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Duilio Del Prete

attore cinematografico, cantautore e doppiatore italiano (1938-1998) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Duilio Del Prete
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Duilio Del Prete (Cuneo, 25 giugno 1938[1]Roma, 2 febbraio 1998) è stato un attore, cantautore e cabarettista italiano.

Fatti in breve Nazionalità, Genere ...

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Artista «dotato di una rara versatilità, è passato con disinvoltura dal teatro alla musica, dal cinema alla televisione, dal musical al cabaret»[2]: fu anche doppiatore, presentatore e conduttore radiofonico e televisivo e «ha vissuto il suo mestiere con passione civile e tensione culturale».[3]

Figlio di Celestina e Cesare, commercianti di giocattoli a Cuneo,[4] lasciò la città natale dopo la maturità classica, ma arrivò al mondo dello spettacolo dopo aver viaggiato fra Londra, Berlino e soprattutto Parigi, dove visse e dove frequentò Jacques Brel.[5]

Sulla determinazione con cui volle fare l'attore, riferì un episodio emblematico il regista Giuseppe Patroni Griffi,[6] cui lo aveva presentato Nora Ricci, «su pressione di Edmonda Aldini»: una sera davanti al Palazzo Farnese a Roma, Patroni Griffi in modo provocatorio gli disse che se davvero avesse tenuto tanto a fare uno spettacolo con lui si sarebbe dovuto buttare in una delle due fontane della piazza. «Non fu nemmeno possibile trattenerlo – raccontò il regista – in un attimo si tuffò in acqua vestito, con scarpe e tutto, facendo finta di nuotare... ». Nacquero così un'amicizia e una collaborazione artistica durate più di trent'anni, dalla Bottega del caffè del 1967 a Nata ieri del 1996, compresi alcuni film.

Carriera

Attività cinematografica

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Duilio Del Prete, a destra, nel ruolo del Necchi, con Ugo Tognazzi e Philippe Noiret, in Amici miei (1975) di Mario Monicelli

Duilio Del Prete è ricordato principalmente per la sua partecipazione a numerosi film della cosiddetta commedia all'italiana, fra cui Alfredo Alfredo (1972) di Pietro Germi e Amici miei (1975) di Mario Monicelli; in quest'ultimo film ha interpretato, doppiato da Luciano Melani, il personaggio del barista Guido Necchi, ruolo che negli altri due film della trilogia di Amici miei sarà invece ricoperto da Renzo Montagnani. Ha lavorato anche all'estero, in L'assassinio di Trotsky (1972) di Joseph Losey, Daisy Miller (1974) e Finalmente arrivò l'amore (1975), entrambi di Peter Bogdanovich. Un ruolo di grande impegno drammatico è stato quello dell'impotente marito di Claude Jade nel film Una spirale di nebbia (1977) di Eriprando Visconti. Ha preso parte anche a fiction televisive, come Doris una diva del regime (1991)[7][8][9] e lavorato come doppiatore in un paio d'occasioni.

Attività musicale

Ha inciso due 45 giri nell'ambito del gruppo di Cantacronache, entrambi usciti nel 1963. Tra il 1964 e il 1966, oltre a cantarvi le musiche del cantautore belga Jacques Brel, recita nella compagnia stabile del Nebbia Club a Milano, il primo Teatro Cabaret italiano, con Sandro Massimini, Liù Bosisio e Lino Robi. Altre sue produzioni discografiche sono state gli album Dove correte! del 1968, e La bassa landa del 1970. Quest'ultimo album, contenente cover di Brel tradotte in italiano dallo stesso Del Prete, avrà un seguito anni dopo, con l'album doppio Duilio Del Prete canta Brel (pubblicato postumo nel 2002), arrangiato e suonato da Federico Ariano (batteria e percussioni), Nico Comoglio (pianoforte e tastiere) e Fufo Serra (basso e chitarra). Il lavoro di Del Prete sul grande chansonnier belga è completato da un libro uscito per Arcana Editrice, che raccoglie tutti i testi con traduzione a fronte. La stessa "Fondazione Jacques Brel" ha dato l'approvazione ufficiale a queste traduzioni.

Nel 1975, per Finalmente arrivò l'amore e per la relativa colonna sonora, canta vari classici di Cole Porter. Con Angela Denia Tarenzi ha scritto i testi, su musiche di Astor Piazzolla, per l'album Rabbia e Tango di Edmonda Aldini (sua compagna anche nella vita), pubblicato nel 1973 dalla Dischi Ricordi. Ha poi collaborato, nel 1978, alle traduzioni dei testi di Violeta Parra utilizzati nell'opera Canto per un seme (nuova versione del Canto para una semilla, con musiche di Luis Advis, esecuzioni degli Inti-Illimani e di Isabel Parra, e testi recitati in italiano dalla stessa Edmonda Aldini).

