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Pietro de Bonitate

scultore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pietro de Bonitate
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Pietro de Bonitate (Lombardia, XV secoloSicilia, XVI secolo) è stato uno scultore italiano, attivo in Sicilia tra il 1466 e il 1501.

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Palermu lu granni (1483). Statua del Genio di Palermo alla Vucciria.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Di origine e formazione lombarda, Pietro de Bonitate si perfezionò presso la bottega di Francesco Laurana, scultore di origine dalmata che introdusse le forme rinascimentali in Sicilia e del quale Pietro subì l'influenza, così come altri seguaci e aiuti della bottega.

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Madonna della Provvidenza, Museo d'arte sacra di Alcamo

Di Laurana fu assistente e socio, probabilmente fino al 1471 quando Laurana si trasferì da Palermo a Napoli. Insieme furono attivi principalmente a Palermo, pur lavorando anche in altri centri della Sicilia.

Tra il 1467 e il 1468, prima di stabilirsi a Palermo, i due aprirono per breve tempo una bottega a Sciacca[1], da cui furono però costretti ad allontanarsi a causa di vessazioni e offese subite[2]. Giunti a Palermo, tra il 1468 e il 1469 realizzarono per una famiglia di commercianti lombardi l'arco d'ingresso della Cappella Mastrantonio nella Chiesa di San Francesco d'Assisi[3]. L'opera è cruciale per quel che riguarda l'introduzione della cultura rinascimentale in Sicilia, non solo nella scultura ma anche nell'architettura[4].

Dopo la partenza di Laurana la produzione di Pietro de Bonitate alternò realizzazioni in cui è chiaramente riconoscibile lo stile lauranesco con altre in cui il compromesso con la tradizione tardogotica siciliana è più evidente.

Tra il 1464 e il 1477 realizzò il Cristo che incorona la Vergine, una delle sculture principali del portale maggiore del Duomo di Messina[5].

Nel 1483 i mercanti stranieri che risiedevano a Palermo gli commissionarono una scultura del Genio di Palermo (il Genio del Garraffo) per una fontana da collocare nella piazzetta del Garraffo alla Vucciria in segno di gratitudine verso la città che li aveva accolti. L'opera è una delle rappresentazioni più note del Genio di Palermo, antico nume tutelare e simbolo della città.

Nel 1487 il suo nome compare al secondo posto, dopo quello di Domenico Gagini, nello statuto dei Marmorari e Fabbricatori[6].

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Opere

Riepilogo
Prospettiva

Opere di Pietro de Bonitate sono costodite presso ls sala VII del Museo Diocesano di Palermo[10].

In collaborazione

Attribuzioni controverse

  • In passato gli era stata attribuita l'esecuzione (in collaborazione con Francesco Laurana) della Tomba di Atanasio (o Antonello) Speciale, figlio del viceré Pietro Speciale, nella Chiesa di San Francesco a Palermo. Attualmente la scultura è attribuita a Domenico Gagini.
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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