Nella stagione 1993-1994Ellenio Gallo, con il mandato di Corrado Ferlaino, diventò presidente del Napoli mentre Ottavio Bianchi assunse la posizione di general manager, imponendo sulla panchina azzurra Marcello Lippi. La direzione sportiva fu affidata a Carlo Jacomuzzi mentre il ruolo di segretario generale veniva ricoperto da Giuseppe Iodice.
Non c'è più Careca, ormai trasferitosi in Giappone per terminare la carriera, e la crisi finanziaria diventò talmente concreta (novanta miliardi di disavanzo) che per poco non spinse il club sull'orlo della messa in mora. Vennero così ceduti al Parma, per rimpinguare le casse azzurre, gli "scudettati" Gianfranco Zola e Massimo Crippa; lasciarono Napoli, tra gli altri, anche Giovanni Galli, ormai in fase calante, e Massimo Mauro a fine carriera. Rilevanti furono i debutti tra i titolari di Giuseppe Taglialatela, al posto di Galli, e del giovane difensore Fabio Cannavaro, proveniente dal vivaio azzurro.
Fu un buon Napoli, Daniel Fonseca realizzò 15 reti e la squadra conquistò il sesto posto finale che riportò il Napoli in Coppa UEFA. A marzo Bianchi si dimise; Antonio Bassolino e Matarrese invitarono quindi Ferlaino a riprendere la presidenza.[2]
Lo sponsor ufficiale è Voiello e il fornitore tecnico è Umbro.[3]