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Jacob Orgen

criminale bielorusso naturalizzato statunitense (1893-1927) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Jacob Orgen
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Jacob Orgen, pseudonimo di Jacob Orgenstein, detto Little Augie (Minsk, gennaio 1893New York, 16 ottobre 1927), è stato un criminale russo naturalizzato statunitense attivo durante il periodo del Proibizionismo, coinvolto nel traffico illecito di alcolici e nelle attività di racket legate al controllo del lavoro sindacale.[1]

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Jacob Orgen

Sebbene avesse 34 anni al momento della sua uccisione, sulla lapide di Orgen nel Mount Judah Cemetery compare la semplice iscrizione “Jacob Orgen, età 26 anni”. Il riferimento a quell’età risale al momento in cui, a ventisei anni, il padre lo ripudiò dopo la creazione della banda dei “Little Augies” nel 1919, segnando simbolicamente la rottura definitiva con la famiglia.[2][3]

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Biografia

Nato in una famiglia ebraica ortodossa della media borghesia, originaria dell’Austria, con il nome di Jacob Orgenstein, Orgen divenne già nei primi anni '10 del Novecento uno dei più noti picchiatori dei sindacati al servizio di Benjamin “Dopey Benny” Fein.

Nel 1926 Orgen divenne padre: la moglie diede alla luce una bambina, alla quale la coppia impose il nome di Zelda. Con l’aumento delle sue ricchezze, Orgen trasferì la famiglia dal Lower East Side al ben più agiato Upper West Side.

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Carriera criminale

Riepilogo
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Ambizioso e determinato a emergere, intorno al 1911 fondò una propria banda, i “Little Augies”. Per i cinque o sei anni successivi gestì con metodo e continuità le proprie attività legate al racket sindacale, beneficiando anche del progressivo declino del suo ex capo, Fein.

La sua ascesa subì tuttavia una brusca battuta d’arresto nel 1917, quando Nathan “Kid Dropper” Kaplan e Johnny Spanish furono entrambi rilasciati dal carcere di Sing Sing. In un primo momento collaborarono, ma ben presto riemersero le vecchie rivalità e ciascuno tornò a guidare una propria organizzazione criminale. Nel 1919 Orgen incontrò un ulteriore ostacolo, venendo incarcerato con l’accusa di rapina. Nello stesso anno Kid Dropper eliminò Johnny Spanish e consolidò il proprio dominio sul racket del lavoro mentre Orgen si trovava in prigione. Durante la sua assenza, la banda dei Little Augies sopravvisse a fatica, impegnata in scontri spesso sfavorevoli contro gli uomini di Kaplan, in attesa del ritorno del suo leader.

Scarcerato nel 1923, Orgen tornò rapidamente sulla scena, riaffermandosi come temibile rivale di Kaplan.[4] Ricostruì gradualmente una potente organizzazione che includeva figure destinate a diventare famose, come Louis “Lepke” Buchalter, Jacob “Gurrah” Shapiro e Jack “Legs” Diamond.[5][6] Alleato con Solomon Schapiro, Orgen sfidò apertamente Kaplan, in particolare per il controllo del distretto dell’abbigliamento. Nel 1923 la tensione sfociò in una vera e propria guerra tra bande, innescata da una disputa legata agli scioperi dei lavoratori delle lavanderie “wet wash”.

Dopo mesi di violenze, culminate in un sanguinoso scontro a fuoco in Essex Street che causò la morte di due passanti, Kaplan fu assassinato il 28 agosto 1923 dal sicario Louis Cohen, affiliato all’organizzazione di Orgen.[7] Con la morte di Kid Dropper, Orgen ottenne il controllo totale del racket sindacale.[5]

Entro il 1925 Orgen, in società con Legs Diamond, iniziò a espandere le proprie attività nel contrabbando di alcolici, rifornendo locali notturni di Broadway e speakeasy, senza però abbandonare il tradizionale ricorso alla violenza nel controllo del lavoro. Le autorità cittadine avviarono presto indagini sul racket sindacale a New York, minacciando di portare alla luce altri traffici illeciti. Nel 1927, tramite l’intermediazione di Louis Buchalter (secondo alcune fonti di Meyer Lansky), Orgen ricevette un consiglio diretto da Arnold “The Brain” Rothstein: puntare sull’infiltrazione sistematica dei sindacati, abbandonando progressivamente le pratiche più rozze dell’intimidazione armata.[8]

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Morte

Riepilogo
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Due settimane prima del suo assassinio, Orgen si era imbatté in un ex capitano di polizia che lo mise in guardia, esortandolo a lasciare New York:

Se vuoi restare vivo, vattene verso Ovest, in qualche piccola città, e rifatti una vita. Hai ucciso degli uomini, e prima o poi il conto ti verrà presentato, se non ti togli di mezzo.[9]

Orgen accolse l’avvertimento con una risata:

Ormai sto rigando dritto. Ho chiuso con quelle cose e voglio che si dimentichino di me.[9]

Alle 20:30 del 15 ottobre 1927, Orgen e Legs Diamond, suo socio in affari e all’occorrenza guardaspalle, stavano percorrendo Delancey Street e si apprestavano a svoltare su Norfolk Street, nel Lower East Side di Manhattan, quando un’automobile li raggiunse lentamente alle spalle.[5] Un uomo armato scese dal veicolo, si avvicinò e aprì il fuoco. Orgen fu ucciso sul colpo da un proiettile alla tempia destra, mentre Diamond venne ferito gravemente da due colpi sotto il cuore.[7] L’attentatore risalì immediatamente in auto, che si allontanò a tutta velocità verso nord lungo Norfolk Street.

La sparatoria avvenne sotto gli occhi di numerosi uomini, donne e bambini, che si dispersero cercando riparo negli ingressi dei caseggiati non appena partirono i colpi. Pochi minuti dopo giunsero sul posto agenti e investigatori del commissariato di Clinton Street, guidati dal capitano Seary.[5] Diamond, in condizioni giudicate disperate, fu trasportato d’urgenza al Bellevue Hospital.[10]

Note

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