Nella stagione 2001-2002 il ritorno del Piacenza in Serie A vede diverse novità, sia a livello dirigenziale, sia a livello di organico. Dopo 13 stagioni il direttore sportivo Gianpietro Marchetti lascia il posto a Fulvio Collovati[2]; abbandona Piacenza anche Gianpietro Piovani, dopo 11 stagioni e 341 presenze di campionato che lo rendono il giocatore più presente della storia del club[3]. Per la prima volta nella storia della società vengono ingaggiati giocatori stranieri: si tratta dei brasiliani Amauri e Matuzalém[4], seguiti nel mercato di riparazione dal rumeno Bogdan Pătrașcu.
La squadra biancorossa è stata inoltre rinforzata dal ritorno di Eusebio Di Francesco dalla Roma e soprattutto dal centravanti Dario Hübner, dal Brescia: l'attaccante triestino realizza 24 reti, con le quali si laurea capocannoniere del campionato ex aequo con lo juventino David Trezeguet[5]. Nonostante una rosa di alto livello, la salvezza viene ottenuta solamente all'ultima giornata, grazie alla vittoria "spareggio" (3-0) al Garilli sul Verona, a sua volta condannato da questo risultato alla retrocessione[5] con Lecce, Fiorentina e Venezia. Nella Coppa Italia il Piacenza entra in scena nel doppio confronto del secondo turno, eliminando dal torneo il Genoa, poi negli ottavi di finale viene estromesso dalla Roma.
Il fornitore ufficiale di materiale tecnico per la stagione 2001-2002 fu Lotto, mentre viene abbandonata la doppia sponsorizzazione Copra-Dac, ssotituita da Publitel[6].