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Tetrachondraceae

famiglia di piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Tetrachondraceae
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Tetrachondraceae Skottsb. ex Wettst., 1924 è una piccola famiglia di piante angiosperme, appartenente all'ordine delle Lamiales.[1][2]

Fatti in breve Come leggere il tassobox, Classificazione APG IV ...
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Etimologia

Il nome della famiglia deriva dal suo genere tipo Tetrachondra Petrie ex D. Oliver, 1892 il cui nome deriva da due parole greche: "tetra" ( = quattro) e "chondros" ( = cartilagine).[3]

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Portamento

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Il portamento
Polypremum procumbens

Il portamento delle specie di questa famiglia è composto da piccole erbe perenni. La ramificazione è densa con rami da procombenti a ascendenti spesso generati da una radice centrale. I rami sono leggermente angolari e scanalati a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei vertici. In Tetrachondra il portamento è acquatico o semiacquatico e formano dei densi tappeti con dei rami che si sviluppano dai nodi. Per diverse ore durante l'anno le piante acquatiche possono essere completamente sommerse e possono essere trovate anche a notevole profondità. Nelle specie di questa famiglia non sono presenti gli iridoidi carbociclici caratteristici delle Lamiales.[4][5][6][7][8]

Foglie

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Le foglie
Polypremum procumbens

Le foglie cauline sono opposte subsessili unite alla base da una guaina interstipolare. La lamina è da lineare a ampiamente ovata con margini cigliati. In Tetrachondra la consistenza è carnosa.

Infiorescenze

Le infiorescenze sono formate da fiori per lo più solitari in cima al fogliame o alle ascelle delle foglie superiori.

Fiori

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I fiori
Polypremum procumbens

I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e 4-meri: la corolla e il calice hanno 4 parti). I fiori sono minuti e sessili.

  • , K (4), [C (4), A 4], G (2), (supero/infero), capsula.[4]
  • Corolla: la corolla è gamopetala (i petali sono connati alla base) e attinomorfa ed è formata da un tubo campanulato subruotato terminante con 4 lobi patenti a volte più corti del calice. I lobi all'antesi si presentano embricati. La gola internamente è circondata da una linea di peli bianchi trasversali (solo in Polypremum). Il colore della corolla è bianco.
  • Gineceo: l'ovario è formato da due carpelli (ovario bicarpellare o sincarpico). In Polypremum l'ovario è infero con un corto stilo terminale; in Tetrachondra l'ovario e supero con stilo ginobasico. In Tetrachondra inoltre è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. Lo stigma è da capitato a leggermente troncato. Gli ovuli sono anatropi e tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule[9]). La placenta è di tipo basale e gli ovuli sono attaccati in modo peltato e collegati al setto divisorio.

Frutti

Il frutto in Polypremum è una capsula bivalve lateralmente compressa con forme da obovoidi a ovoidi o divisa inizialmente con deiscenza loculicida, poi setticida. In Tetrachondra sono presenti quattro nucule (schizocarpo tetrachenio). I semi, piccoli e cuboidali, con superficie liscia hanno abbondante endosperma e l'embrione è diritto.

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Biologia

La riproduzione di queste piante avviene per impollinazione entomogama tramite insetti tisanotteri, mosche e piccole api.[4]

I semi cadendo a terra, dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento (disseminazione anemocora), sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat

Le specie di questa famiglia sono diffuse dagli Stati Uniti all'America del Sud; una sola specie (Tetrachondra hamiltonii) è presente in Nuova Zelanda.[2]

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

I due generi della famiglia, prima di acquisire l'attuale struttura tassonomica, sono stati inclusi in diverse famiglie: Tetrachondra in Crassulaceae, Polypremum in Buddlejaceae, Loganiaceae e Rubiaceae.[4] Nella classificazione di Cronquist (Sistema Cronquist) il genere Tetrachondra era incluso nelle Lamiaceae.[1]

Filogenesi

Analisi di tipo filogenetico sul DNA sostengono fortemente il clade di questi due generi e quindi la famiglia di questa voce.[4] Nell'ambito dell'ordine Lamiales le Tetrachondraceae insieme alle Plocospermataceae, Carlemanniaceae e Oleaceae sono probabilmente "basali" e quindi "gruppo fratello" di un largo clade comprendente Acanthaceae, Bignoniaceae, Gesneriaceae, Lamiaceae, Scrophulariaceae, Stilbaceae e Verbenaceae tutte con una corolla a simmetria da debolmente a fortemente zigomorfa.[6]

Le stime sulla variazione della sequenza del DNA suggeriscono che i due generi della famiglia si sono separati dal resto dell'ordine circa da 46 milioni di anni fa.[1]

Generi

La famiglia è composta da 2 generi e da 3 specie:[4][10][2]

  • Polypremum L.
    • Polypremum procumbens L.
  • Tetrachondra Petrie ex Oliv.
    • Tetrachondra hamiltonii Petrie ex Oliv.
    • Tetrachondra patagonica Skottsb.

Chiavi analitiche per i generi

Qui di seguito sono descritti i caratteri distintivi dei due generi della famiglia:[4]

  • Polypremum: le piante di questo genere hanno per lo più un portamento terrestre con steli ascendenti; le foglie hanno delle lamine lineari; la corolla è bianca con un anello di peli all'interno della gola; gli stami sono inclusi; i frutti sono delle capsule con numerosi semi.
  • Tetrachondra: le piante di questo genere hanno per lo più un portamento acquatico e formano dei densi tappeti; le foglie hanno delle lamine da ovate a ampiamente obovate-oblunghe e consistenza carnosa; la corolla è priva dell'anello di peli all'interno della gola; gli stami sono leggermente sporgenti; i frutti consistono in 4 nucule ognuna con un solo seme.
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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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