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Hukbong Himpapawid ng Pilipinas
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La Hukbong Himpapawid ng Pilipinas (tradotto dal filippino Forza Aerea delle Filippine, spesso abbreviata in PAF e anche conosciuta internazionalmente con la dizione in inglese Philippine Air Force) è l'aeronautica militare delle Filippine ed è parte integrante delle forze armate filippine.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
La Philippine Air Force può essere presa come esempio di forza aerea di dimensione intermedia decaduta drasticamente a causa della condizione economica del paese.
Le Filippine sono un arcipelago che un tempo non era oggetto di minacce dall'estero, ma oggi devono fronteggiare il crescente espansionismo cinese nel mar delle Filippine, ed internamente hanno il problema costituito dalla guerriglia dei ribelli islamisti di Abu Sayyaf e del Fronte Moro che hanno ispirazione separatista (per l'autonomia di Mindanao) e comunista.
Da sempre il paese asiatico è schierato a fianco degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo internazionale, ricevendo da essi molti aiuti militari.[3]
Nel 1977 il governo filippino acquistò 35 Vought F-8 Crusader nella versione H già in servizio con la US Navy accantonati alla base USAF di Davis-Monthan in Arizona. Venticinque aerei vennero riportati in condizioni operative dalla Vought mentre gli altri dieci erano fonti di pezzi di ricambio. Gli aerei vennero consegnati a partire dal 1978. Nel contratto era compreso l'addestramento dei piloti filippini negli Stati Uniti usando il TF-8A.
Gli F-8 vennero ritirati dal servizio nel 1988 e smantellati nel 1991 dopo essere stati gravemente danneggiati dall'eruzione vulcanica del Pinatubo.
Alla fine degli anni ottanta le Filippine acquistano 24 esemplari del piccolo trainer a jet italiano SIAI-Marchetti S-211, impiegandolo sia nel ruolo di addestratore intermedio sia in missioni di attacco al suolo leggero.
L'S.211 anche se nel corso degli anni è stato oggetto di numerosi incidenti (6 perdite su un totale di 24 macchine consegnate; incidenti ascrivibili in genere ad errori umani e professionali, frequenti nel ruolo addestrativo) continua a costituire la prima linea dell'attacco della PAF ed essere utilizzato come aereo di punta nel ruolo di addestratore intermedio.[4]
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L'SF-260 in servizio nella PAF
Riepilogo
Prospettiva
Nell'ottobre 2007 il Dipartimento della Difesa delle Filippine ordinò 18 esemplari nuovi del diffusissimo addestratore basico ad elica italiano SF-260F/PAF all'Alenia Aermacchi, il cui costo del contratto ammontava a circa 13,8 milioni di dollari. Il contratto, che rientrava nell'ambito del programma di ammodernamento della Philippine Air Force, comprendeva, oltre agli aeroplani, anche l'addestramento dei piloti e dei tecnici, l'assistenza post-vendita e la fornitura di attrezzature di supporto a terra e di parti di ricambio. L'assemblaggio finale venne affidato "in loco" all'Aerotech Industries Philippines.[5]
Insieme all'Italia e alla Libia, l'aeronautica militare filippina è tra le principali clienti del noto SF-260, infatti lo ha avuto in servizio sin dal maggio 1973 nelle versioni SF-260MP (32 esemplari), SF-260WP (16 aerei) e SF-260TP (18 velivoli).
L'SF-260MP/WP era propulso da un motore a 6 cilindri Lycoming O-540 che azionava un'elica bipala, mentre l'SF-260TP era dotato di una turbina Allison 250-B17D con elica tripala.
Gli esemplari della versione SF-260MP sono stati impiegati per l'addestramento iniziale dal 100th Training Wing di Fernando, mentre quelli della versione SF-260WP "Warrior" furono inizialmente assegnati al 15th Strike Wing di Sangley Point e impiegati in missioni di controguerriglia nel Sud del paese e, successivamente nei primi anni ottanta del secolo scorso, trasferiti al 100th Training Wing ed adoperati come addestratori basici. Nel 1986 sei macchine di questa versione furono rivenduti al Burkina Faso.
I modelli della variante SF-260TP (ordinati nel dicembre 1991) furono assegnati al 15th Strike Wing per svolgere missioni di antiguerriglia. Essi erano predisposti per trasportare fino a 300 kg di carico bellico distribuito equamente sui due piloni alari. Il loro carico prevedeva essenzialmente bombe da 110/260 libbre, lanciarazzi LAU 68/131, lanciatori di flares Mk.24, lanciabombe da esercitazione B-37K e cannoni da 12,7 mm oppure da 7,62 mm.
Verso la metà degli anni novanta fu lanciato il programma Layang, il quale prevedeva la conversione di 18 macchine tra la versione SF-260MP e SF-260WP alla variante a turbina SF-260TP con l'avionica aggiornata; il primo aereo così convertito volò nel giugno 1996.[6]
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Aeromobili in uso
Riepilogo
Prospettiva
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
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Aeromobili ritirati
- Bell AH-1F Cobra - 2 esemplari (2019-2024)[74][8][75][76][77][78]
- North American OV-10A/C/G+ Bronco - 40 esemplari (1991-2024)[74][8][23][25][79][1]
- Bell UH-1D Huey - 15 esemplari (1978-2021)[51]
- Northrop F-5A/B Freedom Fighter - 23 esemplari (1965-2005)[80]
- Bell UH-1N
- Vought F-8H Crusader - 35 esemplari (1977-1988)[81]
- Cessna 210 Centurion
- North American F-86D Sabre
- North American F-86F Sabre
- North American P-51D Mustang
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Basi

Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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