Attività teatrale

Molto attivo anche nella prosa, dove è stato diretto dai migliori registi del secondo Novecento, come Giorgio Strehler e Luca Ronconi, ha lavorato con grandi colleghe e colleghi: Piera Degli Esposti, Sergio Fantoni, Virginio Gazzolo, Carla Gravina, Andrea Jonasson, Alberto Lupo, Glauco Mauri, Ilaria Occhini, Gianrico Tedeschi, Paola Quattrini, oltre a Edmonda Aldini. È stato, fra l’altro, tra i fondatori, nel 1968, della Comunità Teatrale Emilia Romagna, e nel 1977 ha curato la traduzione è l’adattamento del dramma Confessione scandalosa (The Abdication) di Ruth Wolff, novità assoluta per l’Italia, da lui interpretato insieme alla Aldini, con cui l'ha anche prodotto (attraverso la compagnia da loro stessi fondata, il Gruppo d'Arte Drammatica).

Morte

È morto a Roma, all'età di 59 anni, dopo una lunga malattia.[10][11] Nella capitale la camera ardente fu allestita nell'oratorio del Borromini in piazza della Chiesa Nuova, mentre nella città natale l'omaggio al feretro fu nel complesso dell'Annunziata, sul palcoscenico dell'auditorium dove gli allievi dell'Accademia Teatrale Toselli tengono gli spettacoli.[12] Dopo la cremazione, le sue ceneri riposano nel cimitero di San Rocco Castagnaretta, una frazione del comune di Cuneo.[13][14]

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Vita privata

Duilio Del Prete s'era sposato negli anni sessanta, e da quel primo matrimonio aveva avuto una figlia, Cristiana; dopo il divorzio iniziò, nel 1967, una lunga relazione con la collega Edmonda Aldini.[15] Negli ultimi 20 anni della sua vita è stato legato all'architetto Patrizia Piccioli.[16]

Curiosità

  • Nel 1993, nel periodo del cosiddetto Affare Lady Golpe si presentò ai Carabinieri per riferire una circostanza che riteneva utile, riguardo al terrorista nero Gianni Nardi, ascolano, del quale in quei giorni si metteva in dubbio la morte: Del Prete rivelò che nel 1971, mentre si trovava ad Ascoli Piceno per girare Alfredo Alfredo, aveva visto in locali cittadini Nardi sempre in compagnia di un uomo identico a lui, sia nell'aspetto sia nell'abbigliamento, insomma un sosia.

La critica

Riepilogo
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Paolo Petroni, giornalista dell'ANSA e critico teatrale del Corriere della Sera, così si esprimeva in occasione della morte: «Con Del Prete scompare un attore di quelli rari nel panorama italiano d'oggi, adatto a parti brillanti, impegnative, di classe e qualità. Attore moderno e versatile, ma con un'eleganza e un'ironia da protagonista di commedie sofisticate, era erede di un certo cinema americano o, per venire all'Italia, di una scuola che potrebbe far capo al Vittorio De Sica attore. Non era insomma un comico, ma un interprete vero, capace di chiaroscuri drammatici, di quell'intensità che ne facevano sempre un creatore di personaggi umanissimi. Capace di cantare e ballare da professionista.»

Non a caso ebbe qualche fortuna anche negli Stati Uniti, dove girò due film di Peter Bogdanovich e dove fu ospite più volte di trasmissioni televisive, come il Merv Griffin Show e il Johnny Carson Show.

«Sguardo ironico, figura sottile che emanava una strana energia – scrisse Roberto Rombi su La Repubblica – tra le risorse di attore di Del Prete c'era anche una versatilità rara: era capace, oltre che di cantare, di ballare da professionista.»

«Americaneggiava, tendeva a farsi macchietta. Lui, che era passato attraverso le esperienze più rigorose, si concedeva alla recitazione di genere» lo ricordò Osvaldo Guerrieri:[17] «scanzonato, con un insopprimibile lampo d'ilarità negli occhi, si dava con generosità. Anche troppo.»

Parole di encomio anche da parte di Tullio Kezich:[18] «Di talento ne aveva da vendere […] forte di una preparazione musicale di eccellente livello, ballava quasi come un professionista, cantava benissimo, parlava l'inglese, era di gradevole aspetto, intelligente e di buona compagnia.»

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Discografia parziale

Singoli

  • 1963 – Cuore della città/Nel mondo dei beati (DNG, GNP 79001)
  • 1963 – Quando tornano i ricordi/Vieni ad aspettarmi (DNG, GNP 79003)
  • 1969 – L'isola/Pan (Bluebell - Serie OFF, BNO/NP 16101)
  • 1970 – La bassa landa/Il galeone (Bluebell - Serie OFF, BNO/NP 16102)

Album

  • 1968 – Dove correte! (Bluebell - Serie OFF, BNO/LP 27)
  • 1970 – La bassa landa (Bluebell - Serie OFF, PABNO/LP 101; ristampato con catalogazione ORL 8112)
  • 2002 – Duilio Del Prete canta Brel (Ala Bianca, DDCT 128553867-2; doppio CD con registrazioni inedite del 1996)
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Filmografia

Attore

Doppiaggio

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Doppiatori italiani

Teatro

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Prosa Rai

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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