biloculare con 2 ovuli penduli per loculo (nei fiori maschili del genere Forestiera sono rudimentali o assenti). Gli ovuli sono provvisti di un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10] La placentazione è assile. Lo stilo è unico e termina con uno stigma capitato a lacinie intaccate.
Frutti

Olea europaea
Il frutto è una drupa con mesocarpo carnoso, oleoso ed endocarpo duro (sottile in Haenianthus) con alcuni semi. La forma del frutto è ovoidale, golbosa od oblunga.
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Biologia
Le specie di questa tribù si riproducono per impollinazione mediata dagli insetti (impollinazione entomogama) o dal vento (impollinazione anemogama).[11][7]
I semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Le specie di questa tribù sono cosmopolite e vivono in habitat temperati e subtropicali (ma anche tropicali). Alcune specie (come Olea europaea - Olivo) sono presenti nel Mediterraneo.
Tassonomia
Riepilogo
Prospettiva
La famiglia delle Oleaceae comprende 27 generi e circa 600 specie con distribuzione cosmopolita dalle regioni tropicali fino a quelle temperate.[12] La sottotribù è descritta all'interno della tribù Oleeae; tribù caratterizzata dalla presenza di flavoni glicosidi, ovario con 2 ovuli penduli per loculo, vasi multipli e fibre libriformi nel legno.[13]
Filogenesi

Nell'ambito della tribù Oleeae la sottotribù Oleinae dal punto di vista filogenetico fa parte del "core" della tribù e risulta "gruppo fratello" della sottotribù Fraxininae. Oleinae forma un clade monofiletico anche se il supporto cladistico non è dei migliori. I rapporti tra i generi in questa sottotribù sono ancora difficili da chiarire e sicuramente alcuni gruppi sono parafiletici (ad esempio Olea e Osmanthus). All'interno del gruppo si possono individuare 5 generi del Vecchio Mondo più strettamente correlati quali Osmanthus (tranne O. americanus), Phillyrea, Picconia, Nestegis e Notelaea simili in alcuni caratteri anatomici del legno e delle tracheidi dendritiche.[13]
In base a ricerche fossili un legno trovato nel Deccan datato circa 67-65 milioni di anni fa è stato identificato come Oleinae. Tuttavia per il momento questa data fossile è incompatibile con altre ricerche basate su date molecolari.[11]
Il cladogramma tratto dallo studio citato (e semplificato) mostra l'attuale struttura filogenetica dei generi della sottotribù.[13]
Generi
La sottotribù comprende i seguenti generi:[1][2][12]
- Cartrema Raf., 1838 (4 specie)
- Chengiodendron C.B.Shang, X.R.Wang, Yi F.Duan & Yong F.Li, 2020 (3 spp.)
- Chionanthus L., 1753 (141 spp.)
- Forestiera Poir., 1812 (22 spp.)
- Haenianthus Griseb., 1861 (3 spp.)
- Hesperelaea A.Gray, 1876 (1 sp., Hesperelaea palmeri A. Gray, forse estinta)
- Noronhia Stadm. ex Thouars, 1806 (106 spp.)
- Notelaea Vent., 1804 (21 spp.)
- Olea L., 1753 (12 spp.)
- Osmanthus Lour., 1790 (26 spp.)
- Phillyrea L, 1753 (2 spp.)
- Picconia DC., 1844 (2 spp.)
- Priogymnanthus P.S. Green, 1994 (4 spp.)
- Tetrapilus Lour., 1790 (21 spp.)
Chiavi per i generi
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù l’elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro).[2]
- Gruppo 1A: i fiori sono senza perianzio, oppure sono privi di un verticillo (calice o corolla) del perianzio;
- Gruppo 2A: la corolla è presente ma molto velocemente caduca; i lobi della corolla sono finemente pelosi; il calice è assente; la distribuzione di queste specie è relativa al Sud America;
- Priogymnanthus.
- Gruppo 2B: la corolla è assente; il calice è assente o presente;
- Forestiera: l'infiorescenza è del tipo fascicolato oppure è brevemente racemosa; le drupe quando sono mature sono colorate di porpora scuro; la distribuzione di queste specie è relativa agli USA meridionali, America centrale e Indie occidentali.
