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Pectis
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Pectis L., 1759 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Tageteae e sottotribù Pectidinae.[1][2]
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Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco "pecten" (= pettine) e fa riferimento ai margini delle foglie ciliate.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Systema Naturae ...Editio decima, reformata..." ( Syst. Nat., ed. 10. 2: 1189 (1221, 1376) ) del 1759.[4]
Descrizione
Riepilogo
Prospettiva

Pectis tenuifolia

Pectis cylindrica

Pectis papposa

Pectis humifusa
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo annuale o perenne; in alcuni casi sono piante stolonifere. In genere queste piante sono aromatiche (spesso profumate al limone o speziate).[3][5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea in genere è prostrata o eretta, semplice o ramosa. Altezza media: 1–120 cm.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte sia in modo opposto; sono sessili. La lamina varia da lineare a strettamente ovata, ellittica, oblanceolata, oblunga o obovata. La superficie può essere ricoperta da ghiandole pustolose o pellucide (ghiandole ricoperte da una membrana trasparente). Alla base delle foglie sono presenti alcune paia di setole setacee e acuminate. Margini setoso-ciliati (per lo più vicino alle basi).
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da alcuni capolini terminali o raccolti in aperte pannocchie. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino peduncolato di tipo radiato. I peduncoli talvolta sono fistolosi e bratteati. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da 3-15 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee libere, a volte con superficie ricoperta da ghiandole di diversi tipi, sono disposte in modo più o meno embricato su una serie. Il ricettacolo, con forme da piatte a convesse, è usualmente privo di pagliette ("epaleato"). Diametro degli involucri: 2–8 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): da 3 a 15, sono femminili, fertili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa); raramente sono funzionalmente staminati;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 3 a 55) con forme brevemente tubulose (attinomorfe o talvolta zigomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [10]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula è biloba o triloba, di colore per lo più giallo, in alcuni casi è rosso-arancio;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in alcuni lobi; i lobi, con forme da deltate a lanceolate, sono 5, uno dei quali è più corto e profondamente diviso; il colore di solito è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le appendici delle antere hanno forme da ovate a rotonde. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25-40 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi, molto corti, hanno delle forme affusolate. Le superfici stigmatiche sono strette o ampie e sempre parallele e mai confluiscono agli apici. Le appendici sono assenti (o raramente ridotte) o ben sviluppate e lunghe come la parte stigmatica con forme da acute a deltate; talvolta sono cilindriche e densamente papillose.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma da cilindrica a clavata o obpiramidale. La superficie è nera o marrone, da sparsamente a densamente ricoperta di peli. Il carpoforo è ben sviluppato. Il pappo è formato da poche o tante scaglie o setole disposte a formare una coroncina. Gli acheni sono caratteristicamente provvisti di uno strato di fitomelanina, una sostanza organica che garantisce resistenza contro gli attacchi batterici e da parte degli insetti.[11]
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Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Queste piante hanno una fotosintesi tipo C4. Il vantaggio selettivo conferito da questa particolare tipo di fotosintesi (fotorespirazione notevolmente ridotta) ha permesso alle specie di Pectis di occupare una varietà di habitat caldi e secchi, tra cui deserti, praterie tropicali e subtropicali, boscaglie aride e spiagge tropicali.
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in America dal sud-ovest degli Stati Uniti fino all’Argentina.[2]
