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Rivolta d'Adda
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Rivolta d'Adda (Riòltå in dialetto rivoltano) è un comune italiano di 8 323 abitanti[2] della provincia di Cremona in Lombardia.
Già chiamato semplicemente Rivolta fino al 1863, fa parte della Gera d'Adda.
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Geografia fisica
Territorio
Questo comune è in una condizione molto particolare, vale a dire che è più vicino alla maggior parte dei capoluoghi di provincia lombardi rispetto al capoluogo della provincia di cui fa parte, cioè Cremona.
Proprio per questo motivo, è comunemente inclusa nel territorio milanese o bergamasco da molte persone, anche dagli abitanti dei comuni limitrofi.
Sismologia
Dal punto di vista sismico presenta un rischio molto basso e distribuito in modo uniforme sul territorio. Il comune è stato infatti classificato come zona 4[5] (bassa sismicità) dalla protezione civile nazionale.
Altimetria
Il territorio comunale risulta compreso tra 87 e 110 metri sul livello del mare, il punto più alto della provincia di Cremona; il municipio del comune sorge a 101 m s.l.m.
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Origini del nome
Il toponimo Rivolta d'Adda ha la sua origine dalla composizione delle parole Riva e Alta (Ripa – alta) alle quali venne aggiunto, nel 1863[6] dai nuovi governanti italiani, il nome del fiume Adda che scorre a ovest del centro abitato. Nei documenti del Medioevo il borgo è indicato con il termine Ripalta Sicca perché potesse essere distinto da quei luoghi che, nella zona, avevano una simile denominazione.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il Medioevo

Le origini
Il primo documento scritto nel quale compare il nome di Rivolta è datato 21 settembre 1090. Si tratta di una donazione fatta da Benedetto, Giovanni e Pietro, zio e nipoti, di Montanaso di un lotto di terra della grandezza di quattro pertiche, che si trova nella località denominata Valle di Manfredo, a favore della chiesa dei Santi Ambrogio e Benedetto, edificata «nel luogo e nel fondo di Rivolta».
Nello stesso periodo i rivoltani costruivano la basilica di Santa Maria e San Sigismondo, donata con tutti i suoi beni a papa Urbano II che qui passò negli anni 1095-1096 durante un suo viaggio in Francia. Nel 1606 vi fu fondato un convento di frati cappuccini e nel 1607 vi predicò la Quaresima il padre cappuccino Mattia Bellintani da Salò (1534-1611).[7] Già parte per secoli della provincia di Milano, Rivolta fu spostata per breve tempo in provincia di Bergamo da Napoleone, per poi passare in provincia di Lodi sotto gli Asburgo, e finire definitivamente in provincia di Cremona dopo l'unità d'Italia.
Proprio per tutti questi cambiamenti di provincia, la cadenza dei cittadini è mista tra il milanese e il bergamasco, mentre il dialetto rivoltano è di origine milanese con qualche termine di natura bergamasca e lodigiana.
Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo dell'8 marzo 1928.[8]
«Troncato: il 1º d'oro, all'aquila dal volo spiegato di nero, coronata del campo; il 2º partito d'argento e di rosso, alla torre al naturale, merlata alla ghibellina, aperta, finestrata e murata di nero, attraversante sulla partizione, posta sopra una campagna di verde, fiancheggiata da due leoni controrampanti, quello di destra d'oro, quello di sinistra d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con DPR n. 4757 del 7 agosto 1990[8], è un drappo di giallo fiancheggiato di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture religiose
- basilica di Santa Maria Assunta e San Sigismondo, dell'XI secolo con restauri d'inizio secolo XX comprendenti dipinti di Ernesto Rusca[9];
- chiesa delle Suore Adoratrici[10];
- chiesa di Santa Maria Immacolata, del XV secolo;
- chiesa di Sant'Alberto, del XVIII secolo;
- chiesa di Cristo Re presso la Casa Famiglia p. Francesco Spinelli, detta anche Ricovero di Cappuccini[11];
- chiesa della Vergine Maria al Cornianello[12];
- oratorio del Paladino.
Architetture civili


- Museo dei fossili, nel parco della preistoria;
- Pace di Rivolta d'Adda;
- Palazzo Celesia, del XVI secolo;
- Ponte vecchio.
Aree naturali
- Parco dell'Adda Sud;
- Parco della Preistoria, parco naturale a tema situato nella periferia del comune omonimo, all'interno del parco Adda.

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Società
Evoluzione demografica
- 2033 nel 1751[senza fonte]
- 2597 nel 1805[senza fonte]
- 3865 nel 1853[senza fonte]
Abitanti censiti[13]

Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 7 007 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al -0,69%. A 1º gennaio 2020 la popolazione residente è di 7 978 persone, di cui 3 918 maschi e 4 060 femmine.[14]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri sono 895. Le comunità nazionali numericamente significative sono[15]:
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Cultura
Eventi
- "Fiera agricola di Sant'Apollonia", una fiera regionale di merci e bestiame che si svolge il secondo lunedì di febbraio, con mostre di bovini e vacche da latte, premiazione dei capi migliori ed esposizione di mezzi ed attrezzature agricole;
- Rassegna "Estate in Rivolta", una serie di manifestazioni e iniziative che si svolge dalla metà di giugno alla metà di luglio.
- "Festa di San Alberto", la festa patronale cittadina che si tiene la prima domenica di luglio;
- "Settembre Rivoltano Ansèma a Riòlta", una rassegna di manifestazioni culturali, teatrali, canore, folcloristiche e sportive, organizzate dalle associazioni in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. Scadenza importante era il Palio delle Contrade: la Proloco e le quattro contrade davano vita, in un sabato di settembre, ad una sfilata storica in costumi medioevali e alla corsa degli asinelli;
- "Ildelirium music festival", il festival musicale organizzato dall'associazione culturale Ildebranda che si tiene la terza settimana di giugno.
- "Policromie", rassegna di musica corale, organizzata dal Gruppo Vocale Terzo Suono, tutti gli anni in autunno
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Economia
Tra le attività più sviluppate del primario abbiamo la coltivazione e l'allevamento, anche se sono presenti insediamenti produttivi legati ai settori metallurgico, agro-alimentare, calzaturiero ed avicolo. Notevoli sono anche le attività artigianali.
Risultano occupati complessivamente 1 727 individui, pari al 21,28% del numero complessivo di abitanti del comune[senza fonte].
Infrastrutture e trasporti

Strade
Le arterie di maggiore importanza sono le strade Rivoltana, 90 Rivolta-Pandino e 1 Rivolta-Boffalora d'Adda. Quest'ultima lambisce il centro storico del paese.
Mobilità urbana
Il paese, non attraversato da ferrovie, è collegato mediante linee di autobus con le vicine stazioni di Pioltello, Caravaggio e Treviglio.
Amministrazione
Sport
Lo sport più praticato è il calcio: la società calcistica cittadina, l'A.S.D. Rivoltana Calcio (fondata nel 1928) milita nel campionato di Prima Categoria.[18]
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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