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Prospettiva
Pacific Islanders
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I Pacific Islanders furono una selezione di rugby formata da giocatori provenienti dalle federazioni di Figi, Samoa e Tonga. La selezione fu fondata nel 2004, e compì tour ogni due anni, ma dal 2008 restò inattiva. La selezione era governata dalla Pacific Islands Rugby Alliance (PIRA).
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
L'esordio avvenne nel 2004 con alcuni match in terra australiana e neozelandese, compresa una sfida con il Sudafrica.

Nel tour 2006 nella prima partita affrontarono il Galles, reduce da un pareggio con l'Australia e che schierò in pratica le seconde linee[1]. Malgrado questo i gallesi si aggiudicarono il match, contro una squadra volenterosa, ma poco collaudata ed amalgamata[2].
Nel secondo incontro affrontarono gli scozzesi reduci da un facile successo con la Romania. Anche qui la partita venne vinta dai padroni di casa, grazie alla prestazione di Marcus Di Rollo[3].
Ancora più pesante fu la sconfitta con l'Irlanda, nell'ultima partita disputata al Lansdowne Road prima della ristrutturazione.
La squadra isolana ottenne la sua prima storica vittoria il 22 novembre 2008 allo Stadio Giglio di Reggio Emilia contro la nazionale dell'Italia per 25 a 17.
Fine dell'alleanza
Nel luglio 2009, la Samoa Rugby Union decise di abbandonare l'alleanza lamentando di come il progetto non aveva prodotto i benefici finanziari sperati. Il presidente della SRU Su'a Peter Schuster motivò la decisione indicando la federazione internazionale come colpevole per aver limitato le possibilità di esibizione della selezione solo ogni quattro anni, e non più ogni due. Quindi rendendo poco redditizia l'adesione al PIRA[4].
Tentativi di rinascita
Sin dallo scioglimento si cominciò a parlare di un possibile rilancio dapprima nel Super 12 e poi in un tour dei British and Irish Lions[5] ma non si concretizzò nulla[6].
La questione è tornata alla ribalta nel 2014, quando il Super Rugby era in procinto di allargarsi, si fece avanti la proposta di una franchigia che rappresentasse le isole del Pacifico, e nel 2020 quando, a causa della pandemia di Covid-19, il campionato dell'emisfero australe ha subito importanti rivoluzionamenti[7].
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Risultati
Tour del 2004
| Adelaide 3 luglio 2004 | Australia | 29 – 14 referto | Adelaide Oval (19 296 spett.)
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| North Shore City 10 luglio 2004, ore 19:35 UTC+12 | Nuova Zelanda | 41 – 26 referto | North Harbour Stadium (22 000 spett.)
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| Gosford 17 luglio 2004, ore 19:35 UTC+10 | Sudafrica | 38 – 24 referto | Central Coast Stadium (15 732 spett.)
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Tour del 2006
| Cardiff 11 novembre 2006, ore 14:30 UTC | Galles | 38 – 20 referto | Millennium Stadium (50 769 spett.)
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| Edimburgo 18 novembre 2006, ore 18 UTC | Scozia | 34 – 22 | Murrayfield (19 055 spett.)
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| Dublino 26 novembre 2006, ore 14:45 UTC | Irlanda | 61 – 17 referto | Lansdowne Road (43 000 spett.)
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Tour del 2008
| Londra 8 novembre 2008, ore 14:30 UTC | Inghilterra | 39 – 13 | Twickenham (55427 spett.)
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| Montbéliard 15 novembre 2008, ore 14 UTC+1 | Francia | 42 – 17 | Stadio Auguste Bonal (20000 spett.)
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| Reggio Emilia 22 novembre 2008, ore 14 UTC+1 | Italia | 17 – 25 | Stadio Giglio (13 595 spett.)
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Note
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