Marburgo
città della Germania Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Marburgo (in tedesco Marburg) è una città tedesca situata nel land dell'Assia.
Marburgo Città con status speciale | |
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(DE) Marburg | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Assia |
Distretto | Gießen |
Circondario | Marburgo-Biedenkopf |
Amministrazione | |
Sindaco | Thomas Spies (SPD) |
Territorio | |
Coordinate | 50°49′N 8°46′E |
Altitudine | 186 m s.l.m. |
Superficie | 123,91 km² |
Abitanti | 77 845[1] (31-12-2022) |
Densità | 628,24 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 35037, 35039, 35041 e 35043 |
Prefisso | 06421, 06420 e 06424 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 06 5 34 014 |
Targa | MR |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Marburgo, che è sede di una famosa Università e di vari centri di ricerca tra cui la branca di microbiologia dell'Istituto Max Planck, si fregia del titolo di "Città con status speciale" (Sonderstatusstadt).
Marburgo si trova nel centro dell'Assia, all'incirca a metà strada tra Francoforte sul Meno e Kassel, a circa 77 chilometri in linea d'aria da entrambe le città. Si estende per 9 km da nord a sud e per 6 km da est a ovest, è attraversata dal fiume Lahn tra i Lahnberge a est e il Marburger Rücken a ovest[2].
Le prime tracce di insediamenti nella zona di Marburgo sono documentate per il periodo della glaciazione di Würm: sia sul Lahnberge[3] che nell'area tra il Neuhöfen e il Dammühle[4] sono stati trovati raschiatoi e altri strumenti che potrebbero indicare un insediamento risalente a quel periodo. Reperti di ceramica lineare indicano insediamenti nell'età neolitica. Secondo Demandt[5], la cultura di Rössen e la cultura di Michelsberg si sono sovrapposte. Ulteriori sovrapposizioni culturali possono essere rintracciate sulla base di reperti della cultura tombale individuale, della ceramica cordata e della cultura del vaso campaniforme. I successivi insediamenti nell'area di Marburgo sono documentati nell'età del bronzo, tra l'altro, da numerosi tumuli di quel periodo. I resti di una tomba dell'età del bronzo più recente si possono vedere nell'Orto Botanico di Marburgo.
Una struttura rinforzata a forma di mezzaluna sul vicino Schanzenkopf, il cosiddetto Heimburg[6], può essere attribuita al periodo tardo merovingio e indica un insediamento intorno al 700 d.C.
Le prime tracce di un castello a Marburgo risalgono al IX-X secolo, quale possedimento della dinastia dei Giso. Con la morte di Giso IV di Gudenberg, il langravio Ludovico I di Turingia ereditò, per matrimonio, i possedimenti dell'Assia-Gudensberg. Le prime notizie scritte del castello sullo Schlossberg risalgono al 1138/39. I primi residenti di Marburgo probabilmente si trasferirono dalle città circostanti, ora deserte, inglobando i villaggi di Weidenhausen e Zahlbach. Le prime notizie di una zecca cittadina, e quindi la presenza di un mercato, risalgono al 1140. Del 1180 la prima cinta muraria. Nel 1222 Marburgo ottenne il Titolo di città.
Marburgo acquisì grande importanza quando Elisabetta d'Ungheria, vedova del langravio Ludovico IV di Turingia, la scelse come residenza nel 1228, ove fece costruire un ospedale, nel quale si dedicò alla cura dei malati e degli infermi. Elisabetta, morta nel 1231, fu canonizzata nel 1235. In quello stesso anno l'Ordine Teutonico iniziò la costruzione della Chiesa di Santa Elisabetta, destinata al culto della santa e Marburgo divenne meta di pellegrinaggi.
Tra il 1248 e il 1604 Marburgo fu, con poche interruzioni, la residenza dei Langravi di Assia-Marburgo. Con la morte di Enrico Raspe, ultimo langravio di Turingia, Sofia di Turingia, figlia di Sant'Elisabetta, fece proclamare langravio suo figlio Enrico I d'Assia nel 1247. A seguito della Guerra di successione della Turingia (1247-1264) Enrico fu proclamato langravio dell'Assia divenuta indipendente. Nel 1292 il re Adolfo di Nassau lo nominò Reichsfürst (principe del regno), liberandolo dall'influenza dell'arcivescovo. Per Marburgo fu un periodo di espansione: la consacrazione della chiesa di Santa Elisabetta nel 1283, la gotica chiesa parrocchiale di Santa Maria, il monastero francescano a Barfüßertor (1234), il monastero domenicano di Weidenhausen (1291), il ponte di Weidenhausen che collega le due rive del fiume Lahn (anno 1250 circa).
