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Prospettiva
Stia
frazione del comune di Pratovecchio Stia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Stia è una frazione[4] del comune sparso di Pratovecchio Stia. Nel 2011 il suo territorio comunale contava 2 990 abitanti. Dal 1º gennaio 2014 il comune di Stia è stato oggetto di una fusione amministrativa con il comune di Pratovecchio, con la conseguente nascita del comune di Pratovecchio Stia.
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Geografia fisica
Territorio
Il nucleo principale del centro abitato sorge alla confluenza del torrente Staggia con il fiume Arno.
Clima
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2264 GR/G
- Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002
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Storia
Nel Medioevo era denominata Palagio (dal ricco palazzo del conte Baldino del 1230), e fu residenza di un ramo dei conti Guidi. Nel 1402 passò a Firenze col nome di Palagio Fiorentino, usato fino al Settecento.[5]
Economia
Riepilogo
Prospettiva
Importante nell'economia locale è la produzione del panno casentino, per la fabbricazione del quale venne costruito e più volte ampliato un importante lanificio.
Dal 1976 si tiene a Stia la Biennale europea dell'arte fabbrile[6], alla quale si è successivamente aggiunto anche il Campionato del mondo di forgiatura.
Simboli
Lo stemma comunale era stato concesso con regio decreto del 20 novembre 1881.[7]
«Inquartato: nel primo, di azzurro, alla pianura erbosa e seduto sopra di essa un vecchio di carnagione, con la mano destra appoggiata ad un'anfora dalla quale sgorga il fiume (rappresentazione del fiume Arno); nel secondo, d'azzurro, al leone di rosso, tenente nelle branche anteriori una bandiera d'argento, caricata di un giglio di rosso; nel terzo, d'oro, al castello di rosso, accompagnato in capo da una stella d'argento e da un giglio di rosso; nel quarto, d'azzurro, all'agnello d'argento, tenente una bandiera dello stesso, caricata di una croce di rosso.»
Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di azzurro.[8]
Onorificenze
«La popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza. Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, la frazione di Vallucciole fu teatro di una delle più atroci stragi nazi-fasciste, nella quale furono trucidati centootto civili, tra cui molte donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 13 aprile 1944 - Frazione di Vallucciole - Stia (AR)»
— 27 ottobre 2011[9]
— 27 ottobre 2011[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Oratorio della Madonna del Ponte, terminato nel 1775, conserva una terracotta invetriata con la Vergine con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano di Santi Buglioni, del 1531.
- Santuario di Santa Maria delle Grazie
- Chiesa di Santa Cristina, a Papiano
- Chiesa di San Lorenzo, a Porciano
- Chiesa di Sant'Andrea Corsini a Gaviserri, eretta nel 1786, nel quale è un ciborio per oli sacri in pietra serena proveniente da un'altra chiesa della zona, attribuibile a Pasquino da Montepulciano e che reca la data 1483.[10]
- Chiesa dei Santi Primo e Feliciano a Vallucciole, con il sacrario delle vittime dell'eccidio di Vallucciole all'interno della chiesa[11]
- Oratorio di Santo Stefano a Tuleto
- Oratorio della Madonna della Pace
- Maestà di Montalto
Architetture civili
- Palagio Fiorentino
- Castello di Porciano
- Castello di Urbech
- Ponte sul torrente Gravina
- Ponte sul torrente Genia presso località Le Molina
- Cimitero monumentale (Via Roma)
- Fontana (Piazza Tanucci)
- Ospedale dei Santi Jacopo e Filippo (Pescaia)
- Lanificio di Stia (sede del Museo dell'arte della lana)
- Ponte Canale sullo Staggia nelle vicinanze dell'abitato di Papiano


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Società

Evoluzione demografica
Qui sono riportati gli abitanti del comune di Stia, che comprendeva anche le località di: Molin di Bucchio, Pratariccia, Moriccia, Palazzo, Papiano, Papiano Alto, Gaviserri, Porciano, Santa Maria alle Grazie, Serelli, Moiano, Vallucciole e Monte di Gianni
Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 325 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 243 8,23%
Macedonia del Nord 30 1,02%
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Cultura

Musei
- Museo d'arte contemporanea (Palagio Fiorentino)
- Museo del bosco e della montagna (Museo dello sci)
- Porciano - Museo del Castello di Porciano
- Museo ornitologico "Carlo Beni"
- Museo dell'arte della lana - lanificio di Stia
Cinema
- Il ciclone (1996), girato a Stia, Laterina e Poppi.
Infrastrutture e trasporti
Ferrovie
Stia è raggiungibile in treno attraverso la Ferrovia Casentinese, della quale rappresenta il capolinea terminale.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Gemellaggi
Stia è gemellata con:
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Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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