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Cymbalaria

genere di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Cymbalaria
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Cymbalaria Hill., 1756 è un genere di piante angiosperme appartenenti alla famiglia delle Plantaginacee[1], dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni con fiori labiati.

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Etimologia

Cymbalum (latino) o kymbalon (greco) è il nome di uno strumento musicale simile al tamburello, ma a superficie cava come le foglie del “ciombolino comune” : questa è la probabile etimologia del nome del genere.
Il nome è stato assegnato dal botanico inglese John Hill (1716 – 1775) nel 1756.

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Le “Ciomboline” in genere sono piante a portamento prostrato – arrampicante o comunque sub-arbustino. La forma biologica prevalente è camefita reptante (Ch rept), ossia piante con fusti bassi e portamento strisciante. Una particolarità delle piante di questo genere è che i fiori sono soggetti al fototropismo, ossia prima dell'impollinazione (o fecondazione) si muovono verso la luce; dopo si spostano al riparo verso l'ombra; corrispondentemente si ha anche un'ulteriore crescita (allungamento verso il basso) dei peduncoli fiorali facilitando così la dispersione dei semi nelle fessure dei muri o delle rocce.

Radici

Le radici sono avventizie sui nodi del fusto.

Fusto

Il fusto è esile e molto ramificato con radici ai nodi (sono piante stolonifere) sia con funzioni di sostegno che fisiologico vero e proprio.

Foglie

Le foglie inferiori sono picciolate, palminervie, lobate e a disposizione opposta lungo il fusto, mentre quelle superiori spesso sono alterne. In tutti i casi sono relativamente larghe e disposte a formare quasi un fitto e continuo mosaico, con minime sovrapposizioni reciproche; questo per poter raccogliere il massimo di illuminazione solare.

Infiorescenza

L'infiorescenza è distribuita lungo il fusto, e in genere non è molto numerosa ma con fiori singoli su lunghi peduncoli sistemati all'ascella delle foglie.

Fiori

La caratteristica più evidente dei fiori di questo genere è la loro forma labiata terminante all'indietro con un lungo tubo (sperone), in cui l'impollinazione degli organi femminili è facilitata solamente da quelli insetti pronubi conformati in modo tale da poter addentrasi nel tubo corollino alla ricerca del nettare. I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetraciclici (calicecorollaandroceogineceo).

K (4-5), C (5), A 4, G (2)

Frutti

Il frutto consiste in una capsula (bacca nera) di forma globosa. I semi sono scuri di forma ovale – globosa, sono provvisti di endosperma e fuoriescono da tre valve sommitali (la capsula è del tipo deiscente) uno alla volta per ottimizzare la perpetuazione dell'individuo.

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Distribuzione e habitat

Il genere ha un areale mediterraneo che si estende a oriente sino all'Iran.[1]

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist, 1981[2]) assegnava il genere alla famiglia Scrophulariaceae, mentre la moderna classificazione APG[3] lo include tra le Plantaginaceae (tribù Antirrhineae).

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Thumb
Cymbalaria muralis
Thumb
Cymbalaria pallida
  • Cymbalaria aequitriloba (Viv.) A.Chev.
  • Cymbalaria aequitriloba (Viv.) A.Chev.
  • Cymbalaria bakhtiarica Podlech & Iranshahr
  • Cymbalaria × beguinotii (Cufod.) Ruch
  • Cymbalaria ebelii (Cufod.) Speta
  • Cymbalaria fragilis (J.J.Rodr.) A.Chev.
  • Cymbalaria glutinosa Bigazzi & Raffaelli
  • Cymbalaria hepaticifolia (Poir.) Wettst.
  • Cymbalaria longipes (Boiss. & Heldr.) A.Chev.
  • Cymbalaria microcalyx (Boiss.) Wettst.
  • Cymbalaria minor (Maire & Petitm. ex Cufod.) Speta
  • Cymbalaria muelleri (Moris) A.Chev.
  • Cymbalaria muralis P.Gaertn., B.Mey. & Scherb.
  • Cymbalaria pallida (Ten.) Wettst.
  • Cymbalaria paradoxa (Greuter) Carnicero
  • Cymbalaria pluttula (Rech.f.) Speta
  • Cymbalaria pubescens (J.Presl & C.Presl) Cufod.
  • Cymbalaria spetae Carnicero

Specie della flora italiana

Per meglio comprendere ed individuare le varie specie della flora italiana l'elenco che segue utilizza il sistema delle chiavi analitiche.