Con la morte di Enrico I nel 1308, il langraviato venne diviso tra i due figli: a Ottone I l'Assia Superiore (con capitale Marburgo e le città di Gießen, Grünberg e Alsfeld), a Giovanni l'Assia Inferiore (con capitale Kassel e le città di Homberg (Efze), Melsungen e Rotenburg an der Fulda). Con la morte di Giovanni nel 1311, Ottone I riunì i due principati alternando la residenza tra Kassel e Marburgo. Nel 1319 la città fu devastata da un incendio, immediatamente ricostruita con le caratteristiche case a graticcio. Ottone I condusse una lunga faida contro l'arcivescovo di Magonza, che suo figlio Enrico II e suo nipote Ermanno II continuarono e che si concluse con la Guerra delle stelle (Sternerkrieg, 1371-1373). Le manovre degli eserciti portò a Marburgo la pandemia di peste nera nel 1348/49. Dopo la morte di Luigi I, figlio di Ermanno II, il langraviato fu nuovamente diviso: l'Assia Superiore andò a Enrico III dal 1458 al 1483 e a Guglielmo III dal 1483 al 1500; quando morì senza figli, il langraviato venne riunito sotto il cugino Guglielmo II d'Assia.
Il figlio di Guglielmo II, Filippo I d'Assia, divenuto langravio nel 1518 all'età di 13 anni, nel 1524 aderì alla Riforma protestante e nel 1527 fondò la seconda università protestante, dopo Legnica (1526), che da allora è stata il fattore economico più importante della città e tale è rimasta. L'Università comprendeva anche il ginnasio Philippinum e l'Istituto per le borse di studio dell'Assia, considerato il più antico collegio studentesco di Germania.
Nel 1529, per iniziativa di Filippo I, a seguito della conferma dell'editto di Worms, si tennero i colloqui di Marburgo al fine di conciliare le divergenze teologiche tra Martin Lutero e Ulrico Zwingli.
Dopo la morte di Filippo I, il 31 marzo 1567, il Langraviato d'Assia venne suddiviso tra i quattro figli maschi avuti dalla prima moglie: l'Assia-Kassel a Guglielmo IV d'Assia-Kassel, l'Assia-Marburgo a Luigi IV d'Assia-Marburgo, l'Assia-Rheinfels a Filippo II d'Assia-Rheinfels e l'Assia-Darmstadt a Giorgio I d'Assia-Darmstadt.
Con la morte nel 1604 di Luigi IV d'Assia-Marburgo, luterano, Luigi V d'Assia-Darmstadt ereditò metà dell'Assia-Marburgo mentre l'altra metà andò a Maurizio d'Assia-Kassel. Avendo il langravio Maurizio abbracciato il calvinismo, in contraddizione alla volontà di Luigi IV, Luigi V rivendicò tutta l'Assia-Marburgo.
La controversia per il controllo di Marburgo si inserì nel contesto più ampio della Guerra dei Trent'anni, in cui l'Assia-Kassel si schierò con i protestanti e l'Assia-Darmstadt si schierò con l'imperatore asburgico. Nel 1623 Marburgo fu temporaneamente occupata dalle truppe di Tilly. Nemmeno l'Hauptakkord del 24 settembre 1627, che conferiva Marburgo all'Assia-Darmstadt, pose definitivamente termine alla disputa. Nel 1645 la reggente Amalia Elisabetta di Hanau-Münzenberg iniziò la Guerra dell'Assia con l'assedio di Marburgo. Il conflitto fu definitivamente risolto nel 1648 alla vigilia della Pace di Vestfalia: l'Assia Superiore fu definitivamente divisa, Marburgo venne assegnata all'Assia-Kassel, Gießen e Biedenkopf all'Assia-Darmstadt. Conseguentemente Marburgo perse importanza, rimanendo sede amministrativa e base militare.
Il ponte Elisabetta, che collega le due rive del fiume Lahn, risale al 1723.
Nel corso delle guerre napoleoniche, nel 1807 le fortificazioni del castello furono rase al suolo. Marburgo divenne in seguito capoluogo del Dipartimento del Werra come parte del Regno di Vestfalia sotto Girolamo Bonaparte. In questo periodo avvenne anche lo scioglimento dell'Ordine Teutonico, che fino ad allora aveva avuto molta influenza sulla città.
Nel 1850 fu inaugurata la linea ferroviaria Kassel-Marburg, dal 1852 prolungata a Francoforte sul Meno (linea Main-Weser). La stazione ferroviaria, sulla riva orientale del Lahn, contribuì allo sviluppo urbano della città.
Nell'ambito dell'Elettorato d'Assia Marburgo fu capoluogo di un distretto dell'Alta Assia dal 1821 al 1868 e annessa al Regno di Prussia nel 1866, al termine della guerra austro-prussiana.
Dopo l'annessione dell'Assia alla Prussia l'Università di Marburgo conobbe un nuovo sviluppo che portò a una rapida crescita della città. Nel giro di pochi decenni il numero dei residenti triplicò, il numero degli studenti decuplicò e molti cittadini di Marburgo guadagnarono affittando stanze agli studenti[7]. Sorsero nuovi quartieri fuori dalle mura medievali sulla riva destra del fiume Lahn. Dopo il 1900 furono urbanizzate anche le aree a sinistra del Lahn.
