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Premio Mies van der Rohe

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Il premio Mies van der Rohe è una competizione europea di architettura contemporanea a cadenza biennale indetto dalla Fondazione Mies van der Rohe e dal 2001 organizzato in collaborazione con la Commissione europea.[1]

Storia

La fondazione ha istituito il progetto nel 1987, e dal 2001 è conosciuto anche come Premio europeo per l'architettura contemporanea o EUmies Awards.[2] Il riconoscimento mira a evidenziare l'importante ruolo che ha lo sviluppo delle nuove tecnologie in campo architettonico in Europa. Il premio è rivolto solo alle architetture realizzate in Europa nei due anni precedenti all'indizione del concorso. Insieme al riconoscimento principale di 50.000 euro, la giuria, assegna una Menzione Speciale da 10.000 euro ad un'opera particolarmente significativa tra quelle realizzate da architetti under 40; la somma in denaro è accompagnata da una scultura che riproduce il Padiglione Tedesco progettato da Mies per l'Esposizione Internazionale di Barcellona (1929), l'oggetto-simbolo della Fondazione, costituitasi nel 1983 proprio con lo scopo di ricostruire il Padiglione.

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Padiglione di Barcellona
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Edizioni

Riepilogo
Prospettiva

Edizione 1988

Prima edizione del premio. Il progetto vincitore fu il Banco Borges e Irmao a Vila do Conde (Portogallo) di Álvaro Siza. Gli altri progetti partecipanti erano:

La giuria in quell'occasione era composta da:

Edizione 1990

Il progetto vincitore di questa edizione fu il New Terminal all'Aeroporto di Stansted a Londra di Norman Foster & Partners.

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Aeroporto di Stansted

I progetti finalisti furono:

La giuria era composta da:

Edizione 1992

Il progetto vincitore della III edizione fu il Pabellón Olímpico de Badalona, di Esteve Bonell e Francesc Rius. Le altre opere in gara furono:

La giuria era composta da:

Edizione 1994

Il progetto vincitore fu la Waterloo Station di Londra, di Nicholas Grimshaw / Nicholas Grimshaw & Partners.

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Waterloo station

Le altre opere in gara erano:

  • Maastricht Academy for the Arts and Architecture, (Paesi Bassi) di Wiel Arets.
  • Fashion Design Atelier ad Anversa, di Georges Baines.
  • City Hall and Public Square a Bousse, di Laurent Beaudouin, Maxime Busato, Sylvain Giacomazzi.
  • New City Library a Münster, di Julia Bolles-Wilson, Eberhard Kleffner, Peter Wilson.
  • Bercy Front de Parc a Parigi, di Jean-Pierre Buffi.
  • Eschool of Social Communication, Polytechnic Institute of Lisbon a Lisbona, di João Luís Carrilho da Graça.
  • Strolling Players Museum ad Artenay, di Vincen Cornu, Benoît Crépet.
  • Single-Family House a Braaschaat, (Belgio) di Xaveer de Geyter.
  • Charlety Stadium a Parigi, di Henri e Bruno Gaudin.
  • Postmen's Flats Employees Housing a Parigi, di Philippe Gazeau.
  • Restoration and Rehabilitation of the Roman Theatre a Sagunto, di Giorgio Grassi, Manuel Portaceli.
  • Vitra Fire Station a Weil-am-Rhein, di Zaha Hadid.
  • European Film College a Ebeltoft, di Mikko Heikkinen, Markku Komonen.
  • Ricola Europe a Mulhouse, di Jacques Herzog, Pierre de Meuron.
  • Glyndebourne Opera House a Lewes, (East Sussex), di Michael Hopkins.
  • Kaiserbad Aachen ad Aquisgrana, di Ernst Kasper, Klaus Klever.
  • Administrative Headquarters for E. Pihl & Son A.S. a Copenaghen, di KHR AS Arkitecter.
  • Residential Housing KNSM-Eiland a d Amsterdam, di Hans Kollhoff.
  • The Saxon Parliament a Dresda, di Peter Kulka.
  • Rehabilitation of the Monastery of Sant Pere de Rodes, a Port de la Selva (Gerona), di José Antonio Martínez Lapeña, Elías Torres.
  • Dominican Monastery and Cultural Centre a Lisbona, di João Paulo Mendes de Seiça; José Fernando de Castro Gonçalves.
  • Pilar and Joan Miró Foundation a Palma di Maiorca (Isole Baleari), di Rafael Moneo.
  • 'La Illa Diagonal' Block a Barcellona, di Rafael Moneo, Manuel de Solà-Morales.
  • Fondazione Cartier a Parigi, di Jean Nouvel.
  • Piazza San Nazaro a Milano, di Umberto Riva.
  • Dipartimento di Geoscienza, Università ad Aveiro, di Eduardo Souto de Moura.
  • Centre de Cultura Contemporània de Barcelona, Casa de la Caritat a Barcellona, di Albert Viaplana, Helio Piñón.

