Robert Faurisson
saggista e pubblicista francese con cittadinanza britannica, negazionista dell'Olocausto / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Robert Faurisson Aitken (Shepperton, 25 gennaio 1929 – Vichy, 21 ottobre 2018[1]) è stato un saggista e pubblicista francese con cittadinanza britannica[2], noto soprattutto per i suoi lavori negazionisti dell'Olocausto.
Di origine britannica, naturalizzato francese[3], egli divenne principalmente conosciuto per il suo negazionismo dell'Olocausto. Provocò forti controversie con una serie di articoli pubblicati nella rivista Journal of Historical Review (rivista californiana di estrema destra), e in altre riviste e periodici a sfondo politico improntati sulla stessa linea, e in lettere inviate ai quotidiani francesi, in principal modo a Le Monde, contraddicendo la storia e l’intero impianto su cui si impernia l'Olocausto, negando l'esistenza delle camere a gas, l'uccisione sistematica degli ebrei europei durante la seconda guerra mondiale con l'utilizzo del gas, e l'autenticità del diario di Anna Frank[4]. Dopo l'approvazione nel 1990 in Francia della legge Gayssot contro il diniego dell'Olocausto, Faurisson fu processato, condannato e nel 1991 rimosso dall'insegnamento universitario[5].
Le sue tesi sono unanimemente respinte dalla comunità degli storici.[6][7][8]