Bombardamenti di Reggio Calabria del 1943
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I bombardamenti di Reggio Calabria si verificarono a più riprese nel corso della primavera e dell'estate 1943, nel quadro delle operazioni aeree alleate contro l'Italia fascista.[1]. La città, che contava circa 130.000 abitanti, aveva un aeroporto, un importante nodo ferroviario, due porti e una piccola zona industriale; era inoltre sede di varie caserme, batterie antiaeree e soprattutto antinave e presso il porto aveva base la Squadriglia Navale "Freccia" e anche un paio di idrovolanti CANT Z.506 per il soccorso naufraghi[2]. A nord del porto c'era una "stazione di buncheraggio" con enormi cisterne di carburante per navi, collegate alle banchine con apposite condotte sotterranee. Reggio era infatti un'importante via di transito per i rifornimenti delle truppe dell'asse schierate prima in Tunisia e poi in Sicilia.
Bombardamenti di Reggio Calabria parte dei Bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale | |
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Data | gennaio - agosto 1943 |
Luogo | Reggio Calabria, Italia |
Tipo | bombardamento aereo |
Forze in campo | |
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Ai danni di | ![]() |
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Il numero e la frequenza delle incursioni aeree testimoniano che la provincia più colpita della Calabria, anche per ovvie ragioni geografiche, è stata quella di Reggio Calabria (non solo il capoluogo – martoriato da 24 bombardamenti – ma anche centri minori quali Villa San Giovanni, Bagnara Calabra, Gioia Tauro, Palmi, Locri, Roccella Jonica).
I bombardamenti della città iniziarono il 27 gennaio 1943 con attacchi americani di giorno e inglesi di notte e si protrassero con una certa regolarità fino ad agosto del 1943. Nel maggio 1943 con i B17, sia statunitensi che britannici, fu bombardata la periferia nord, a metà giugno venne bombardato l'aeroporto e il centro storico[3]. Ma i bombardamenti peggiori avvennero fra luglio e agosto, quando furono effettuati otto raid. La popolazione era allo stremo, in 35.000 abbandonarono la città. In settembre tutti i punti strategici erano stati distrutti eppure vennero effettuati altri due raids contro la popolazione. Il 4 settembre i britannici entrano nella città gravemente provata. I morti, a seguito dei bombardamenti, furono 3.986, i feriti 12.043 e il 70% degli edifici distrutto o danneggiato[4].