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Riccardo Magi
politico italiano (1976-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Riccardo Magi (Roma, 7 agosto 1976) è un politico italiano, dal 23 marzo 2018 deputato della Repubblica Italiana e dal 26 febbraio 2023 segretario di +Europa, dopo essere stato presidente del partito dal 18 luglio 2021. È stato tra i promotori del referendum per la legalizzazione della cannabis e per la cittadinanza.[1][2][3]
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nato a Roma, dove ha conseguito la laurea in scienze storiche con 110 e lode all'Università "La Sapienza" nel 2003, con una tesi in storia dell'Europa.[4]
Dal 2009 al 2013 è segretario dell'Associazione Radicali Roma ed è tra i promotori delle proposte di delibere popolari per il Registro Comunale dei Testamenti Biologici e il riconoscimento delle unioni civili.[5][6][7]
Alle elezioni regionali in Lazio del 2010 è candidato consigliere per la provincia di Roma nella Lista Marco Pannella - Emma Bonino, ottenendo 150 preferenze e non risultando eletto.[8]
Nel 2012 è stato coordinatore della campagna referendaria cittadina "Roma Sì Muove", su mobilità sostenibile, stop al consumo di suolo, diritti civili e libero accesso al mare di Ostia.[9]
Alle elezioni politiche del 2013 è stato candidato alla Camera dei deputati, per la Lista Amnistia Giustizia Libertà nella circoscrizione Lazio 1, ma, a causa del mancato superamento della soglia di sbarramento della lista, non viene eletto[10]. Alle contemporanee elezioni regionali nel Lazio è candidato consigliere per la provincia di Roma nella medesima lista: ottiene 32 preferenze e non è eletto[11].
Consigliere comunale di Roma
Alle elezioni amministrative del 2013 si candida al consiglio comunale di Roma, con la lista civica "Marino Sindaco" a sostegno del candidato sindaco del centro-sinistra Ignazio Marino, risultando eletto consigliere comunale con 1.665 preferenze e restando in carica fino al 30 ottobre 2015[12][13]. Durante il suo mandato ha portato avanti battaglie legate alla trasparenza, all'accoglienza e alla legalità[14], oltre a chiedere l'adozione, da parte di Roma Capitale, dell'Anagrafe dei Rifiuti, con uno sciopero della fame e un video-appello al segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, volendo denunciare l'ostruzionismo esercitato dal suo partito contro l'approvazione.[15][16][17]
Il 4 novembre 2015 viene eletto segretario dei Radicali Italiani, dal congresso nazionale riunitosi a Chianciano Terme, con 102 voti favorevoli contro i 16 dell'altro candidato Nicolino Tosoni, le 17 schede bianche e le 5 nulle.[14]
Alle elezioni amministrative del 2016 si ricandida al consiglio comunale di Roma, come capolista della civica "Radicali, Federalisti, Laici, Ecologisti" a sostegno del candidato sindaco del PD Roberto Giachetti, raccogliendo 2.606 preferenze ma non venendo rieletto.[18]
Elezione a deputato
Da segretario di Radicali Italiani contribuisce a fondare +Europa, con cui alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Lazio 1 - 10 (Roma-Gianicolense), sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra[19], ottenendo il 32,30% e superando i candidati del centro-destra Olimpia Tarzia (29,88%) e del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso (27,03%)[20].
Il 21 giugno 2018 diventa membro della 1ª Commissione Affari Costituzionali della Camera, e nel 2019 anche della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla morte di Giulio Regeni[21]. Nell'anno della sua elezione a deputato termina il mandato di Segretario di Radicali Italiani, al suo posto sarà eletta Silvja Manzi.
Promuove, con Radicali Italiani, Forza Italia e la federazione romana del PD, il voto a favore del «Sì» al referendum consultivo per mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale di Roma Capitale[22]. Il referendum avrà esito positivo con il «Sì» che ottiene il 75% dei voti. Tuttavia, la Sindaca Virginia Raggi in un primo momento non proclama il risultato, ritenendo il mancato raggiungimento del quorum. Il TAR Lazio, con sentenza, a dicembre 2019, ha definitivamente stabilito la validità del Referendum, non essendo il quorum previsto dalle disposizioni statutarie vigenti[23][24].
