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Milena Vukotic

attrice italiana (1935-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Milena Vukotic
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Milena Vukotić, all'anagrafe Gemma Fausta Milena Vukotić[1] (Roma, 23 aprile 1935[2][3]), è un'attrice italiana, vincitrice di un Nastro d'argento e di un David di Donatello alla carriera dopo tre candidature al medesimo premio (nel 1983, 1991, 2014).

Disambiguazione – Se stai cercando la regina del Montenegro, vedi Milena Vukotić.
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Milena Vukotić nel 2010

È nota per le sue interpretazioni in Gran bollito di Mauro Bolognini, Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, per il ruolo della moglie di Raffaello Mascetti (interpretato da Ugo Tognazzi) in Amici miei e Amici miei - Atto IIº di Mario Monicelli, ma soprattutto per il ruolo di Pina Fantozzi, moglie del ragioniere Ugo protagonista della saga di Paolo Villaggio.

Dalla fine degli anni '90 rinnova la sua popolarità nel ruolo di Enrica nella serie televisiva Un medico in famiglia, dove impersona la moglie di suo consuocero Libero Martini (interpretato da Lino Banfi) e per la terza volta interpreta il ruolo di coniuge per uno dei personaggi dell'attore pugliese (dopo Cornetti alla crema e Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, oltre alla volta in cui interpretava anche la sua fidanzata nel primo dei tre episodi di Sabato, domenica e venerdì).

Negli altri oltre novantacinque film a cui prende parte, Milena Vukotić è diretta da diversi registi, sia italiani che stranieri, tra i quali si ricordano Nanni Loy, Alberto Lattuada, Jean-Jacques Beineix, Alessandro Blasetti, Ettore Scola, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Dino Risi, Steno, Carlo Lizzani, Federico Fellini, Carlo Verdone, Luis Buñuel, Bernardo Bertolucci, Sergio Martino, Andrej Tarkovskij, Nagisa Ōshima, Walerian Borowczyk, Franco Zeffirelli e Ferzan Özpetek.

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nasce a Roma il 23 aprile 1935. Figlia di un commediografo e diplomatico di origine montenegrina e di una pianista italiana, Marta Nervi (figlia, a sua volta, della celebre pianista Gemma Luziani),[4][5][6] fin da bambina studia pianoforte, recitazione e danza classica a Londra, Vienna e Parigi. La sua carriera inizia con successo nella danza, entrando a far parte prima, brevemente, del corpo di ballo dell'Opera di Parigi e poi delle compagnie del Grand Ballet du Marquis de Cuevas e del coreografo Roland Petit.[7] La visione del film La Strada di Federico Fellini le fa decidere istantaneamente di dedicarsi esclusivamente alla recitazione. Nel 1960 il debutto cinematografico ne Il sicario di Damiano Damiani.[8]

Poi le numerose commedie degli anni sessanta, assieme a film d'autore quali Il giovedì (1963) di Dino Risi, Giulietta degli spiriti (1965) e l'episodio Toby Dammit (inserito in Tre passi nel delirio, 1968) di Federico Fellini, i primi due capitoli Amici miei del 1975 e Amici miei - Atto IIº del 1982, entrambi di Mario Monicelli) della trilogia di Amici miei, L'arcidiavolo (1966) e La terrazza (1980) di Ettore Scola, La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffirelli, Il fascino discreto della borghesia (1973), Il fantasma della libertà (1974) e Quell'oscuro oggetto del desiderio (1976) di Luis Buñuel.

I suoi ruoli sono quasi sempre di contorno, da caratterista, come la servetta timida e silenziosa oppure la signora dell'alta borghesia sofisticata e distinta. Attiva anche in televisione, nel 1964 Lina Wertmüller la sceglie per il ruolo di una delle sorelle di Gian Burrasca ne Il giornalino di Gian Burrasca, con Rita Pavone. Milena è poi la protagonista di Nel mondo di Alice, trasposizione televisiva del romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll del 1974. Conduce inoltre molti programmi per ragazzi irradiati dal Centro di produzione Rai di Torino, tra cui L'amico libro nel 1968 e Musica insieme nel 1980. Milena Vukotic posa nuda per il numero di maggio 1976 dell'edizione italiana di Playboy. Molto particolare, inoltre, la sua partecipazione in Bianco, rosso e Verdone (1981) di Carlo Verdone nel ruolo di una prostituta che si mostra nuda al protagonista. In teatro diviene una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli Oh, che bella guerra del 1982 e Così è se vi pare di Pirandello del 1983). Lavora anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau.