  • Gruppo 1A : le piante di questo gruppo sono molto pelose (quasi villose); anche i frutti sono pubescenti;
Cymbalaria glutinosa Bigazzi e Raffaelli (C. pilosa in Pignatti) – Ciombolino tirrenico: il fusto è allungato e sdraiato e al massimo raggiunge i 30 cm; le foglie sono a disposizione alterna con diversi lobi (da 5 a 11); il calice ha dei lobi più piccoli della capsula e la corolla è lilla. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica camefita reptante (Ch rept); è un endemismo dell'Appennino centro-meridionale[4] e vive in prevalenza sulle rupi calcaree fino a 300 m s.l.m..
  • Gruppo 1B : i frutti delle piante di questo gruppo sono glabri, mentre le piante o sono glabre o sparsamente pelose;
    • Gruppo 2A : le foglie sono molto spesse, quasi carnose; la pagina superiore è fittamente vellutata (peli densi e brevi);
Cymbalaria muelleri (Moris) Cheval. – Ciombolino di Mueller: i fusti sono molto fragili e poco lunghi (20 cm al massimo); le foglie sono poco lobate (3 – 5 lobi) e con lobi molto arrotondati e pubescenti; la corolla è azzurro – violacea. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica camefita reptante (Ch rept); è un endemismo della Sardegna e vive sulle rupi calcaree dai 650 ai 1000 m s.l.m..
  • Gruppo 2B : le foglie delle piante di questo gruppo sono appena un po' membranose;
  • Gruppo 3A : i fiori hanno una corolla grande ( da 15 a 30 mm); i fusti hanno un portamento sub-eretto;
Cymbalaria hepaticifolia (Poiret.) Wettst. – Ciombolino di Corsica: è una pianta glabra e si presenta a piccoli ciuffi; le foglie hanno 3 lobi ovato – mucronati. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica emicriptofita scaposa (H scap); è un raro endemismo della Corsica e vive in luoghi umidi e ombrosi a quote piuttosto alte.
Cymbalaria pallida (Ten.) Wettst. – Ciombolino abruzzese: i fusti sono brevi; le foglie hanno una lamina arrotondata con pochi lobi; il calice è molto peloso e la corolla è azzurra o violacea con un lungo sperone. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica emicriptofita scaposa (H scap); è rara ed è un endemismo dei ghiaioni montani degli Abruzzi.
  • Gruppo 3B : i fiori sono a corolla piccola ( da 5 a 15 mm); i fusti sono più o meno allungati;
  • Gruppo 4A : le piante sono sub-glabre con foglie a 3 lobi e poco pronunciati;
Cymbalaria aequitriloba (Viv.) Cheval. – Ciombolino trilobo: il fusto è fragile e prostrato; le foglie hanno forme e dimensioni variabili; la corolla si presenta con un breve sperone; la capsula è glabra e più grande del calice. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica camefita reptante (Ch rept); il tipo corologico è W-Medit.; si trova in Sardegna, Corsica e Arcipelago Toscano, ma raramente, fino 1800 m s.l.m..
  • Gruppo 4B : le piante sono pelose con foglie a numerosi lobi (5 – 9) profondamente incisi;
Cymbalaria pubescens (Presl.) Cufod. – Ciombolino siciliano: il fusto è decombente; le foglie hanno fino a 11 lobi e sono pelose; le lacinie del calice sono tri-nervie; la corolla è lilla; la capsula del frutto è più piccola del calice. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica camefita reptante (Ch rept); è un raro endemismo della Sicilia che vive fino a 1500 m s.l.m. su rupi a substrato calcareo.
Cymbalaria muralis Gaertn., Mey. & Sch. – Ciombolino comune, Cimbalaria : i fusti sono prostrato – ascendenti; la pianta è glabra o poco pelosa; le foglie sono picciolate con 5 – 9 lobi ovato-acuti; la pagina inferiore della foglia è arrossata; la corolla è violetta con un caratteristico palato verrucoso giallo; la capsula è più grande del calice. È una pianta a ciclo biologico perenne con forma biologica camefita reptante (Ch rept); è comune in tutta l'Italia fino a 1500 m s.l.m.; si trova sui muri e nelle fessure delle rocce.

Generi simili

Generi vicini al genere di questa scheda sono Linaria e Antirrhinum, i quali differiscono per la forma delle foglie (più lineari), la mancanza dello sperone posteriore (in Antirrhinum, ad esempio è presente una sacca) o per l'infiorescenza che a volte è più del tipo racemoso (e non singoli fiori) o i fusti che sono più eretti e non prostrati. È da ricordare che nelle vecchie classificazioni questi generi (compreso quello della presente scheda) appartenevano alla stessa famiglia: Scrophulariaceae.

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Usi

Queste piante non sono molto interessanti sia per la cucina, che per la farmacopea che per l'industria; eventualmente presentano un certo interesse per il giardinaggio rustico.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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