Loading AI tools
album di Christina Aguilera del 2006 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Back to Basics è il quinto album in studio della cantante pop statunitense Christina Aguilera, pubblicato il 10 agosto 2006 dall'etichetta discografica RCA.
Back to Basics album in studio | |
---|---|
Artista | Christina Aguilera |
Pubblicazione | 10 agosto 2006 |
Durata | 78:42 |
Dischi | 2 |
Tracce | 23 |
Genere | Pop[1][2] Rhythm and blues[1][2] |
Etichetta | RCA Records |
Produttore | Christina Aguilera, DJ Premier, Linda Perry, Mark Ronson, Rick Harrison, Ben Allen, Big Tank, Charles Martin Roane, Kwamé, L Boogie, Tony Reyes, Q, Rob Lewis |
Formati | CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Austria[3] (vendite: 15 000+) Danimarca[4] (vendite: 20 000+) Francia[5] (vendite: 75 000+) Germania (3)[6] (vendite: 300 000+) Giappone[7] (vendite: 100 000+) Italia[8] (vendite: 40 000+) Messico[9] (vendite: 50 000+) Polonia[10] (vendite: 10 000+) Svezia[11] (vendite: 30 000+) |
Dischi di platino | Australia (2)[12] (vendite: 140 000+) Belgio[13] (vendite: 50 000+) Canada (3)[14] (vendite: 300 000+) Europa[15] (vendite: 1 000 000+) Irlanda (3)[16] (vendite: 45 000+) Regno Unito[17] (vendite: 300 000+) Russia (3)[18] (vendite: 60 000+) Stati Uniti (2)[19] (vendite: 2 000 000+) Svizzera[20] (vendite: 30 000+) Ungheria[21] (vendite: 20 000+) |
Christina Aguilera - cronologia | |
Logo | |
Singoli | |
|
L'album, influenzato da sonorità jazz, soul e blues degli anni venti, trenta e quaranta, si avvale della collaborazione dell'autrice Linda Perry, che ne ha curato la produzione insieme a DJ Premier, Mark Ronson e Big Thank, ed è stato inciso utilizzando un'orchestra, un coro, un quintetto d'archi ed una sezione fiati jazz e tutte le tecniche che potessero ricreare un'atmosfera, una sensibilità ed un sound molto vintage.[senza fonte] Il singolo apripista è stato Ain't No Other Man, seguito dalla ballata Hurt e da Candyman. Altri singoli estratti da questo disco sono stati Slow Down Baby e Oh Mother. L'album ha venduto 5 milioni di copie in tutto il mondo.[22]
Secondo le dichiarazioni della Aguilera e del suo team di produzione, Back to Basics trae ispirazione dalle sonorità jazz, soul e blues degli anni '20, '30 e '40,[23] mentre i critici intravedono maggiori somiglianze con il pop e l'R&B degli anni '60, '70 e '80.[1][2][24] Il primo disco effettivamente presenta un sound più moderno, contenente elementi urban e hip hop.[23] Al contrario, il secondo disco, interamente prodotto da Linda Perry, si discosta dalle sonorità moderne e presenta un sound maggiormente incentrato sul blues, lo swing e il jazz[25][26], nonostante alcuni critici individuino accenni di soft rock nella traccia Welcome e di country rock nella traccia Save me from Myself.[27][28] Entrambi i CD presentano anche elementi gospel rispettivamente nella traccia Makes Me Wanna Pray del primo disco e in Mercy on Me del secondo.[26][29] Il CD1 contiene brani maggiormente funk e dance, il CD2 contiene brani ispirati maggiormente, oltre che ai già citati jazz e swing, al teatro musicale classico americano.[30]
La maggior parte dei testi di Back to Basics traggono ispirazione dalle esperienze personali della cantante.[31] La canzone Oh Mother parla del padre violento della Aguilera ed è stata paragonata alle canzoni Oh Father di Madonna e I'm Ok della stessa Aguilera.[32] Numerose sono le tracce ispirate dal recente matrimonio della cantante con Jordan Bratman: Makes Me Wanna Pray,[33] Ain't No Other Man,[31] Save Me from Myself[34] e The Right Man.[35] Lo stile musicale dell'album viene celebrato nella canzone Back in the Day, in cui vengono citati artisti soul e jazz tra cui Etta James, Marvin Gaye, John Coltrane e Aretha Franklin.[33] La traccia F.U.S.S. (sigla di "Fuck You Scott Storch"), è un'invettiva contro il precedente produttore della cantante.[34] In Slow Down Baby la cantante si rivolge a un "lussurioso" uomo, invitandolo a lasciarla in pace.[36] Still Dirrty rappresenta un seguito del singolo del 2002 Dirrty, in cui ancora una volta l'Aguilera esprime la sua indipendenza sessuale.[33] La canzone conclusiva del primo disco, Thank You (Dedication to Fans...), parla del rapporto tra la cantante e i suoi fan e contiene registrazioni inviatele dai fan stessi che le spiegano ciò che la sua musica rappresenta per loro.[37]