La Scuola di Marburgo, fondata da Hermann Cohen, professore presso l'Università di Marburgo tra il 1873 al 1912, aderì al neokantismo. Principali esponenti, oltre allo stesso Cohen, furono Paul Natorp e Ernst Cassirer.
Al collegamento tra le due rive del Lahn si aggiunse il ponte Schützenpfuhl, costruito nel 1892.
A seguito di una riorganizzazione amministrativa, nel 1929 Marburgo divenne un distretto autonomo e nel 1931 assorbì il distretto di Ockershausen.
Nelle elezioni federali tedesche del 1933 il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori si affermò a Marburgo con il 57,6% dei voti (contro il 43,9% di tutta la Germania). I nazionalsocialisti imposero immediatamente il Gleichschaltung (allineamento) di tutte le associazioni della città nonché il rogo dei libri (10 maggio 1933). Il 17 giugno 1934 il vicecancelliere Franz von Papen tenne l'ultimo discorso ufficiale all'Università, noto come "discorso di Marburgo", contro gli aspetti violenti del nazionalsocialismo. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, la notte dei cristalli, la Sinagoga sulla Universitätsstrasse fu incendiata dai militanti delle SA. Quella stessa notte 31 ebrei furono arrestati e internati nel campo di concentramento di Buchenwald. Nel 1941-1942 gli ultimi 267 ebrei di Marburgo e dintorni furono deportati nei campi di concentramento; la deportazione dei Sinti e dei Rom avvenne il 23 marzo 1943.
Nel corso della Seconda guerra mondiale Marburgo ebbe relativamente pochi danni. Le bombe alleate distrussero circa il 4% della città[8]. La stazione ferroviaria fu attaccata in quanto importante nodo ferroviario e gravemente danneggiata nel bombardamento del 22 febbraio 1945. Le distruzioni riguardarono anche il dipartimento di chimica dell'Università, diversi edifici della clinica universitaria, tra cui la clinica oculistica e la clinica chirurgica, nonché il maneggio coperto di Ortenberg. Il 28 marzo 1945, intorno a mezzogiorno, la 3ª divisione corazzata dell'Esercito degli Stati Uniti, sotto il comando del maggior generale Maurice Rose, entrò a Marburgo.
Le espulsioni dall'Europa orientale, successive alla fine della Seconda guerra mondiale, contribuirono al rapido aumento della popolazione. Per sopperire alla carenza di alloggi nel 1963 il Consiglio comunale decise di urbanizzare il quartiere di Richtsberg e in seguito la ristrutturazione del centro storico.
Nel 1972 Marburgo ospitò la 12ª Fiera dell'Assia in occasione del 750º anniversario della fondazione della città. Con la riforma regionale dell'Assia, nel 1974 il circondario di Marburgo venne unito a quello di Biedenkopf nel nuovo circondario di Marburgo-Biedenkopf.
La Dichiarazione di Marburgo sull'omeopatia è stata redatta nel 1972 da un gruppo di accademici dell'Università di Marburgo contro l'intenzione di introdurre per gli esami di Medicina test relativi all'omeopatia[9].
La Clinica universitaria di Marburgo nel 2006 è stata privatizzata e fusa con quella di Gießen nella Clinica universitaria di Gießen e Marburgo[10]. Con oltre 4 500 dipendenti e più di 24 000 studenti (anno accademico 2019/2020)[11], l'Università è ancora il fattore economico più importante della città.
In vista del 6º Congresso internazionale di psicoterapia e pastorale sul tema "Identità: il filo rosso della mia vita" (a Marburgo dal 20 al 24 maggio 2009) venne presentata la dichiarazione "Per la libertà e l'autodeterminazione, contro gli sforzi totalitari delle associazioni lesbiche e gay", denunciando una presunta intolleranza da parte delle organizzazioni LGBT[12]. L'organizzazione delle lesbiche e dei gay dell'Università di Colonia (LUSK) rispose, con la "Dichiarazione di accettazione e uguaglianza", che «l'orientamento sessuale, come parte della propria identità, fa parte della dignità umana»[13].
Il 25 maggio 2009 Marburgo ha ricevuto dal governo federale il titolo di Ort der Vielfalt ("Luogo della diversità" contro gli estremismi)[14].
Il 30 settembre 2015 Marburgo ha ricevuto il titolo di "Città europea della Riforma" dalla Comunione delle Chiese Protestanti in Europa (Concordia di Leuenberg)[15].
Il 26 marzo 2021 l'EMA ha autorizzato la BioNTech alla produzione del vaccino anti COVID-19 nello stabilimento di Marburgo[16][17].
La Philipps-Universität Marburg, fondata nel 1527, conta circa 30 000 studenti e 21 Facoltà.[33] Il policlinico universitario UKGM, una società privata dal 2006, è fuso dal 2005[34] con l'ospedale universitario di Gießen, città dell'Assia anch'essa sede di un'Università. La sede di Marburgo del policlinico conta 1 185 posti letto.
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