Bande dessinée
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Bande dessinée (letteralmente "striscia disegnata") è la locuzione francese che indica i fumetti; nei paesi non francofoni identifica le storie a fumetti realizzate in Francia e Belgio.[1][2]
La terminologia deriva dalla descrizione originale della forma d'arte conosciuta come "strisce disegnate". Non è casuale[2] che il termine francese non contenga indicazioni riguardo al tipo di soggetto rappresentato, a differenza dei termini statunitensi "comics" e "funnies", che implicano una forma d'arte non seria. Francia e Belgio hanno una lunga tradizione fumettistica e i fumetti appartenenti a questo genere sono conosciuti con l'abbreviazione BD (o bédé) in Francia e come "stripverhalen" (letteralmente "storie a striscia") nelle Fiandre e nei Paesi Bassi; i fumetti belgi in lingua olandese, nonostante siano influenzati da quelli francofoni, conservano uno stile differente. Molti altri fumetti europei, specialmente quelli italiani, sono stati fortemente influenzati dallo stile franco-belga. Il 40% della popolazione del Belgio (Vallonia e la maggior parte degli abitanti di Bruxelles) e la Francia condividono la lingua francese, costituendo un mercato uniforme dove spesso è indistinta l'identità nazionale. Malgrado la Svizzera non abbia una grande tradizione nel campo, Rodolphe Töpffer, svizzero francofono, viene considerato uno dei fondatori del fumetto. Questa scelta è molto controversa, poiché numerosi critici asseriscono che il lavoro di Töpffer non sia necessariamente connesso all'aspetto attuale della tradizione fumettistica della regione.