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Andrea Maguolo

Montatore e colorist Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Andrea Maguolo (Roma, 1980) è un montatore e colorist italiano.

Ha vinto il David di Donatello nel 2016 per il montaggio del film Lo chiamavano Jeeg Robot (con la collaborazione di Federico Conforti)[1].

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Tra il 1999 e il 2002 lavora presso un service di montaggio video, editando servizi televisivi all'interno di alcuni programmi Rai come Superquark, Ulisse, Gaia, Porta a Porta, Mi manda Raitre, La vita in diretta.

Dal 2002 monta video musicali per Daniele Silvestri (Meglio solo, 2008), Le Vibrazioni (Drammaturgia, 2008), Luca Carboni (C'è, 2007), Marta sui Tubi (Cenere, 2007), Neffa (Il mondo nuovo, 2006), Sud Sound System (Sciamu a ballare, 2005), Afterhours (La vedova bianca, 2005).

Nel 2005 si diploma in montaggio al Centro sperimentale di cinematografia, dove in seguito torna come docente di post-produzione digitale.

Nel 2007 vince il premio AMC come miglior giovane montatore all'interno dell'Arcipelago Film Festival per il cortometraggio Il torneo (regia di Michele Alhaique)[2] e nel 2009, per lo stesso film, all'interno del festival Maremetraggio.

Come montatore cinematografico collabora con i registi Matteo Rovere (Sulla riva del lago, cortometraggio, 2004), Daniele Segre (Mitraglia e il verme, 2005), Pippo Mezzapesa (Pinuccio Lovero - Sogno di una morte di mezza estate, 2008), Claudio Noce (Good Morning Aman, 2009 e La foresta di ghiaccio, 2014) e Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot, 2015).

Come colorist lavora con Gianfranco Rosi (Sacro GRA, 2013), Edoardo Winspeare (In grazia di Dio, 2013), Marco Bonfanti (L'ultimo pastore, 2013) e Pietro Marcello (Bella e perduta, 2015).

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Filmografia

Montatore

Colorist

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Note

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