Recensione | Giudizio |
---|---|
AllMusic[38] | |
Entertainment Weekly[2] | B+ |
The Guardian[39] | |
PopMatters[1] | 7/10 |
Rolling Stone[40] | |
Slant Magazine[25] | |
Stylus Magazine[26] | B |
Back to Basics ha ricevuto per la maggiore critiche positive, nonostante molti recensionisti abbiano disapprovato la scelta di pubblicare un doppio album. Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha dato quattro stelle e mezzo su cinque all'album e lo ha definito accattivante, emozionante e unico, indicando come probabili influenze Etta James, Billie Holiday ed Aretha Franklin. Ha inoltre aggiunto che alcune sonorità sembrano aver avuto ispirazione da una fusione di Madonna e Fiona Apple. Ha criticato la scelta di rendere Back to Basics un album doppio, e in particolare lo stile del secondo disco, che ha fallito nel sembrare un vecchio lavoro jazz per via degli «istinti troppo moderni di Aguilera».[38] Jody Rosen di Entertainment Weekly ha concordato anch'esso sulle influenze derivare da James e Holiday: «Ha aggiunto al suo repertorio di ballate canzoni da saloon, condito i suoi testi con urli a grandi del jazz e del blues come Billie Holiday ed Etta James, e non ha fatto mistero del fatto che vuole un posto nel pantheon.» Ma ha precisato che «Aguilera non ha la gravitas delle sue eroine» e il suo modo di cantare il blues è «rigido e manierato». Ha concluso la recensione definendo l'album «degno di rispetto» e conferendogli una B+.[2] Jenny Eliscu di Rolling Stone ha apprezzato lo stile dell'album ma nel complesso il doppio album è «eccessivo e arrogante, prova che ventidue canzoni sono dieci di troppo per Aguilera. In un disco, l'album sarebbe stato a dir poco magistrale».[40] Sal Cinquemani di Slant Magazine ha scritto che Aguilera con questo album ha confermato qualcosa che ha cercato di mettere in chiaro dall'inizio della sua carriera, cioè «che lei non è un'altra clone di Britney» e «è decisa a dimostrare che una donna può essere sia sessualmente espressiva che talentuosa». Ha elogiato la produzione che ha dato all'album una certa rilevanza moderna; ha definito Back to Basics «più coerente rispetto al suo predecessore» e «uno degli album pop più interessanti e ambiziosi degli ultimi tempi».[25]
Durata totale: 46:55
Durata totale: 31:47
Una versione speciale, con un DVD, è stata resa disponibile nel 2006, chiamata Back to Basics and Beyond[42]:
Sempre nel 2006 è stato messo in commercio, per il solo mercato europeo, un EP promozionale in formato vinile contenente sei tracce.[43][44]
Classifica (2006) | Posizione massima |
---|---|
Australia[45] | 1 |
Austria[46] | 1 |
Belgio (Fiandre)[47] | 2 |
Belgio (Vallonia)[48] | 4 |
Danimarca[49] | 2 |
Finlandia[50] | 6 |
Francia[51] | 10 |
Germania[52] | 1 |
Italia[41] | 3 |
Norvegia[53] | 4 |
Nuova Zelanda[54] | 2 |
Paesi Bassi[55] | 1 |
Polonia[56] | 9 |
Portogallo[57] | 26 |
Regno Unito[58] | 1 |
Stati Uniti[59] | 1 |
Spagna[60] | 5 |
Svezia[61] | 2 |
Svizzera[62] | 1 |
Ungheria[63] | 3 |
Classifiche di fine anno del 2006 | Posizione |
---|---|
Australia[64] | 45 |
Austria[65] | 27 |
Belgio (Fiandre)[66] | 43 |
Messico[67] | 54 |
Paesi Bassi[68] | 42 |
Regno Unito[69] | 56 |
Stati Uniti[70] | 59 |
Svezia[71] | 37 |
Svizzera[72] | 16 |
Ungheria[73] | 63 |
Classifiche di fine anno del 2007 | Posizione |
Australia[74] | 34 |
Austria[75] | 43 |
Belgio (Fiandre)[76] | 85 |
Belgio (Vallonia)[77] | 92 |
Francia[78] | 109 |
Paesi Bassi[79] | 88 |
Stati Uniti[80] | 73 |
Svizzera[81] | 53 |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.