Per parte del pubblico rimane indissolubilmente legata al personaggio di Pina Fantozzi, la moglie disincantata ma sempre sottomessa di Ugo Fantozzi, il personaggio di Paolo Villaggio. Subentrata a Liù Bosisio nel ruolo della moglie del famoso ragioniere dopo i primi due film della serie, vince anche un Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista nel 1994 per Fantozzi in paradiso. Dalla fine delle riprese per il film Fantozzi 2000 - La clonazione del 1999, decimo e ultimo capitolo della saga, si allontana dal personaggio partecipando alla serie televisiva Un medico in famiglia, in cui interpreta il ruolo di Enrica, al fianco di Lino Banfi e di Giulio Scarpati. Vukotić ricopre questo ruolo fino al 2016.

Nel 2007 prende parte ai film di Ferzan Özpetek Saturno contro, in cui ha il ruolo di un'aspra ma umana infermiera, e Un giorno perfetto, nel cameo di una professoressa. Nello stesso anno le è conferito il Ciak d'oro alla carriera. Nel 2014 ottiene la terza nomination al David di Donatello grazie alla partecipazione al film "testamento" di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità, dopo quelle ricevute, nella categoria di migliore attrice non protagonista, per i film Amici miei - Atto IIº nel 1983, e Fantozzi alla riscossa, nel 1991. Dal 30 marzo 2019 è tra i concorrenti della quattordicesima edizione di Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci su Rai 1, ed è in coppia con Simone Di Pasquale; riescono ad arrivare in finale, dove si classificano terzi.

Nell'edizione dei David di Donatello 2024, Vukotic riceve il David di Donatello speciale alla carriera, insieme a Giorgio Moroder.[9]

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Vita privata

Nel 2003 ha sposato Alfredo Baldi, autore e critico cinematografico.[10]

Filmografia

Cinema

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Milena Vukotic in Giulietta degli spiriti (1965)
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Milena Vukotic in Amici miei (1975)

Televisione

Cortometraggi

  • Cose di sempre, regia di Andrea Saraceni (1998)
  • Nunzia, regia di Giulia Oriani (2002)
  • Il linguaggio dell'amore, regia di Susanna Nicchiarelli (2003)
  • Caro benzina, regia di Nicolangelo Gelomini (2008)
  • Buio, regia di Giulia Oriani (2010)
  • A casa, regia di Antonio Costa (2012)
  • Un amato funerale, regia di Luca Murri (2013)
  • Vittima degli eventi, regia di Claudio Di Biagio (2014) – mediometraggio
  • Sette pizze, regia di Giuseppe Garau (2017)
  • La Felinette, regia di Francesca Fabbri Fellini (2019)
  • Dorothy non deve morire, regia di Andrea Simonetti (2021)
  • Con i pedoni tra le nuvole, regia di Maurizio Rigatti (2021)
  • Stanza 5, regia di Rosario Capozzolo (2023)
  • Il Coupon della Felicità, regia di Agostino Ferrente (2023)
  • Cocci, regia di Agnese Fallongo (2023)
  • Tre mai, regia di Sante Paolacci (2025)
  • Ciao Papà, regia di Dario Baldi (2025)
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Teatro

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Riconoscimenti

  • Premio Eleonora Duse
    • 2002 – Per le interpretazioni di quell'anno teatrale in Le donne di Picasso di Brian McAvera, regia di Terry D'Alfonso e Notte di grazia scendi di Samuel Beckett, regia di Mario Morini[7]
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Doppiatrici

Discografia

Album

  • 1976 – Fiabe per sette giorni

Partecipazioni

  • Ensemble Punto It Shuman Racconta: Shumann's Fairy Tales

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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