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Piandera
frazione del comune svizzero di Lugano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Piandera (in dialetto ticinese Piandéra[senza fonte]) è una frazione del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano). Fa parte del quartiere di Val Colla.
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Geografia fisica
Piandera è situata nella media Val Colla, a un'altitudine di circa 880 m s.l.m., su un pianoro che si affaccia a sud verso il Lago di Lugano. Il territorio è compreso tra il Monte Bar e il Monte Caval Drossa, due rilievi che costituiscono la dorsale occidentale della valle, e presenta una morfologia articolata, con pendii boscosi e terrazzi glaciali.[1]
Il villaggio è attraversato da corsi d'acqua minori che confluiscono nel Cassarate, mentre nelle zone più alte si trovano numerose sorgenti e piccole torbiere. L'antica fornace di Piandera, oggi restaurata, testimonia la tradizione artigianale locale legata alla produzione di coppi e mattoni.[2]
L'area è caratterizzata da un clima di transizione tra quello subalpino e prealpino, con frequenti escursioni termiche e un'elevata umidità. Le foreste di castagno, gestite da secoli per la produzione di legname e frutti, costituiscono un elemento identitario del paesaggio. Piandera rientra nel Parco del Monte Bar e del Gazzirola, zona riconosciuta come riserva naturale cantonale per la tutela della flora e della fauna montana.[3]
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Storia
Già comune autonomo, nel 1956 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Colla, Insone, Scareglia e Signôra per formare il nuovo comune di Valcolla, il quale a sua volta nel 2013 è stato aggregato agli altri comuni soppressi di Bogno, Certara e Cimadera per formare il nuovo quartiere di Lugano denominato Val Colla[4].
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Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Archeologia industriale

- Antica fornace di Piandera, in località Mulini, struttura per la produzione di coppi e laterizi in uso fino alla metà del XX secolo. Realizzata in pietra locale e mattoni, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’archeologia industriale della Val Colla; è oggi parzialmente restaurata e segnalata lungo un itinerario tematico.[7][8]
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. L'ufficio patriziale, rieletto il 26 aprile 2009, è presieduto da Sergio Moresi[senza fonte].
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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