Timeline
Chat
Prospettiva
Pluribus
serie televisiva statunitense del 2025 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Pluribus (titolo stilizzato in PLUR1BUS) è una serie televisiva statunitense del 2025, ideata da Vince Gilligan per Apple TV e con protagonista Rhea Seehorn.
Remove ads
Trama
La serie, ambientata ad Albuquerque, segue la storia della scrittrice Carol Sturka, che scopre di essere una delle sole tredici persone al mondo immuni a un virus creato in laboratorio sfruttando impulsi provenienti da 600 anni luce di distanza e captati da un osservatorio astronomico. Il virus ha infettato l'intera umanità, fondendola in un'unica mente collettiva.[1][2][3][4]
Episodi
Personaggi e interpreti
Personaggi principali
- Carol Sturka (stagione 1), interpretata da Rhea Seehorn, doppiata da Laura Romano.
Autrice di romanzi fantasy rimasta immune a un virus che ha trasformato l'umanità in una mente collettiva. - Zosia (stagione 1), interpretata da Karolina Wydra, doppiata da Sara Ferranti.
Componente della mente alveare scelta per assistere Carol. - Manousos Ovidio (stagione 1), interpretato da Carlos Manuel Vesga, doppiato da Diego Suarez.[5]
Un gestore di depositi privati paraguaiano che, come Carol, è rimasto immune al virus.
Personaggi secondari
- Helen L. Umstead (stagione 1), interpretata da Miriam Shor, doppiata da Selvaggia Quattrini.
Compagna e agente di Carol che muore durante la fusione. - Davis Taffler (stagione 1), interpretato da Peter Bergman, doppiato da Mario Cordova.
Ufficiale del governo statunitense infetto dal virus. - Dashpande (stagione 1), interpretato da Karan Soni, doppiato da Manuel Meli.
Ricercatore di laboratorio infetto dal virus. - Koumba Diabaté (stagione 1), interpretato da Samba Schutte, doppiato da Gabriele Sabatini.
Uno dei sopravvissuti al virus. - Laxmi (stagione 1), interpretata da Menik Gooneratne, doppiata da Eleonora Reti.
Una dei sopravvissuti al virus. - Kusimayu (stagione 1), interpretata da Darika Arones, doppiata da Giulietta Rebeggiani.
Una dei sopravvissuti al virus. - Xiu Mei (stagione 1), interpretata da Sharon Gee, doppiata da Beatrice Margiotti.
Una dei sopravvissuti al virus. - Otgonbayar (stagione 1), interpretato da Amaraa Sanjid, doppiato da Dario Oppido.
Uno dei sopravvissuti al virus. - Corriere DHL (stagione 1), interpretato da Robert Bailey Jr.
- Bjorn (stagione 1), interpretato da Thor Knai.
Gestore della struttura sul ghiaccio visitata da Carol e Helen.
- Rhea Seehorn, interprete di Carol Sturka
- Miriam Shor, interprete di Helen L. Umstead
- Karan Soni, interprete di Dashpande
- Samba Schutte, interprete di Koumba Diabaté
Produzione
Ancor prima dell'inizio delle riprese, alla presentazione del progetto nel settembre 2022, Apple ha ordinato la produzione di due stagioni da trasmettere sulla sua piattaforma di distribuzione in streaming.[6][7]
Le riprese si sono svolte tra febbraio[8] e settembre 2024 ad Albuquerque sotto il titolo provvisorio Wycaro 339.[9] Per ogni episodio sono stati stanziati 15 milioni di dollari.[10]
Promozione
Il primo teaser è stato distribuito il 26 luglio 2025, giorno in cui è stato anche annunciato ufficialmente il titolo della serie, Pluribus.[11] Il trailer completo è stato pubblicato il 22 ottobre successivo.[12]
Distribuzione
I primi due episodi della prima stagione sono stati distribuiti il 7 novembre 2025, gli altri sette sito usciti a distanza di una settimana uno dall'altro fino al 26 dicembre dello stesso anno.[13][14]
Accoglienza
Già dopo la messa in onda dei primi due episodi, la serie ha ricevuto il plauso sia dalla critica sia dal pubblico, che ha elogiato la regia di Gilligan e la recitazione della protagonista Rhea Seehorn, oltreché l'originalità, il tono e le influenze stilistiche della storia principale. Sul sito di recensioni Rotten Tomatoes ha attualmente una percentuale di gradimento del 98% basata su 111 recensioni.[15]
Remove ads
Riferimenti ad altre opere
Riepilogo
Prospettiva
La serie televisiva cita e rende omaggio a vari classici della fantascienza del passato.[16]
- Il concetto di un "invasore alieno" che si impossessa dei corpi degli umani proviene dal classico film di fantascienza del 1956 L'invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers), diretto da Don Siegel e tratto dal romanzo omonimo del 1954 scritto da Jack Finney, in cui una specie aliena fa precipitare sulla Terra dei "baccelli", entro cui crescono i corpi degli esseri umani che sostituiranno quelli presenti, operando in tal modo una "invasione silenziosa".[16]
- L'incipit iniziale, in cui un messaggio alieno ricevuto da un sistema di radiotelescopi volti alla ricerca di vita aliena ha lo scopo di fornire il "codice" per la costruzione di una forma di vita (qui di un virus), richiama la trama della miniserie televisiva britannica di fantascienza del 1961 A for Andromeda, diretta da Michael Hayes, con Julie Christie nel ruolo di Andromeda. La miniserie originale, andata perduta, ha avuto un sequel nel 1962, The Andromeda Breakthrough, e un celebre remake italiano nel 1972, A come Andromeda, diretto da Vittorio Cottafavi e interpretato da Luigi Vannucchi, Paola Pitagora e Nicoletta Rizzi.[senza fonte]
- La vicenda di Carol Sturka, nel suo ruolo di uno dei pochissimi esseri umani incontaminati che vuole far guarire tutti coloro che si sono trasformati a causa di un virus, ricorda molto la trama del film di fantascienza distopica del 19711975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (The Omega Man), diretto da Boris Sagal, interpretato da Charlton Heston e basato sul romanzo del 1955 Io sono leggenda (I Am Legend) di Richard Matheson, da cui sono stati tratti anche i film L'ultimo uomo della Terra del 1964, diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price, e Io sono leggenda (I Am Legend) del 2007, diretto da Francis Lawrence e interpretato da Will Smith.[16]
- I due episodi della prima stagione Il latte e POU citano palesemente, rendendogli omaggio, il film cult di fantascienza distopica del 1973 2022: i sopravvissuti (Soylent Green), diretto da Richard Fleischer e interpretato da Charlton Heston e da Edward G. Robinson (qui nella sua ultima apparizione sul grande schermo), ispirato al romanzo Largo! Largo! di Harry Harrison del 1966, in cui, similmente a quanto accade nei due episodi, il protagonista, dopo una lunga ricerca, scopre che il cibo principale dell'umanità (il Soylent Green del titolo appunto) viene prodotto utilizzando i cadaveri dei defunti, e il suo tentativo di informarne gli altri umani cade nell'indifferenza più totale.[17][18][19]
Remove ads
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads

