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Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici

gruppo politico di centro-sinistra del Parlamento europeo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici
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Il Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo (S&D), detto anche più semplicemente Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, è un gruppo politico del Parlamento europeo che riunisce partiti nazionali socialdemocratici di centro-sinistra[4] erede del Gruppo del Partito del Socialismo Europeo.

Dati rapidi Presidente, Vicepresidente ...

Rappresenta il secondo gruppo parlamentare più grande in Eurocamera dopo il gruppo del Partito Popolare Europeo (di centro-destra).[5]

Nel preambolo della dichiarazione di composizione del gruppo S&D è indicato che lo stesso riunisce le forze progressiste che lavorano per una Europa di solidarietà, di giustizia sociale, di uguaglianza, di sviluppo sociale, di diritti umani e di pace. A partire dall'inizio della IX legislatura a presiedere il gruppo S&D è la spagnola Iratxe García Pérez (PSOE).

Il gruppo ha aderito all'Internazionale Socialista come organizzazione associata.[6][7]

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Il gruppo S&D si è costituito il 23 giugno 2009 con l'obiettivo di riunire i partiti membri del Partito del Socialismo Europeo (PSE) e altri soggetti non affiliati a nessun partito europeo ma comunque di ispirazione progressista, quali il cipriota Partito Democratico, il lettone Partito dell'Armonia Nazionale e anche l'italiano Partito Democratico, confluito poi nel PSE nel 2014.

Il nome del gruppo inizialmente avrebbe dovuto essere Alleanza dei Socialisti e dei Democratici per l'Europa (ASDE - Alliance of Socialists and Democrats for Europe), ipotesi poi abbandonata in quanto ritenuto troppo simile a quello dell'ALDE (Alliance of Liberals and Democrats for Europe).[8][9] Già prima delle elezioni europee del 2009 si era parlato della possibile nascita di questo gruppo, che vedeva, però, l'opposizione dei membri del Partito Democratico vicini a Francesco Rutelli e di alcuni socialisti europei.[10]

Il calo subito da molti partiti socialisti europei alle elezioni del 2009 (come il PS francese, sceso al 16%) e la necessità di contenere il peso del PPE (rafforzato nonostante la defezione dei Conservatori britannici e dell'ODS ceco nel nuovo Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei), hanno spinto il capogruppo del PSE, il tedesco Martin Schulz, ad aprire alla proposta del segretario del PD Dario Franceschini[11] della nascita dell'Alleanza Progressista, nella quale i deputati del PD avrebbero mantenuto una propria autonomia politico-finanziaria. Dal momento che alcuni esponenti del PD rifiutavano l'etichetta di "socialisti" si preferì la menzione esplicita di "Socialisti e Democratici".[12] La nascita dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo come nuovo gruppo, annunciata ufficialmente il 12 giugno,[13] è stata quindi approvata all'unanimità dai socialisti europei il 18 giugno 2009.[14]

Martin Schulz, già presidente del Gruppo Socialista nel Parlamento Europeo dal 2004 al 2009, è stato successivamente rieletto presidente il 23 giugno del 2009 e lo è rimasto fino al gennaio del 2012, quando si è dimesso a causa della sua elezione a Presidente del Parlamento europeo, ed è stato succeduto nell'incarico da Hannes Swoboda del Partito Socialdemocratico d'Austria.

Il 17 giugno 2014 Martin Schulz si è autosospeso dalla Presidenza del Parlamento Europeo tornando a guidare momentaneamente il gruppo S&D per condurre le trattative a nome dello stesso gruppo nell'accordo per la formazione della nuova Commissione Europea. Grazie all'accordo tra PPE, PSE e ALDE, Schulz venne rieletto Presidente dell'Europarlamento mentre il PD, in forza dei suoi 31 eurodeputati che ne facevano la prima forza del gruppo S&D, espresse con Gianni Pittella il nuovo capogruppo. Il 4 marzo 2018 il gruppo elesse il tedesco Udo Bullmann come nuovo presidente.[15]

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Ideologia e posizioni

Diritti sociali e civili

Sostiene fortemente il “diritto alla disconnessione” per legge, in modo che una persona «debba lavorare solo durante le ore del suo contratto e quando è pagato», affinché non ci sia più pressione sui dipendenti per essere sempre disponibili, lavoro non retribuito, stress e burnout.[16]

Si batte per una strategia per raggiungere l’uguaglianza di genere, propone infatti il superamento del divario di genere in termini retributivi e pensionistici, la difesa della salute sessuale e riproduttiva della donna e dei suoi diritti, l’equilibrio di genere nelle posizioni apicali e nei processi decisionali, l’entrata in vigore della direttiva sull’equilibrio tra vita privata e professionale, la lotta alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento sessuale/lavorativo, e l’eradicazione della violenza contro la donna e la violenza di genere.[17]

Fiscalità

Sostiene fortemente un piano per combattere evasione ed elusione fiscale per recuperare centinaia di miliardi di euro. Propone un'aliquota fiscale minima globale del 21% per limitare la concorrenza fiscale tra i paesi e per generare entrate che possano finanziare i servizi pubblici per tutti.[18]

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Composizione

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni Stato, Partito nazionale ...

Ex membri

Ulteriori informazioni Stato, Partito Nazionale ...
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Organizzazione

Riepilogo
Prospettiva

Presidenti

Thumb
Martin Schulz, primo capogruppo dell'S&D.

I presidenti del gruppo includono:[23]

Ulteriori informazioni Presidente, Inizio mandato ...

VII legislatura (2009-2014)

Vicepresidenti

Precedenti vicepresidenti del gruppo nominati all'inizio della legislatura nel 2009.

VIII legislatura (2014-2019)

Vicepresidenti

Precedenti vicepresidenti del gruppo nominati all'inizio della legislatura nel 2014.

Tesoriere

  • Ungheria (bandiera) Péter Niedermüller (Ungheria)

XI legislatura (2019-2024)

Vicepresidenti

Dopo le elezioni europee del 2019, i membri S&D hanno eletto il loro nuovo ufficio politico composto dal presidente Iratxe García Pérez, nove vicepresidenti e il tesoriere. Come conseguenza della Brexit, il membro S&D britannico Claude Moraes ha dovuto dimettersi dalla carica di vicepresidente. Marek Belka è stato nominato nuovo vicepresidente.

Tesoriere

  • Finlandia (bandiera) Eero Heinäluoma (Finlandia)

Segretari generali

Gli attuali/precedenti segretari generali del gruppo sono i seguenti:

  • Manfred Michel (Germania Ovest) 1970–1985
  • Paolo Falcone (Italia) 1986–1989
  • Julian Priestley (Regno Unito) 1989–1994
  • Joan Prat (Spagna) 1994–1999 (Vicesegretario generale Richard Corbett UK)
  • Christine Verger (Francia) 1999–2004
  • David Harley (Regno Unito) 2004–2006
  • Anna Colombo (Italia) 2006–2014
  • Javier Moreno Sanchez (Spagna) 2014–2019
  • Michael Hoppe (Germania) 2019–2021
  • Anton Beumer (Paesi Bassi) 2022–
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Socialisti e Democratici al Parlamento europeo

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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