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Tourrettieae

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Tourrettieae
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Tourrettieae G.Don, 1838 è una tribù di piante angiosperme appartenenti alla famiglia Bignoniaceae (ordine delle Lamiales).[1]

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Etimologia

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo (Tourrettia Foug., 1784) il cui nome è stato dato in ricordo del naturalista francese e scrittore Marc Antoine Louis Claret de la Tourrett (1729-1793).[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dal botanico scozzese George Don (1798 – 1856) nella pubblicazione "A General History of the Dichlamydeous Plants: comprising complete descriptions of the different orders; together with the characters of the genera and species, and an enumeration of the cultivated varieties... London" (4: 215, 231. 1837-8) del 1838.[3][4]

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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Portamento

Il portamento delle specie di questa tribù è di tipo suffruticoso o erbaceo rampicante. Sono presenti delle ghiandole tra picciolo e picciolo, mentre le protuberanze e le pseudostipole (presenti in altre specie di questa famiglia) sono assenti. Sono presenti anche iridoidi e glicosidi fenolici.[5][6][7]

Foglie

Le foglie a disposizione opposta sono del tipo bi-tri-pennato (Eccremocarpus) o bi-ternate (Tourrettia), ossia doppiamente composte. Sono presenti anche viticci ramificati.

Infiorescenze

Le infiorescenze ascellari o terminali in genere sono costituite da pochi/molti fiori raccolti in racemi bratteali (con brattee).

Fiori

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e più o meno pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi).

* K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero, capsula[8]
  • La corolla, gamopetala, campanulata, è composta da 5 petali connati in modo bilabiato; delle due labbra quella superiore ha due lobi, mentre quella inferiore è formata da tre lobi.
  • Il gineceo ha un ovario supero uniloculare (Eccremocarpus) con placentazione parietale, oppure a 4 loculi con placentazione assile ("Tourrettia"). Il nettare forma un anello discoide attorno all'ovario. Lo stilo è bilobato (a 2 stigmi sensitivi che si chiudono immediatamente a contatto con l'impollinatore) ed è alquanto più lungo degli stami. Gli ovuli per loculo sono numerosi e multiseriati in genere di tipo anatropo; hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[9]

Frutti

I frutti sono delle capsule con deiscenza bivalve molto allungate (la forma è una grossa siliqua cilindrica). I semi sono numerosi, piccoli, alati e privi di endosperma. I cotiledoni sono profondamente bilobati.

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Biologia

Le specie di questo raggruppamento si riproducono per impollinazione tramite insetti (impollinazione entomogama).

La dispersione dei semi avviene inizialmente a causa del vento (dispersione anemocora); una volta caduti a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle specie di questa tribù è unicamente sud-americana.

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia Bignoniaceae comprende 8 tribù, 79 generi e circa 850 specie.[1][5][10][11] La tribù Tourrettieae è una delle 8 tribù nella quale attualmente è suddivisa la famiglia.[1]

Generi

La tribù comprende 2 generi e 4 specie:[5][10]

Filogenesi

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Cladogramma della tribù

Una recente ricerca di tipo filogenetico[10] ha suddiviso la famiglia in 8 cladi principali. La tribù Tourrettieae ha una posizione basale nella famiglia: a parte la tribù Jacarandeae, è "gruppo fratello" del resto della famiglia. Questa tribù è sicuramente monofiletica e solo recentemente ha acquistato l'attuale circoscrizione: il genere Eccremocarpus veniva tradizionalmente descritto all'interno della tribù monospecifica Eccremocarpeae Hogg., 1858.[5][10]

Le specie di questa tribù condividono alcuni tratti caratteristici con le specie della tribù Jacarandeae (anch'essa in posizione basale) che li differenziano dalle altre tribù della famiglia Bignoniaceae, come le foglie doppiamente composte che potrebbe essere un tratto ancestrale dell'intera famiglia. Anche il tipo di polline presente nelle specie di questa tribù si presenta raramente nel resto della famiglia. Tuttavia l'assenza di staminoidi (presenti invece nelle Jacarandeae e nel resto della famiglia) rende l'attuale l'interpretazione evolutiva ancora incerta.

Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato, mostra la struttura filogenetica interna della tribù relativamente ai suoi due generi.[10]

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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