Ad agosto 2020 dichiara di votare contro il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, seguendo il voto contrario al disegno di legge che aveva espresso nelle votazioni parlamentari[25][26].
Il 18 luglio 2021, durante il secondo congresso di +Europa, viene eletto presidente del partito con il 60% dei voti dei delegati[27]. Nello stesso anno è tra i promotori del Referendum per la Legalizzazione della Cannabis, per il quale sono state raccolte 630 mila sottoscrizioni in meno di un mese[28] anche grazie alla possibilità di raccogliere le firme digitalmente tramite SPID, introdotta per la prima volta in Italia proprio grazie a un emendamento di Riccardo Magi[29].
Rielezione alla Camera e Segretario di +Europa
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera per +Europa sia nel collegio uninominale Piemonte 1 - 01 (Torino - Centro), sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra[30], che nei collegi plurinominali Emilia-Romagna - 02, Lazio 1 - 01 e Piemonte 1 - 01 come capolista, Piemonte 1 - 01 in seconda posizione e Campania 2 - 02 in ultima posizione[31], venendo rieletto deputato nell'uninominale con il 39,77% dei voti e superando il principale candidato del centro-destra, in quota Fratelli d'Italia, Elena Chiorino (31,17%)[32]. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni e vice-presidente del gruppo misto alla Camera.[33]
Durante il terzo congresso di +Europa, tenutosi a Roma tra il 24 e il 26 febbraio 2023, Magi viene eletto segretario del partito con 211 voti, grazie all'accordo con l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, e succedendo a Benedetto Della Vedova[34][35][36], venendo confermato in tale ruolo al quarto congresso di +Europa (Roma, 7-9 febbraio 2025) con 205 voti.[37]
Al termine del quarto congresso nazionale del partito, organizzato sempre a Roma dal 7 al 9 febbraio 2025, Magi viene riconfermato come segretario del partito, con 205 voti.[38][39]
Referendum sulla cittadinanza
Il 4 settembre 2024, Magi ha depositato in Corte suprema di cassazione un quesito referendario abrogativo che richiedeva il dimezzamento del numero di anni (da dieci a cinque) di legale soggiorno del cittadino straniero extracomunitario per poter presentare la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.[40][41] Tra i promotori del referendum, oltre a +Europa, figuravano il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Socialista Italiano, Possibile e i Radicali Italiani,[40][42] numerose associazioni di persone con background migratorio come Italiani senza cittadinanza, CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane) e Idem Network, e altre organizzazioni della società civile, fra cui Libera, A Buon Diritto, Gruppo Abele e ARCI, oltre a varie personalità come Mauro Palma (ex Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale), Luigi Manconi e Ivan Novelli (presidente di Greenpeace Italia).[40] In seguito a una campagna di raccolta firme digitale,[43][44] il referendum ha raggiunto l'obiettivo minimo delle 500.000 firme il 24 settembre.[43] Tutte le sottoscrizioni, che hanno infine raggiunto quota 637.487, sono state depositate dai promotori in Cassazione il 30 settembre seguente.[45]
Il quesito è stato dichiarato conforme a legge dall'Ufficio centrale per il referendum il 12 dicembre 2024,[46][47] per poi essere dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale il 20 gennaio 2025, con sentenza depositata il 7 febbraio.[48]
Il 14 maggio 2025, durante un question time alla Camera, Magi è entrato nell'aula travestito da fantasma, accusando il Governo Meloni di scarsa informazione riguardo ai referendum sulla cittadinanza e sul lavoro, e protestando contro l'invito dei partiti di maggioranza all'astensione; il gesto, per cui Magi è stato espulso dall'aula stessa, ne riprendeva uno analogo dell'attivista dei Radicali Marco Pannella in occasione del referendum sulla caccia del 1997.[49][50]
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Note
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