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Vescona
località del comune italiano di Asciano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vescona è una località del comune italiano di Asciano, nella provincia di Siena, in Toscana.
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Geografia fisica
Il borgo di Vescona è situato nella parte settentrionale del territorio del comune, a nord di Asciano, lungo la strada provinciale 438 Lauretana che collega il capoluogo comunale con Taverne d'Arbia e il raccordo Siena-Bettolle.[1] Il nucleo castellano di Vescona è situato sulla cima di un colle marnoso, mentre poco più a valle, lungo la provinciale, si trova un secondo nucleo che ha come centro la chiesa alto-medievale di San Florenzo.[1][2]
La località è interessata dalla presenza di varie sorgenti e corsi d'acqua, tra cui si ricordano il borro Cameroncino (2 km)[3] e il fosso Botarino (2 km)[4], affluenti del fosso Camerone (7 km)[5], tributario dell'Ombrone, e il borro di Vescona (4 km)[6], che nasce presso la chiesa e poi scorre in direzione sud fino ad immettersi nel borro La Causa (8 km)[7], tributario dell'Arbia.
Vescona dista 9 km dal capoluogo comunale e poco più di 20 km da Siena.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il borgo della Vescona nacque in epoca alto-medievale e dovette godere di una certa importanza se la vicina chiesa di San Vito nel 712 era denominata San Vito in Vescona, e soltanto successivamente fu nota con il nome San Vito in Versuris.[2] La chiesa di Vescona estendeva la propria giurisdizione ecclesiastica anche presso la vicina località di Pievina, dove la locale chiesa intitolata a san Giovanni Battista era infatti conosciuta come San Giovanni in Vescona.[2]
Già nel secolo XI il borgo fu signoria dei conti Guinigi della Scialenga, o della Berardenga, che vi costruirono un castello citato in un benefizio del conte Ranieri al monastero della Berardenga nel 1025.[1][2] Vescona è ricordata anche in una sentenza della canonica di San Marcellino in Chianti del maggio 1029 e poi in un atto di cessione da parte di Immone, vescovo di Arezzo, nel 1045.[1][2] Altre menzioni notevoli nelle bolle pontificie di Alessandro lI dell'8 giugno 1070 e di Onorio III del 27 maggio 1220; e nei diplomi imperiali di Enrico IV del 4 giugno 1081 e di Federico I dell'8 agosto 1185.[1][2]
Negli statuti senesi del 1298 è ricordata a Vescona la presenza di uno spedale per i pellegrini.[1][2] Nel 1393 il comune di Siena vi fece costruire una roccaforte, poi inglobata nella fattoria di proprietà dei Chigi-Saracini.[1][2]
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Monumenti e luoghi d'interesse

Società
Religione
Vescona è una delle quattro storiche parrocchie che compongono l'abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore, sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede. La parrocchia di San Florenzo a Vescona si estende su un territorio di 78 abitanti.[9]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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