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Ortignano Raggiolo
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ortignano Raggiolo è un comune italiano di 822 abitanti[1] della provincia di Arezzo nato nel 1873 dalla fusione dei due precedenti comuni di Ortignano e Raggiolo.
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1247 e deriva probabilmente da un nome di persona romano Hortinius, mentre Raggiolo è attestato nel 967 come Ragiola e deriva dal latino radius con significato di "linea di confine".
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Geografia fisica
Il comune si trova stretto tra le colline toscane, sulle quali si erge il Pratomagno, amministrativamente appartenente al comune confinante di Loro Ciuffenna. Esso è solcato dal torrente Teggina, che confluisce nell'Arno al confine con il comune di Bibbiena, ed ha solo un affluente, l'ancor più piccolo torrente Barbozzaia, oltre a centinaia di fossi più o meno grandi che discendono dal Pratomagno, che alimenta il Mulino di Morino, recentemente ristrutturato nella frazione di Raggiolo come memoria dei mulini ottocenteschi che diedero sostentamento al paese.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2377 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Clima
Ecco le temperature medie della stazione meteo, situata nella frazione di Ortignano:
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Storia
Simboli
Lo stemma del Comune di Ortignano Raggiolo è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 4 novembre 1965.[4]
«Partito: il primo d'argento, al leone di rosso; il secondo, interzato in fascia: a) d'argento, alla clessidra di rosso; b) d'argento, alla lettera R di nero, raggiata di rosso; c) di rosso, murato d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.[5]»
Lo stemma di Ortignano Raggiolo affianca gli emblemi dei precedenti municipi, con alcune variazioni: nella prima partizione, relativa a Ortignano, il leone è privo della fascia inquartata decussata d'argento e di rosso, blasone dei conti Guidi; quella relativa a Raggiolo, lo stesso inquartato è trasformato in una clessidra rossa in campo argento, e i plinti della famiglia Tarlati sono rappresentati come un vero e proprio muro.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.
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Monumenti e luoghi d'interesse

- Chiesa dei Santi Margherita e Matteo ad Ortignano.
- Chiesa di San Michele a Raggiolo.
- Chiesa di Sant'Antonio, detta anche Badia a Tega.
- Chiesa di San Piero in Frassino: in una frazione del comune, la chiesa ottocentesca conserva una pala di Pier Dandini raffigurante la Madonna del Rosario e santi, forse degli anni settanta del Seicento, che presenta evidenti componenti cortonesche unite ad un impasto pittorico acceso di origine veneta.[6]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 40 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania 20 (2,28%)
Cultura
Musei
A Raggiolo si trova il Museo della Castagna che mostra tutte le fasi di raccolta e trasformazione di quello che nel passato era un vero e proprio sostituto del pane. Il museo prevede una parte principalmente didattica, attraverso i vari ambienti, e una laboratoriale, in cui si possono manipolare gli ingredienti scoperti precedentemente.
Il borgo di Raggiolo dal 2015 è annoverato tra i borghi più belli d'Italia. Le strade di Raggiolo si percorrono solo a piedi; il borgo accoglie un albergo diffuso e un ristorante. È principalmente una meta turistica, frequentata soprattutto in estate.
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Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Gemellaggi
Nel 2023 è stato firmato un patto d'amicizia con la città di Grosseto.
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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