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Synandreae

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Synandreae
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Synandreae Raf., 1837 è una tribù di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiacee (ordine delle Lamiales).[1]

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Etimologia

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo: Synandra Nutt. la cui etimologia deriva da due parole greche: "syn" (= uniti) e "andros" (= androceo, stami) e significa "stami coerenti".[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dal biologo e archeologo statunitense, di origine franco-tedesca, Constantine Samuel Rafinesque-Schmaltz (Galata, 22 ottobre 1783 – Filadelfia, 18 settembre 1840) nella pubblicazione "Flora Telluriana - 3: 84. Nov-Dec 1837." del 1837.[3][4]

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Descrizione

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Il portamento
Warnockia scutellarioides
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Le foglie
Physostegia virginiana
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Infiorescenza
Physostegia virginiana
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Il fiore
Macbridea alba
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[5][8]
  • Il calice è gamosepalo e persistente con forme da campanulate a tubulose. In alcune specie diventa piatto alla fruttificazione. Termina con 5 lobi uguali (calice attinomorfo), in altri casi termina con due labbra con struttura tipo 2/3 oppure 3/2 (con lobi poco profondi) e all'antesi si presenta con le labbra spalancate diventando poi chiuse alla fruttificazione, in altri casi i lobi sono 3 (struttura 1/3), oppure 4. La superficie del calice è percorsa da alcuni (5 - 10) nervi.
  • La corolla gamopetala e zigomorfa, alla base ha la forma di un tubo e termina in modo fortemente bilabiato con 4 - 5 lobi totali con un raggruppamento di tipo 1/3 nel primo caso e 2/3 nel secondo. Il labbro posteriore (quello in vista superiore) è eretto, piatto oppure a forma di un leggero cappuccio con apice bilobato. Il labbro anteriore (quello in vista bassa), con un portamento patente, è formato da tre lobi con quello centrale più grande degli altri due. I bordi delle labbra possono essere intere o profondamente smarginate. Le fauci internamente a volte sono circondate da un anello di peli obliqui (caratteristica comune a molte labiate per impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'impollinazione).[9] I colori della corolla sono da bianco o lavanda a rossiccio-violetto.
  • L'androceo possiede quattro stami didinami (tutti uguali o il paio posteriore è leggermente più lungo) tutti fertili e poco sporgenti dalla corolla. I filamenti sono adnati alla corolla e sono villosi. Le antere sono ravvicinate a coppie e sono biloculari; in alcune specie sono barbate sulla faccia ventrale. Le teche sono parallele (o asimmetricamente divergenti) ma non confluenti (sono separate da 1 - 6 piccoli denti); eventualmente le teche degli stami anteriori sono fuse; la deiscenza è longitudinale. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato. Il nettario è un disco ricco di sostanze zuccherine ed ha la forma di un lobo più grande dell'ovario.
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10] Lo stilo inserito alla base dell'ovario (stilo ginobasico) è del tipo filiforme. Lo stigma è bifido con lobi uguali o leggermente ineguali. Lo stilo è incluso nel tubo corollino.
  • Il frutto è uno schizocarpo composto da 1 - 4 nucule con forme obovoidi, trigone e superficie glabra o pubescente, liscia o raramente verrucosa. I frutti spesso rilasciano i semi con facilità (sono fragili).
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Riproduzione

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti tipo ditteri e imenotteri (impollinazione entomogama).[8]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).[11] I semi hanno una appendice oleosa ricca di grassi, proteine e zuccheri (elaiosoma) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.[12]

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle pante di questa tribù è fondamentalmente Nordamericana. L'habitat tipico, per alcune specie, sono i terreni sabbiosi, per altre le zone umide o boschi mesofiti oppure i suoli calcarei.

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza della tribù (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie,[5] ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie; la tribù Synandreae appartiene alla sottofamiglia Lamioideae.[1]

Filogenesi

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Cladogramma della tribù

Il gruppo di generi nordamericani di questa tribù formano un clade monofiletico altamente supportato. La monofilia di questi generi è supportata anche da un'unica sinapomorfia morfologica: una infiorescenza racemosa con fiori sessili (o poco pedicellati). Un altro carattere comune è la presenza di villi sui filamenti staminali (ma non è una sinapomorfia per le Synandreae in quanto altri generi di altre tribù presentano lo stesso carattere). All'interno della tribù tutti e cinque i generi sono monofiletici e facilmente distinguibili uno dall'altro. Il genere monotipo Synandra è "gruppo fratello" del resto della tribù e si differenzia per i calici a consistenza membranosa con 4 lobi e per le foglie lungamente picciolate e con pubescenza su entrambe le facce. Anche l'altro genere monotipo Warnockia si distingue facilmente per l'indumento glabro e le foglie sessili. Il clade più interno è formato dai generi Warnockia, Brazoria e Physostegia. Le relazioni molecolari dimostrano che i cinque generi della tribù sono fondamentalmente "gruppo fratello" del grande genere eurasiatico Stachys. È probabile quindi che le Synandreae, originarie inizialmente del Vecchio Mondo, siano migrate nel Nord America stanziandosi inizialmente nel Sud-Est del continente; in seguito si sono avuti dei fenomeni di dispersione verso Ovest e il Nord. Queste dispersioni sono correlate anche dal contemporaneo aumento del numero cromosomico nella stessa direzione geografica (vedere il cladogramma).[13][14][15]

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[14] e semplificato, dimostra la struttura interna della tribù.

Il numero cromosomico delle specie di questa tribù è vario: 2n = 18, 20, 28, 38 e 76.[7]

Composizione della tribù

La tribù attualmente è formata da 5 generi e 18 specie:[1][7]

Ulteriori informazioni Genere, Numero specie ...
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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