La giuria era composta da:

  • Norman Foster - presidente
  • Henri Ciriani
  • Henning Larsen
  • Fritz Neumeyer
  • Álvaro Siza
  • Ignasi de Solà-Morales
  • Francis Strauven
  • Elia Zenghelis
  • Lluís Hortet - direttore
  • Diane Gray - coordinatore

Edizione 1996

L'architettura vincitrice del premio, in questa edizione fu la Biblioteca nazionale di Francia a Parigi di Dominique Perrault.

Le altre opere in gara erano:

  • Police Station Vaals a Vaals (Maastricht), di Wiel Arets.
  • CM Office Building a Eeklo, di Stéphane Beel.
  • Babanek House a Brühl, di Heinz Bienefeld.
  • Investment and Post Bank Brno a Brno, (Repubblica Ceca) di Ales Burian, Gustav Krivinka.
  • Archeological Museum and Research Centre ad Arles, di Henri Ciriani.
  • Office and Research Centre Seibersdorf a Seibersdorf, di Wolf D. Prix, Helmut Swiczinsky.
  • House for Art Collector Anavryta ad Amarousio (Atene), di Catherine Diacomidis, Nikos Haritos / Christos Papoulias.
  • European Archaeological a Centre Mont Beuvray, Pierre-Louis Faloci.
  • Aukrust Centre ad Alvdal, di Sverre Fehn.
  • IMPIVA Headquarters a Castellón de la Plana, di Carlos Ferrater, Carlos Bento, Jaime Sanahuja.
  • University House of Arts a Bordeaux, di Massimiliano Fuksas.
  • Winterthur Museum of Art Extension a Winterthur, di Annette Gigon, Mike Guyer.
  • Temple Bar Framework Plan a Dublino, del Group 91.
  • Teboil Ltd Gas Station a Virolahti (Vaalimaa-Finlandia) di Mikko Heikkinen, Markku Komonen.
  • Shipboy Housing a Helsinki, di Pekka Helin, Ritva Mannersuo / Helin & Siitonen.
  • Signal Box Auf dem Wolf a Basele di Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Harry Gugger, Christine Binswanger.
  • Hall 26 a Hannover, di Thomas Herzog, Hanns Jörg Schrade.
  • Banco de Santander Head Office a Madrid, di Hans Hollein.
  • Arts and Human Sciences Building a Grenoble, di Anne Lacaton, Jean-Philippe Vassal.
  • Ny Carlsberg Glyptotek Extension a Copenaghen, di Henning Larsen.
  • Boileau Apartments a Parigi, di Yves Lion.
  • Archaeological and Fine Arts Museum of Zamora a Zamora, di Luis Moreno Mansilla, Emilio Tuñón Álvarez.
  • Faculty of Economics and Management, Utrecht Polytechnic University a Utrecht, di Erik van Egeraat, Francine Houben, Chris de Weijer.
  • Footbridge over the Mur a Murau, Marcel Meili, Markus Peter, Jürg Conzett.
  • Porter Lodges for the National Park De Hoge Veluwe a Hoenderloo, di Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries.
  • New Offices for the Extremadura Government a Mérida (Badajoz), di Juan Navarro Baldeweg.
  • House at Kiourka in Attica, Pantelis Nicolacopoulos.
  • Friedrichstadt Passagen - Block 207 a Berlino, di Jean Nouvel.
  • Cité Internationale a Lione, di Renzo Piano.
  • Boarding School a Morella (Castellón), di Carme Pinós, Enric Miralles.
  • Primary School of Avgorou ad Avgorou, Cyprus di Zenon Sierepeklis, Marios Economides.
  • Urban Project at Monte Carasso a Monte Carasso, di Luigi Snozzi.
  • Residential Block on Rua do Teatro ad Porto, di Eduardo Souto de Moura.
  • Thermal Bath a Vals (Valsertal), di Peter Zumthor.

I membri della giuria erano:

  • Fritz Neumeyer - presidente
  • Andrej Hrausky
  • Toyo Ito
  • Jacques Lucan
  • Marja-Riitta Norri
  • Dietmar Steiner
  • Francesco Venezia
  • Elia Zenghelis
  • Lluís Hortet - direttore e segretario
  • Diane Gray - coordinator

Edizione 1998

Il progetto vincitore di questa edizione fu il Bregenz Art Museum a Bregenz, (Austria) di Peter Zumthor.

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Bregenz Art Museum

Le altre opere in gara erano:

La giuria era composta da:

  • Vittorio Magnago Lampugnani - presidente
  • Wiel Arets
  • Oriol Bohigas
  • Andrej Hrausky
  • Marja-Riitta Norri
  • Dominique Perrault
  • Dietmar Steiner
  • Wilfried Wang
  • Elia Zenghelis
  • Lluís Hortet - segretario e direttore
  • Diane Gray - coordinatrice

Edizione 2001

Il lavoro vincitore di questa edizione fu il Kursaal Centre a San Sebastián di Rafael Moneo. La menzione speciale per architetti emergenti fu riconosciuta al Kaufmann Holz AG Distribution Centre a Bobingen, di Florian Nagler. La giuria in quell'occasione era composta da:

Edizione 2003

L'opera vincitrice fu l'Ampliamento al Terminal Hoenheim- nord a Strasburgo, di Zaha Hadid.