- Nestegis: l'infiorescenza è del tipo decussato; il colore delle drupe a maturazione è porpora, rosso o arancio; la distribuzione di queste specie è relativa alla Nuova Zelanda e isole Hawaii.
- Gruppo 1B: i fiori sono provvisti di calice e corolla;
- Gruppo 3A: i petali della corolla sono completamente separati, clavati e spatolati; la distribuzione di queste specie è relativa al Messico;
- Hesperelaea.
- Gruppo 3B: i petali sono uniti alla base o almeno a coppie;
- Gruppo 4A: i lobi della corolla in bocciolo hanno delle forme valvate;
- Gruppo 5A: la corolla nella parte adassiale è provvista di scarse scaglie peltate; la distribuzione di queste specie è relativa alle Grandi Antille;
- Haenianthus.
- Gruppo 5B: la corolla è glabra;
- Gruppo 6A: il tubo della corolla è lungo non più di 2 mm oppure è mancante; i lobi della corolla sono riuniti a coppie alla base dei filamenti staminali;
- Gruppo 7A: le infiorescenze sono provviste di larghe semi-persistenti brattee incluse nei fiori; la distribuzione di queste specie è relativa alla Macaronesia;
- Gruppo 7B: le brattee dell'infiorescenza sono piccole e non sono incluse nei fiori;
- Chionanthus: i lobi della corolla sono lunghi almeno 3 mm, altrimenti sono più lunghi; la distribuzione di queste specie è cosmopolita.
- Notelaea: i lobi della corolla sono lunghi 1,5 - 2,5 mm; la distribuzione di queste specie è relativa all'Australia.
- Gruppo 6B: il tubo della corolla è lungo 2 mm o più;
- Gruppo 4B: i lobi della corolla in bocciolo sono embricati;
- Gruppo 9A: la consistenza della corolla talvolta è cartacea e colorata di bianco-verdastro; l'endocarpo del frutto è sottile; la distribuzione di queste specie è relativa al Mediterraneo.
- Gruppo 9B: la consistenza della corolla talvolta è carnosa e colorata di bianco; l'endocarpo del frutto è ossuto;
- Osmanthus: le infiorescenze sono del tipo fascicolato, panicolato o racemoso-decussate; gli stami sono 2.
- Nestegis: le infiorescenze sono del tipo racemoso-decussate; gli stami sono 4.
Specie italiane e europeo-mediterranee
In Italia, nella flora spontanea, sono presenti solamente tre specie di questo gruppo:[7][14]
- Olea europaea L. - Olivo. In Italia è presente soprattutto nelle coltivazioni.
- Phillyrea angustifolia L. - Ilatro sottile. In Italia è presente prevalentemente al Centro e Sud.
- Phillyrea latifolia L. - Ilatro comune. In Italia è presente ovunque.
Nell'areale del Mediterraneo (in senso lato) sono presenti nella Macaronesia le uniche due specie del genere Picconia:[15]
- Picconia azorica (Tutin) Knobl.
- Picconia excelsa (Sol.) DC.
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Usi
Di questo gruppo la specie di gran lunga più importante per l'uomo è Olea europaea L., 1753 (olivo). È utilizzato fin dall'antichità per l'alimentazione. I suoi frutti, le olive, sono impiegate per l'estrazione dell'olio e, in misura minore, per l'impiego diretto nell'alimentazione. A causa del sapore amaro dovuto al contenuto in polifenoli, l'uso delle olive come frutti nell'alimentazione richiede però trattamenti specifici finalizzati alla deamaricazione (riduzione dei principi amari), realizzata con metodi vari.
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Alcune specie
- Olea lancea
- Olea paniculata
- Chionanthus foveolatus
- Chionanthus mala-elengi
- Chionanthus pygmaeus
- Chionanthus pubescens
- Forestiera segregata
- Noronhia emarginata
- Notelaea apetala
- Notelaea cunninghamii
- Notelaea lanceolata
- Notelaea longifolia
- Notelaea sandwicensis
- Osmanthus americanus
- Osmanthus heterophyllus
- Tetrapilus dioicus
- Tetrapilus tsoongii
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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