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Grazie alla secrezione di interleuchine le cellule del sistema immunitario possono regolare l'attività di altre cellule, innescando uno dei più importanti meccanismi di comunicazione cellulare a livello del sistema immunitario. La loro azione può essere autocrina, paracrina e, in rari casi, endocrina.
Al 2011 sono note 35 forme di interleuchine (più diversi trascritti alternativi per alcune di esse).
Interleuchina-1, ha la funzione di attivazione di particolari tipi di cellule e stimola la sintesi di linfochine. La sua secrezione regola l'alta temperatura corporea (febbre) quando l'organismo combatte i batteri che infettano le ferite.[2] Attualmente si sta studiando come poter utilizzare le sue funzioni anche contro la proliferazione tumorale.
Interleuchina-2, viene impiegato nei laboratori per clonare le cellule T, tramite studi clinici hanno testato la sua utilità contro le forme tumorali, ma comporta una tossicità troppo elevata a fronte di risultati modesti. Garantisce l'espansione clonale dei linfociti T ed il differenziamento e la sopravvivenza dei linfociti T regolatori
Interleuchina-4, definito anche in letteratura fattore-1 stimolante le cellule B (Linfociti B), (per la sua attività di fattore di crescita per tali cellule) ha una funzione particolare: stimola o sopprime le cellule progenitrici ematopoietiche. Sempre nei Linfociti B induce "switch isotipico" verso IgE. Inibisce attivazione Macrofagi. Promuove differenziamento dei Ly Th0 verso Ly Th2 (ed inibisce differenziamento verso Linfociti Th1)
Interleuchina-5, fra i suoi compiti stimola le cellule B (a sintetizzare IgA), media maturazione e adesione degli eosinofili alla parete sanguigna ed inoltre potenzia la loro attività. Essa viene prodotta dalle cellule T helper 2, dalle mastcellule, dagli eosinofili e da cellule tissutali.
Interleuchina-6, detta anche interferone beta-2, regola la fisiologia dell'infiammazione[3]
Interleuchina-7, viene prodotta dalle cellule del midollo osseo, fattore di crescita per i precursori delle cellule T e B
Interleuchina-9, induce lo sviluppo di taluni cloni dei linfociti T (solo quelle "helper")
Interleuchina-10, ha la funzione inibitoria per quanto riguarda l'attività dei macrofagi e la sintesi delle citochine.
Interleuchina-11, ha un notevole effetto difensivo sui tessuti,[4] riuscendo ad accelerare la produzione delle piastrine
Interleuchina-12, il suo compito principale è la stimolazione dell'uccisione di alcune cellule operando sulle cellule denominate "natural killer",[5] esse a loro volta hanno importanti funzioni di protezione da forme tumorali ed alcuni tipi di agenti patogeni.[6]
Interleuchina-13, ha un ruolo inibitorio delle citochine infiammatorie, agendo sui linfociti nel sangue periferico
Interleuchina-14, il suo ruolo è quello di regolazione e proliferazione delle cellule B.
Interleuchina-17, una citochina altamente infiammatoria attualmente sotto studi[7]
Interleuchina-18, ha compiti simili alla prima forma, dove si divide nelle funzioni immunitarie e infiammatorie. Negli ultimi anni si stanno studiando la loro funzione per un possibile utilizzo contro le malattie infiammatorie.[8] Attiva le funzioni delle cellule NK, analogamente a IL-12.[9]
Interleuchina-21, è una citochina prodotta dai linfociti T CD4+; induce proliferazione dei linfociti T CD8+ e la differenziazione delle cellule NK. Ha un ruolo importante anche nel differenziamento dei linfociti B in plasmacellule a lunga sopravvivenza. [10]
Interleuchina-22, è una citochina prodotta da TH17 CD4 e della cellule T, il suo ruolo è quello di cooperare con altre interleuchine la IL-17, e la IL-23[11]
Interleuchina-27, ha un importante compito di regolazione dell'attività dei linfociti B e T, ed ha importanti proprietà immunosoppressive.[13] È stata scoperta una sua azione terapeutica contro la leucemia linfoblastica acuta[14]
Fra i principi attivi utilizzati per combattere le varie malattie che insorgono per uno scompenso delle interluchine, vengono utilizzati i farmaci immunoterapici:[21]
Daclizumab, e Basiliximab, entrambi recettori anti-interluchina-2, da somministrare in caso di rigetto in seguito ad un trapianto del rene.
citato da Alberto MantovaniAlla ricerca del sé: lo stato dell'arte in immunologia di base. in Immunologia. La scienza della resistenza naturale. Tessere SISSALIS laboratorio interdisciplinare
Le cellule natural killer (NK) hanno la capacità di uccidere cellule neoplastiche soltanto se vengono precedentemente stimolate, normalmente vengono attivate da altri mediatori gli interferoni
Schmitz J, Owyang A, Oldham E, Song Y, Murphy E, McClanahan TK, Zurawski G, Moshrefi M, Qin J, Li X, Gorman DM, Bazan JF, Kastelein RA., IL-33, an interleukin-1-like cytokine that signals via the IL-1 receptor-related protein ST2 and induces T helper type 2-associated cytokines., in Immunity., vol.23, 2005, pp.479-490..
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