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Tommaso Ruffo

cardinale italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Tommaso Ruffo
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Tommaso Ruffo (Napoli, 15 settembre 1663Roma, 16 febbraio 1753) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo arcivescovo domenicano di Bari, al secolo Giacomo, vedi Giacomo Ruffo.
Fatti in breve Tommaso Ruffo cardinale di Santa Romana Chiesa, Incarichi ricoperti ...
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Biografia

Riepilogo
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Era figlio di Carlo Ruffo, terzo duca di Bagnara e di Andreana Caracciolo. Si laureò in utroque iure all'Università La Sapienza.

Fu legato pontificio in Romagna nel 1709, a Ferrara dal 1710, e dal 1717 al 1738 arcivescovo. Durante il periodo di sei anni trascorsi a Bologna come cardinale legato (dal 1721 al 1727) visitò frequentemente la sua diocesi.

Come arcivescovo di Ferrara curò il rifacimento della cattedrale dedicata a San Giorgio martire e trasferì il seminario in via Cairoli.

Nel 1717 promosse la ristrutturazione e trasformazione del palazzo del vescovo su progetto dell'architetto romano Tommaso Mattei. I lavori furono affidati a Vincenzo Santini e si conclusero nel 1720[1]. Nell'edificio fu temporaneamente collocata la sua quadreria personale.

Visitò ripetutamente la diocesi e tenne un sinodo nel 1726 emanando ottime costituzioni improntate alle necessità del tempo (cfr. il Sinodo romano del 1725).

Dopo essere stato tra i "papabili" nel conclave dell'agosto del 1740, in cui poi fu eletto Benedetto XIV (1740-58), venne nominato vicecancelliere di Santa Romana Chiesa e commendatario della Basilica di San Lorenzo in Damaso (1740-53), nella quale commissionò la cappella destra del vestibolo a Nicola Salvi, con affreschi di Corrado Giaquinto e la pala d'altare di Sebastiano Conca. Si stabilì così nel Palazzo della Cancelleria, occupando l'appartamento che affaccia sulla piazza, dove allestì anche la sua collezione di dipinti, sistemata in cinque sale decorate in chiaroscuro a simulare il travertino e con lesene in finto marmo "portasanta".

La sua importante collezione venne donata tra 1915 e 1919 dal principe Fabrizio Ruffo di Motta Bagnara (1845-1917) e destinata in parte al Museo di San Martino a Napoli e in parte al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma (vedi).

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Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Ruffo, I duca di Bagnara Giovanni Giacomo Ruffo, signore di Bagnara e Solano  
 
Ippolita Spinelli  
Francesco Ruffo, II duca di Bagnara  
Antonia Spadafora Federico Spadafora, VII barone del Biscotto  
 
Giulia Alliata  
Carlo Ruffo, III duca di Bagnara  
Vincenzo Ruffo, signore di Santa Severina Marcello Ruffo  
 
Juana Caterina de Benavides  
Guiomara Ruffo  
Maria Ruffo, II principessa di Scilla Francesco Fabrizio Ruffo, I principe di Scilla  
 
Ippolita de Gennaro, contessa di Nicotera  
Tommaso Ruffo  
Giulio Cesare Caracciolo, II duca di Celenza Giovanni Battista Caracciolo, I duca di Celenza  
 
Cornelia Caracciolo  
Giambattista Caracciolo Pisquizi, III duca di Celenza  
Isabella Pignatelli Ascanio Pignatelli, I duca di Bisaccia  
 
Lucrezia di Capua  
Adriana Caracciolo Pisquizi  
Giovanni I d'Avalos, III principe di Montesarchio Cesare d'Avalos, I marchese di Padula  
 
Lucrezia del Tufo  
Lucrezia d'Avalos  
Andreana di Sangro Paolo II di Sangro, II principe di Sansevero  
 
Gerolama Caracciolo, signora di Castelfranco  
 

Galleria d'immagini

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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