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Prospettiva
Festival di Sanremo 1968
18º Festival della canzone italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il diciottesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 31 gennaio al 2 febbraio 1968 con la conduzione di Pippo Baudo (per la prima delle sue 13 conduzioni della manifestazione) affiancato da Luisa Rivelli.
A vincere fu l'accoppiata Sergio Endrigo - Roberto Carlos con Canzone per te; per motivi mai chiariti, il testo delle due versioni della canzone vincitrice non coincide e anzi presenta, a tratti, delle differenze anche notevoli persino nel ritornello. Don Backy (accreditato come Aldo Caponi, il suo nome anagrafico) si aggiudicò il secondo e il terzo posto come autore, rispettivamente per Casa bianca (interpretata da Marisa Sannia e Ornella Vanoni) e Canzone (cantata da Adriano Celentano e Milva).
Proprio questi due brani furono la causa del clamoroso litigio, mai più ricomposto, tra Don Backy e Celentano. I due artisti avevano già avuto degli screzi per motivi legati ai diritti d'autore di Casa bianca: Celentano chiese e ottenne da Gianni Ravera non solo di presentare lui Canzone, che Don Backy voleva per sé, ma che addirittura l'ex amico fosse escluso del tutto dalla manifestazione.[1]
Tra le presenze internazionali di rilievo, gli statunitensi Wilson Pickett e Dionne Warwick, la gallese Shirley Bassey, e soprattutto il trombettista Louis Armstrong, che scambiò il palco per una jam-session e non si accorse della durata limitata dei brani per esigenze televisive. A trarre in inganno il celebre Satchmo fu, secondo alcuni,[2] l'ingente cachet percepito, che lo convinse di dover tenere un miniconcerto di tre quarti d'ora. Baudo, seppur malvolentieri, fu costretto a intervenire per interrompere l'esibizione di Armstrong e far rispettare il regolamento[3]. Lo stesso Armstrong ebbe a dichiarare che per suonare una sola canzone era stato "pagato troppo".[2]
Tra gli esordienti italiani Nino Ferrer, Al Bano, Fausto Leali, Massimo Ranieri e Dino; a riassumere i brani fu chiamato l'altro jazzista Lionel Hampton[4]. Per il secondo anno consecutivo vi fu la partecipazione al festival in veste d'autore di Lucio Battisti, con il brano La farfalla impazzita, che venne presentato da Johnny Dorelli e Paul Anka.
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Partecipanti




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Classifica, canzoni e cantanti
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Selezioni
La scelta delle canzoni in gara fu effettuata da una commissione presieduta dal maestro Carlo Savina e composta da Salvatore Galeazzo Biamonte, Ivano Davoli, Rodolfo D'Intino, Enrico Gramigna (direttore di Giovani) e Renzo Arbore[5].
Clamorosa l'eliminazione della canzone Meraviglioso di Domenico Modugno che venne scartata dalla commissione esaminatrice del Festival. Modugno partecipò quindi cantando una canzone non sua, Il posto mio abbinato con Tony Renis.[6]
Così Modugno raccontò anni dopo l'episodio:
«Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell'epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo. Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale.[7]»
Uno dei motivi dell'esclusione del brano è dovuto al fatto che il racconto di un tentativo di suicidio, proprio l'anno successivo alla tragica scomparsa di Luigi Tenco, venne giudicato inopportuno dalla commissione[8].
Tra gli altri cantanti scartati dalla commissione vi fu Nicola Di Bari.
Serate
Riepilogo
Prospettiva
Prima serata
Si esibiscono 12 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Seconda serata
Si esibiscono le restanti 12 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Terza serata - Finale
Si esibiscono tutte le 14 canzoni passate in finale, tutte a doppia interpretazione. Viene decretata la classifica ed il vincitore.
Vincitore
Secondo classificato
Terzo classificato
Quarto classificato
Quinto classificato
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Votazioni
Riepilogo
Prospettiva
SERATA FINALE (3 febbraio)
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Orchestra
Orchestra diretta dai maestri: Renato Angiolini, Giampiero Boneschi, Willy Brezza, Franco Cassano, Giancarlo Chiaramello, Ruggero Cini, Pino De Luca, Tullio Gallo, Angelo Giacomazzi, Gianluigi Guarnieri, Enrico Intra, Gianfranco Intra, Guido Lamorgese, Detto Mariano, Giordano Bruno Martelli, Gianfranco Monaldi, Iller Pattacini, Franco Pisano, Angel Pocho Gatti, Gian Franco Reverberi, Massimo Salerno, Sauro Sili, Piero Soffici, Gianfranco Taldini. Henghel Gualdi e la sua Jazz-Band accompagnano Louis Armstrong. Ripete i motivi con il vibrafono il jazzista Lionel Hampton.
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Organizzazione e direzione artistica
Controversia
Adriano Celentano, arrivato terzo, lascia la sala al momento della premiazione, in polemica con la giuria. Dichiarerà in seguito: «Non era giusto che vincesse Endrigo. C'erano canzoni più belle della mia ma anche tante migliori della sua»[3].
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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