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Siganus rivulatus
specie di pesce Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Siganus rivulatus (Forsskål & Niebuhr, 1775), sigano[4] noto in italiano anche come pesce coniglio striato o pesce coniglio marezzato, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Siganidae.
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Descrizione
Questo pesce ha una sagoma ovale e corpo compresso lateralmente. La bocca è piccola (non raggiunge l'occhio) ma con labbra evidenti. Il muso è ottuso e rivolto in basso. Denti incisiviformi. Scaglie molto piccole e poco visibili. Pinna dorsale con una lunga parte anteriore a raggi spinosi acuti (di cui il primo brevissimo, rivolto anteriormente, e spesso infossato nella pelle) e una più breve posteriore a raggi molli. La pinna anale ha 7 raggi spinosi seguiti da raggi molli. I margini posteriori della pinna dorsale e della pinna anale sono dritti. La pinna caudale è incisa al centro. La colorazione è variabile, in genere più chiara che in Siganus luridus, grigiastra, verdastra o bruno chiara, più chiara sul ventre sul quale sono presenti delle linee longitudinali dorate (che però possono mancare). La livrea notturna è marmorizzata. L'iride dell'occhio è dorata[5][6][7].
La taglia massima nota è di 27 cm ma normalmente sui 20 cm[6].
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Distribuzione e habitat
Questa specie vive nell'Oceano Indiano occidentale lungo la costa africana nonché nel mar Rosso e nel golfo di Aden. In seguito alla migrazione lessepsiana ha colonizzato la parte orientale del mar Mediterraneo. Attualmente (2015) è molto comune lungo le coste di Creta e continentali dalla Cirenaica all'isola di Rodi. Più raro sulle coste tunisine e della Grecia continentale. Segnalato anche nel mar Adriatico, lungo le coste di Croazia, Montenegro e Albania.[5][6][7][8]
Costiero, non si trova a più di 30 metri di profondità. Vive su fondi sabbiosi, specie se con copertura algale. Preferisce zone protette dalle onde.
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Biologia
Specie gregaria, si incontra di solito in gruppi di almeno 50 individui[6].
Alimentazione
S. luridus ha una dieta erbivora si nutre (in Mediterraneo) soprattutto di alghe verdi e alghe rosse dei generi Ulva e Hypnea.[5][6].
Riproduzione
Avviene in primavera ed estate. Le uova e le larve sono pelagiche[5][6].
Pesca
La pesca a questa specie non ha un interesse rilevante anche se ne vengono catturate notevoli quantità con le reti da posta e con le reti da circuizione. Si è tentato, con buon successo, l'allevamento in piscicoltura[5][6].
Veleno
I raggi delle pinne sono velenosi, le punture sono molto dolorose ma non mortali[5].
Conservazione
Questa specie viene pescata in gran parte dell'areale ma le popolazioni non sembrano risentire di fenomeni di sovrapesca, per questo la IUCN considera questa specie a rischio minimo[1].
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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