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San Lorenzo in Lucina (titolo cardinalizio)

titolo cardinalizio presbiterale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

San Lorenzo in Lucina (titolo cardinalizio)
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San Lorenzo in Lucina (in latino: Titulus Sancti Laurentii in Lucina), conosciuto anticamente come Lucinae, è un titolo cardinalizio istituito, con molta probabilità, nel II secolo. Secondo il Liber Pontificalis, che, per i primi vescovi di Roma, riporta informazioni «verosimilmente prive di ogni fondamento storico»,[1] fu papa Evaristo ad assegnare i primi tituli ai presbiteri romani,[2] tra cui, secondo la tradizione, anche il titolo Lucinae. Nella chiesa legata al titolo, nel 366, avvenne l'elezione e la consacrazione di papa Damaso I. In seguito, intorno al 684, il titolo fu confermato da papa Benedetto II. È conosciuto con il nome attuale fin dalla fine dell'VIII secolo. Secondo il catalogo di Pietro Mallio, stilato sotto il pontificato di papa Alessandro III, il titolo era collegato alla basilica di San Lorenzo fuori le mura ed i suoi preti vi celebravano messa a turno. Per secoli è stata usanza che questo titolo fosse assegnato al cardinale protopresbitero. Il titolo insiste sulla basilica di San Lorenzo in Lucina.

Fatti in breve Titolare, Istituzione ...

Dal 20 novembre 2010 il titolare è il cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, arcivescovo metropolita di Colombo.

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Titolari

Riepilogo
Prospettiva

Si omettono i periodi di titolo vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

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