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Conclave dell'aprile 1555
elezione papale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il conclave dell'aprile 1555 venne convocato a seguito della morte di papa Giulio III e si concluse con l'elezione del Marcello Cervini, che assunse di nome di Marcello II.
Al primo scrutinio i voti degli elettori si concentrarono su Carafa, il Decano del sacro collegio, D'Este, osteggiato fortemente dalla fazione imperiale e Cervini, un diplomatico che aveva ricoperto il ruolo di uno dei tre presidenti al Concilio di Trento. Proprio il Concilio e l'istanza riformatrice furono le discriminanti di questo conclave. Nella sera del 9 aprile, dopo un intenso lavoro diplomatico, i cardinali Farnese e Sforza, che guidavano la fazione riformista, riuscirono a ottenere l'elezione di Marcello Cervini, che raggiunse in breve il consenso unanime e per adorazione[1].
Il mattino successivo venne effettuato uno scrutinio formale per validare a tutti gli effetti l'elezione, che venne immediatamente annunciata al popolo romano.
Si trattò dell'ultimo papa che al momento dell'elezione mantenne il proprio nome di battesimo aggiungendoci il numerale.
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Cardinali presenti
Parteciparono all'elezione i seguenti cardinali:
Composizione del Sacro Collegio
Cardinali presenti in conclave
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Cardinali assenti
Riepilogo
Prospettiva
Venti cardinali non parteciparono al conclave:
- Luigi di Borbone-Vendôme, cardinale-vescovo di Palestrina; amministratore di Sens
- François de Tournon; cardinale-vescovo di Sabina; arcivescovo di Lione; Superiore Generale dell'Ordine dei Canonici Regulari di Sant'Agostino
- Robert de Lénoncourt; cardinale-presbitero di Sant'Apollinare, Protopresbitero del Sacro Collegio dei cardinali, amministratore of Metz
- Claude de Longwy de Givry; cardinale-presbitero di Sant'Agnese in Agone, amministratore di Langres
- Antoine Sanguin de Meudon, cardinale-presbitero di San Crisogono, amministratore di Tolosa
- Giovanni Girolamo Morone, cardinale-presbitero di San Lorenzo in Lucina, vescovo di Novara, legato papale in Germania; cardinale protettore di Austria e Irlanda, cardinale protettore dell'Ordine dei Cistercensi
- Francisco Mendoza de Bobadilla, cardinale-presbitero di Sant'Eusebio, arcivescovo di Burgos
- Jacques d'Annebaut, cardinale presbitero di Santa Susanna, vescovo di Lisieux
- Ottone di Waldburg, cardinale presbitero di Santa Sabina, vescovo di Augusta
- Durante Duranti, cardinale presbitero dei XII Santi Apostoli, vescovo di Brescia
- Pedro Pacheco de Villena, cardinale presbitero di Santa Balbina, vescovo di Sigüenza, vicere del Regno di Napoli
- Enrico I del Portogallo, cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati, arcivescovo di Évora, legato a latere in Portogallo, Inquisitore Generale della Inquisizione portoghese
- Carlo di Lorena-Guisa, cardinale presbitero di Santa Cecilia, arcivescovo di Reims
- Pietro Tagliavia d'Aragona, cardinale presbitero senza titolo, arcivescovo di Palermo
- Girolamo Doria, cardinale diacono di San Tommaso in Parione, amministratore di Tarragona
- Odet de Coligny de Châtillon, cardinale diacono di Sant'Adriano; amministratore di Beauvais
- Alessandro Farnese, cardinale diacono di San Lorenzo in Damaso, vice cancelliere di Santa Romana Chiesa, arciprete della Basilica Vaticana; legate in Avignone, amministratore di Monreale e di Cahors, cardinal protettore di Polonia, Portogallo, Germania, Regno di Sicilia, Repubblica di Genova e Repubblica di Ragusa, cardinale protettore dell'Ordine dei Benedettini e dei Serviti
- Reginald Pole, Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin, legato papale in Inghilterra
- Carlo di Borbone-Vendôme, cardinale diacono di San Sisto, arcivescovo di Rouen
- Luigi di Guisa, cardinale diacono senza diaconia, amministratore di Albi
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