La menzione per architetto emergente fu assegnata a Jürgen Mayer H. con lo Scharnhauser Park ad Ostfildern.

I membri della giuria in questa edizione erano:

Edizione 2005

Il progetto vincitore di questa edizione fu l'Ambasciata olandese a Berlino di Rem Koolhaas, Ellen van Loon.

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Ambasciata

La menzione speciale per gli Architetti emergenti, fu riconosciuta al Basket Bar di Utrecht di Pieter Bannenberg, Walter van Dijk, Kamiel Klaasse, Mark Linnemann.

Le opere finaliste in gara furono:

  • Forum 2004 Esplanade and Photovoltaic Plant a Barcellona dei Torres Arquitectos (José Antonio Martínez Lapeña, Elías Torres Tur).
  • Stadio comunale a Braga, Portugal di Eduardo Souto de Moura.
  • Ferrari Product Development Centre a Maranello, di Massimiliano Fuksas.
  • 30 St Mary Axe (Swiss Re Headquarters) a Londra, di Norman Foster.
  • Selfridges & Co Department Store a Birmingham, di Jan Kaplicky, Amanda Levete.

La giuria era composta da:

[3]

Edizione 2007

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MUSAC

Il vincitore del Premio in questa edizione è stato il MUSAC, Museo d'Arte Contemporanea di Castiglia e León, (Spagna) di Luis M. Mansilla ed Emilio Tuñón.[4] Le altre opere in gara in questa edizione sono state:

Edizione 2009

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Oslo Opera House

L'edizione 2009 del Premio è stata vinta dallo studio norvegese Snøhetta per la realizzazione del teatro dell'opera di Oslo (Oslo Opera House).[5] Le altre quattro opere finaliste erano:

La giuria ha anche premiato con la menzione speciale "Architetto Emergente" i croati Lea Pelivan (1976) e Toma Plejić (1977) fondatori dello Studio UP, per il progetto Gymnasium 46° 09' N / 16° 50' E a Koprivnica (Croazia).

Edizione 2011

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Il Neues Museum durante i lavori nel 2008

L'edizione 2011 del Premio è stata vinta da David Chipperfield con il Neues Museum di Berlino. Riceverà l'onorificenza nel corso della cerimonia prevista per il 20 giugno: all'architetto britannico, autore della ristrutturazione del museo berlinese con il connazionale Julian Harrap, sarà consegnato il premio in denaro e una riproduzione del Padiglione di Barcellona, simbolo della Fondazione Mies van der Rohe.[6][7] Insieme all'opera dello studio Chipperfield, gli altri finalisti del Mies van der Rohe Award 2011, erano:

Il premio "Architetto Emergente" è andato a Ramon Bosch e Bet Capdeferro.

La giuria che ha assegnato i premi era composta da:

Edizione 2013

L'edizione 2013 del Premio è stata vinta da Batteríid architects, Henning Larsen Architects Studio Olafur Eliasson con l'Harpa, il Reykjavík Concert Hall & Conference Centre. Tra i 355 partecipanti, gli altri quattro finalisti, che saranno ospitati alla Triennale di Milano dell'edizione 2013, sono: [8]

Il premio "Architetto Emergente" è andato alla Red Bull Music Academy (Nave De Música Matadero) a Madrid, di Langarita-Navarro Arquitectos.

La giuria che ha assegnato i premi era composta da:

  • Wiel Arets
  • Pedro Gadanho
  • Antón García-Abril
  • Louisa Hutton
  • Kent Martinussen
  • Frédéric Migaryou
  • Ewa Porebska
  • Giovanna Carnevali
  • Diane Gray[9]

Edizione 2015

L'edizione 2015 del Premio è stata vinta dallo studio Barozzi/Veiga con la Philharmonic Hall di Stettino, in Polonia. Tra i 420 partecipanti, gli altri quattro finalisti sono:

Il premio "Architetto Emergente" è andato alla Casa Luz a Cilleros, di ARQUITECTURA -G.

La giuria che ha assegnato i premi era composta da:

  • Cino Zucchi (Presidente della giuria)
  • Margarita Jover
  • Lene Tranberg
  • Peter L. Wilson
  • Li Xiangning
  • Tony Chapman
  • Hansjörg Mölk
  • Giovanna Carnevali (segretaria della giuria senza diritto di voto)
  • Ivan Blasi (coordinatore del premio senza diritto di voto)

[10]

Edizione 2017

L'edizione 2017 del Premio è stata vinta dallo NL Architects e XVW architectuur con la DeFlat Kleiburg di Amsterdam, in Paesi Bassi.

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Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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