Sistematica
Riepilogo
Prospettiva
La famiglia delle Asteracee (o Compositae, nomen conservandum), originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.717 generi[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
Il genere fa parte della sottotribù Pectidinae, raggruppamento che la classificazione tradizionale colloca all'interno della tribù Heliantheae e che recenti studi filogenetici attribuiscono alle Tageteae.[13] La sottotribù Pectidinae è caratterizzata da foglie e brattee ricoperte da ghiandole pustolose o pellucide e aromatiche e da ricettacoli privi di pagliette, talvolta con minute scaglie o setole.[9]
Le analisi basate su sequenze di DNA non supportano la monofilia di questo genere. Alcune specie di Porophyllum sono nidificate all’interno del clade di Pectis, rendendo Pectis non monofiletico. Il genere di questa voce è strettamente imparentato con i generi Nicolletia e Porophyllum.[14]
I caratteri distintivi del genere sono:[9][14]
- è l'unico genere della tribù per avere fotosintesi C4;
- gli stigmi sono eretti, minuti e arrotondati e ricoperti densamente da papille nella parte distale per 1/2 - 2/3 dello stilo.
Il numero cromosomico delle specie di Pectis è: 2n = 24.[9]
Elenco delle specie
Questo genere ha 94 specie:[2]
- Pectis amplifolia D.J.Keil
- Pectis angustifolia Torr.
- Pectis arida D.J.Keil
- Pectis barberi Greenm.
- Pectis berlandieri DC.
- Pectis bonplandiana Kunth
- Pectis brachycephala Urb.
- Pectis brevicaulis Urb.
- Pectis brevipedunculata Sch.Bip.
- Pectis burchellii Baker
- Pectis cajamarcana D.J.Keil
- Pectis canescens Kunth
- Pectis capillipes (Benth.) Hemsl.
- Pectis carthusianorum Less.
- Pectis caymanensis (Urb.) Rydb.
- Pectis christii Urb.
- Pectis ciliaris L.
- Pectis congesta Sch.Bip.
- Pectis coulteri Harv. & A.Gray
- Pectis cubensis Griseb.
- Pectis cylindrica Rydb.
- Pectis decemcarinata McVaugh
- Pectis decumbens Sch.Bip.
- Pectis depressa Fernald
- Pectis diffusa Hook. & Arn.
- Pectis domingensis Urb.
- Pectis elongata Kunth
- Pectis ericifolia D.J.Keil
- Pectis exilis D.J.Keil
- Pectis exserta McVaugh
- Pectis fasciculiflora DC.
- Pectis filipes Harv. & A.Gray
- Pectis gardneri Baker
- Pectis glaucescens (Cass.) D.J.Keil
- Pectis gracilis Baker
- Pectis guaranitica Chodat
- Pectis haenkeana Sch.Bip.
- Pectis harryi D.J.N.Hind & Frisby
- Pectis hassleri D.J.Keil
- Pectis havanensis Urb.
- Pectis holochaeta (S.F.Blake) D.J.Keil
- Pectis humifusa Sw.
- Pectis imberbis A.Gray
- Pectis incisifolia I.M.Johnst.
- Pectis juniperina Rydb.
- Pectis latisquama Sch.Bip. ex Greenm.
- Pectis leavenworthii Standl. ex Leavenw.
- Pectis leonis Rydb.
- Pectis liebmannii Sch.Bip. ex Hemsl.
- Pectis linearifolia Urb.
- Pectis linearis La Llave
- Pectis linifolia L.
- Pectis loiolae Rebouças, V.S.Samp. & Roque
- Pectis longipes A.Gray
- Pectis luckoviae D.J.Keil
- Pectis masonii Cuatrec.
- Pectis monocephala Cuatrec.
- Pectis mornicola Urb. & Ekman
- Pectis multiceps Urb.
- Pectis multiflosculosa (DC.) Sch.Bip.
- Pectis multiseta Benth.
- Pectis odorata Griseb.
- Pectis oligocephala Sch.Bip.
- Pectis papposa Harv. & A.Gray
- Pectis peruviana D.J.Keil
- Pectis pimana Laferr. & D.J.Keil
- Pectis pinosia Urb.
- Pectis pringlei Fernald
- Pectis propetes Greenm.
- Pectis prostrata Cav.
- Pectis pumila D.J.Keil
- Pectis purpurascens Urb. & Ekman
- Pectis purpurea Brandegee
- Pectis pusilla Urb.
- Pectis pygmaea Kunth
- Pectis repens Brandegee
- Pectis rigida Baker
- Pectis ritlandii R.A.Howard & W.R.Briggs
- Pectis rusbyi Greene ex A.Gray
- Pectis samanensis Urb.
- Pectis saturejoides (Mill.) Sch.Bip.
- Pectis schaffneri Sch.Bip. ex A.Gray
- Pectis sessiliflora Sch.Bip.
- Pectis sinaloensis Fernald
- Pectis stella Malme
- Pectis stenophylla A.Gray
- Pectis subeglandulosa Urb. & Ekman
- Pectis subsquarrosa Sch.Bip.
- Pectis substriata Rusby
- Pectis tenuicaulis Urb.
- Pectis tenuifolia Sch.Bip.
- Pectis uniaristata DC.
- Pectis vandevenderi B.L.Turner
- Pectis vollmeri Wiggins
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Seala Adans.
- Cheilodiscus Triana
- Chthonia Cass.
- Cryptopetalon Cass.
- Helioreos Raf.
- Lorentea Lag.
- Pectidium Less.
- Pectidopsis DC.
- Stammarium Willd. ex DC.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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